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I PRINCIPALI SOCIAL MEDIA TRENDS DEL 2023

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I social media stanno diventando sempre più importanti nella vita quotidiana delle persone e nelle attività aziendali, e i trend in continua evoluzione possono aiutare le aziende a rimanere al passo con le ultime tendenze e sfruttare al meglio questi canali per raggiungere i loro obiettivi di marketing. Nel 2023, infatti, si prevedono alcune tendenze chiave (che a breve andremo ad analizzare) nell’utilizzo dei social media che è sicuramente bene tenere d’occhio.

  1. In primo luogo, la personalizzazione. Con l’aumento della quantità di dati disponibili, le aziende avranno la possibilità di creare campagne di marketing sempre più personalizzate e mirate. Ad esempio, si prevede che con l’utilizzo di algoritmi di personalizzazione più raffinati sarà possibile ,per le aziende, creare contenuti specifici per i singoli utenti sulla base delle loro attività sui social media.

  2. Inoltre, i social media, nel 2023, diventeranno sempre più visivi e interattivi. Ci si aspetta, infatti, che con l’utilizzo della realtà aumentata e della realtà virtuale nascano nuove opportunità per coinvolgere gli utenti e aumentare il loro engagement. Aumenterà, inoltre, l’utilizzo di video in diretta, dando modo alle aziende di poter creare vere e proprie esperienze dal vivo con i loro clienti per mostrare i propri prodotti e servizi.

     

  3. Il contenuto generato dagli utenti (UGC) diventerà sempre più importante. Gli utenti, infatti, si affidano sempre più alle recensioni e ai consigli degli altri utenti, e dunque le aziende che incoraggeranno gli utenti a condividere i loro contenuti avranno maggiori possibilità di raggiungere un pubblico più ampio e di aumentare la propria credibilità e reputazione. L’UGC può essere utilizzata per creare campagne di marketing user-generated, dove gli utenti sono invitati a condividere foto, video o recensioni del prodotto sui social media. Le aziende potranno quindi utilizzare questi contenuti per creare campagne di marketing più credibili e coinvolgenti.

     

  4. Inoltre, si prevede che i social media diventeranno sempre più importanti per il commercio elettronico. Con l’aumento dell’utilizzo dei dispositivi mobili e la crescente domanda di shopping online, infatti, le aziende dovranno sfruttare al meglio i social media per vendere i propri prodotti. L’utilizzo di funzionalità di e-commerce sui social media, come gli acquisti diretti su Instagram e Facebook, infatti, continuerà a crescere esponenzialmente nel 2023.

     

  5. Altro trend in crescita è quello che riguarda la sostenibilità. Con la crescente preoccupazione per l’impatto ambientale e sociale delle attività aziendali, le aziende, infatti, dovranno dimostrare la loro responsabilità e trasparenza in tale ambito, sviluppando contenuti e adottando pratiche sostenibili per attrarre e fidelizzare maggiormente i clienti.

     

  6. Infine, i social media diventeranno sempre più utilizzati per la formazione e l’apprendimento. Con l’aumento dell’apprendimento a distanza, le aziende dovranno sfruttare al meglio i social media per fornire un’esperienza di apprendimento coinvolgente e interattiva per i loro dipendenti e clienti. Si prevede che l’utilizzo di funzionalità come i webinar e le lezioni in diretta continuerà a crescere, così come l’utilizzo di piattaforme di e-learning integrate con i social media. Inoltre, si prevede che, attraverso l’utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico, la personalizzazione diventerà sempre più comune, in grado così di offrire un’esperienza di apprendimento più mirata e efficiente.

     

In sintesi, quali sono e saranno le tendenze chiave nell’utilizzo dei social media nel 2023? Fondamentalmente la personalizzazione, la realtà aumentata e virtuale, il contenuto generato dagli utenti, il commercio elettronico sui social media, la sostenibilità e l’apprendimento. Le aziende che riusciranno a sfruttare al meglio queste tendenze, infatti, avranno maggiori possibilità di raggiungere i loro obiettivi di marketing e di rimanere competitive nel loro settore nell’arco di tutto il 2023.

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E-commerce Web Marketing

COME GUADAGNARE CON L’AFFILIATION MARKETING

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Hai mai sentito parlare di Affiliation Marketing? Vorresti conoscere di più a proposito di introiti passivi? Hai sempre cercato un modo per guadagnare grazie ad internet ma non sai quali siti ti permettono di farlo? Questo articolo fa proprio al caso tuo. Insieme vedremo in breve cos’è e come guadagnare con l’affiliation marketing e dove conviene farlo.

L’affiliation marketing è una procedura semplice che ti consente in modo efficace di guadagnare soldi online promuovendo prodotti e servizi di altri. Il tuo guadagno dipende dai risultati che otterrai e non dal tempo impiegato.

Tutto quello che devi fare è collegarti a uno dei tanti siti di affiliation marketing e seguire le istruzioni fornite per iniziare a promuovere i prodotti e i servizi sul tuo sito. I migliori siti di affiliation marketing offrono una vasta gamma di prodotti e servizi da promuovere, oltre a un sacco di strumenti utili per aiutarti a farlo e controllare l’andamento dei tuoi guadagni oltre a fornirti spunti preziosi per sapere quali saranno le tue mosse per il futuro del tuo business. Se non sai da dove cominciare, ti consiglio vivamente di dare un’occhiata a questa breve lista dei migliori siti di affiliation marketing.

Tra i migliori siti affiliati ci sono sicuramente quelli che offrono percentuali di commissione più elevate. In genere, però, questi portali richiedono una qualità delle campagne pubblicitarie molto alta, in modo da non danneggiare l’immagine del marchio. Alcuni tra i migliori siti per guadagnare con l’affiliation marketing sono Amazon ed Ebay

come guadagnare affiliation marketing

Come funziona il programma di affiliazione amazon

Questo programma consente di guadagnare commissioni su prodotti venduti attraverso il proprio sito web. I venditori possono iscriversi al programma di affiliazione Amazon e creare collegamenti ipertestuali ai prodotti Amazon sul proprio sito. Quando un visitatore clicca sul collegamento e acquista un prodotto, il venditore riceve una commissione. È sicuramente il programma di affiliazione che offre le percentuali di conversione sopra la media.

Programma di affiliazione eBay

La seconda piattaforma di compravendita al mondo. Anche in questo caso potrai promuovere tutti i prodotti su eBay con una commissione media del 5% fino a 500€. Il vantaggio rispetto al programma di Amazon è che la soglia di pagamento minima è di 10€ rispetto ai 100€ del colosso di Bezos.

Guadagnare con l’affiliazione di Awin

Un vero e proprio insieme di programmi di affiliazione unificati. Arwin funziona da tramite fra i venditori, che tramite questo servizio possono conoscere sempre nuove persone che aderiscono ai loro programmi , e anche agli affiliati che cercano le nicchie più adatte ai loro prodotti. Le principali categorie di Awin sono: Finanza e assicurazioni, Retail e shopping, Telecomunicazioni e forniture di luce e gas, Viaggi.

Video corsi Udemy

Il programma di Udemy è un po’ diverso dagli altri. Udemy non offre prodotti fisici da pubblicizzare invece offre dei corsi online riguardanti le materie più disparate dalla cucina alla finanza, alla grafica e alla cura degli animali, sicuramente troverai dei corsi che potrebbero interessare ai tuoi follower.

L’affiliation marketing è solo uno dei tanti modi che hai per guadagnare online, per scoprire altri modi per guadagnare o per migliorare il tuo ecommerce ti invitiamo a visitare il nostro blog dove ti aggiorneremo su tutto quello che la rete ha da offrirti.

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Creazione Siti Web E-commerce Web Marketing

COME ADERIRE AL BANDO “IL VENETO ARTIGIANO” 2022

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Grandissima opportunità per le imprese artigianali del veneto. In palio 5 milioni di euro per sostenere il settore artigianale. Ecco come aderire al bando “Il veneto artigiano” del 2022.

 

L’assessorato allo sviluppo economico nell’ambito dell’Energia Legge speciale per Venezia della Regione Veneto, con la DGR n. 865 del 19 luglio 2022, ha approvato un bando da 5 milioni di euro a favore delle imprese artigiane che intendono introdurre innovazioni tecnologiche e ammodernare macchinari ed impianti.

 

Queste misure servono ad implementare le capacità e, conseguentemente, lo sviluppo dei prodotti e i servizi dell’azienda stessa.

 

bando regionale veneto artigiano 2022

 

Chi sono i beneficiari?

 

Possono partecipare al bando le micro e PMI localizzate in Veneto e regolarmente iscritte all’Albo delle imprese artigiane istituito presso la Camera di Commercio, purché siano in regola con gli adempimenti previdenziali, assistenziali, assicurativi e di sicurezza.

 

Finanziamento

Il bando prevede un contributo a fondo perduto del 40% con i seguenti parametri

  • 10.000 € di contributo minimo corrispondente ad una Spesa minima pari a 25.000 €

  • 100.000 € di contributo massimo corrispondente ad una spesa pari o superiore a 250.000 €

 

Spese ammissibili

 

Gli interventi finanziabili sono i seguenti:

  • Acquisto o acquisizione tramite leasing di macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature comprese le spese di trasporto ed installazione degli stessi. Sono esclusi PC, Tablet e Smartphone. I beni devono essere nuovi e connessi al progetto proposto;

  • Acquisto di autocarri ad esclusivo uso aziendale per un importo pari a 10.000 €;

  • Acquisto di software per la realizzazione di ecommerce fino a 10.000 € (escluse tutte le spese che riguardano i servizi di manutenzione, aggiornamento o assistenza del software o di altro siti preesistenti). Sono comprese le spese per la creazione di un portfolio prodotti, web design, creazione vetrina, schede prodotti, realizzazione gallery fotografiche, adeguamento multilingua per i mercati in target, produzione di filmati sui prodotti e webinar;

  • Spese per opere murarie e di impiantistica e di manutenzione e ristrutturazione edilizia fino ad un massimo di 10.000 € nel caso in cui le spese per la voce A, ovvero macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature, siano inferiori a 50.000 € e fino ad un massimo di 20.000 € nel caso in cui la voce A sia pari o superiore a 50.000 euro. Sono incluse anche le spese per gli impianti elettrici, idrico-sanitari, di riscaldamento, di climatizzazione e anti-intrusione e di videosorveglianza;

  • Spese per la realizzazione di impianti per fonti rinnovabili come fotovoltaico, eolico, solare termico, geotermico fino ad un massimo di 8000 euro per impianti fino a 20 kw e 20.000 euro per impianti con potenza maggiore a 20kW;

  • Spese generali come, ad esempio, arredi, brevetti, licenze, know-how o di conoscenze tecniche non brevettate, banche dati, ricerche di mercato, campagne promozionali tramite social network, acquisizione e realizzazione di spot Tv e radio, brochure, locandine, volantini, locazioni e fitti ed energia. L’importo in questo caso si calcola in misura forfettaria pari a 3.500 € per tutte le imprese partecipanti.

 

Come aderire: le tempistiche della domanda

 

La domanda va presentata per via telematica al Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto a partire del 6 Settembre 2022, fino alle 12:00 di giorno 29 Settembre 2022

 

Valutazione domande

 

La domanda prevede 2 Step di valutazione da parte della Direzione regionale Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese.

 

Primo Step: verrà pubblicata una graduatoria provvisoria la cui finalità sarà determinata tramite un punteggio basato sulla rispondenza del progetto imprenditoriale, i criteri di priorità individuati dal bando e l’ordine di avvio dell’istruttoria delle domande presentate.

 

Tale punteggio terrà conto di tali determinate caratteristiche:

  • Requisiti Industry 4.0;

  • Numero contratti di apprendistato attivati;

  • Se l’impresa opera in settori strategici,

  • Se i prodotti sono ad alto contenuto originale e creativo;

  • Se l’impresa è energivora;

  • Se l’impresa si occupa di lavorazioni artistiche e di

abbigliamento su misura;

  • Se l’azienda opera in aree di crisi industriale complesse e montane,

  • Impresa con un maestro artigiano;

  • Rating legalità;

  • Se l’azienda è certificata in materia di sicurezza ambientale ed energetica

 

Sulla base delle risorse disponibili, tutte le domande che rientrano nell’ambito del finanziamento saranno avviate ad istruttoria in ordine decrescente di punteggio.

 

Secondo Step: Verrà presentata una graduatoria definitiva finalizzata alla concessione delle agevolazioni.

 

Dotazione Totale

 

5.000.000 €

 

Durata progetti

 

Le spese ammesse vanno dal 1° Settembre 2022 fino al 2 Ottobre 2024

 

Si informa altresì che le spese sostenute devono essere saldate tutte entro la data di conclusione del progetto. Per quanto riguarda la rendicontazione, invece, il termine fissato è per il 15 Ottobre alle 17.

 

Assistenza e accompagnamento alla Domanda

 

Net informatica fornisce consulenza e assistenza alla predisposizione della domanda e l’invio telematico della stessa.

 

Saremo lieti di contribuire alla crescita e al rinnovamento della tua impresa artigianale, fornendoti il miglior software per ecommerce adatto alle tue esigenze.

 

Invia la tua manifestazione di interesse prima della scadenza. Partecipa al bando “il veneto artigiano” 2022. Ti aspettiamo!

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Software IoT e 4.0 Web Marketing

Internet delle cose: che cos’è e come funziona

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In questi ultimi tempi, si parla sempre più spesso del cosiddetto “Internet delle cose”. Proviamo a capire insieme che cos’è l’IoT – “internet of things” – e come lo si attui.

 

Il termine Internet delle cose è apparso per la prima volta nel 1999 durante la presentazione del ricercatore del MIT Kevin Ashton alla Procter & Gamble. Ashton, a quel tempo, stava lavorando insieme ai suoi colleghi per sviluppare il tag RFID, ovvero un piccolo chip contenente delle informazioni in grado di essere codificate attraverso la radiofrequenza. Ci sono voluti quasi 20 anni per trasformare questi tag in sensori in grado di leggere diversi tipi di informazioni, dall’ambiente, alle temperature, alla posizione GPS, al peso, ect.

 

L’ Internet of Things, quindi, si propone di digitalizzare gli oggetti che usiamo nella nostra vita quotidiana, avvalendosi della connessione internet. Attraverso tutti quei dispositivi che supportano questo tipo di tecnologia, si possono comandare a distanza veri oggetti, come, ad esempio, quelli della casa, come le risorse in ambito sanitario e tanti altri tipi di oggetti di uso comune.

 

I dispositivi IoT si suddividono in due categorie:

  • Switch, cioè quelli che inviano un segnale ad un oggetto;

  • Sensori, quei dispositivi che acquisiscono i dati per poi inviarli ad un altro dispositivo.

 

Tutti i dispositivi che riescono a comunicare tra loro attraverso la rete vengono denominati “Smart”, per questo si parla di smart home, smart city, smart car, smart agriculture e smart building.

 

internet delle cose

 

Come funziona l’internet delle cose?

 

L’architettura IoT si basa su tre elementi:

  • Things, ovvero dispositivi che sono connessi via cavo wireless ad una rete;

  • Network, connessi ad una rete cloud;

  • Cloud, cioè i server che immagazzinano i dati in modo sicuro.

 

Per permettere ai dispositivi di comunicare tra loro è necessaria un’infrastruttura di rete che gestisca le trasmissioni. Infatti, le reti IoT hanno caratteristiche diverse da quelle mobile, così come devono essere diversi i servizi garantiti da questo tipo di tecnologia. Mentre le comunicazioni mobile dipendo da stazioni radiobase posizionati a poche centinaia di metri l’una dall’altra, le infrastrutture di rete IoT, chiamate Gateway, sono molto più sparse sul territorio, pertanto, è importante che la comunicazione avvenga a lungo raggio.

 

Inoltre, i sensori IoT devono funzionare per diversi anni senza cambiare la batteria, pertanto è necessario impiegare tecnologie di comunicazione che riducono al minimo l’energia impiegata dai dispositivi. L’IoT predilige la tecnologia Low Power a basse frequenze, come ad esempio Zigbee, Narrowband IoT, SigFox, LoraWan e Bluetooth.

 

internet delle cose

 

Dove si applica l’IoT

 

Probabilmente non ce ne rendiamo conto, ma quotidianamente ci serviamo già della tecnologia IoT. Chi possiede in casa una aspirapolvere smart, sa che può comandarla tramite un’app sul proprio smartphone attraverso la tecnologia Bluetooth.

 

Inoltre, questo tipo di aspirapolvere costruisce una mappa della casa durante la pulizia della stessa. Questa è solo una delle applicazioni che automatizzano le azioni quotidiane. Al livello aziendale, Big data, intelligenza artificiale e blockchain rappresentano una parte sempre più importante dell’ecosistema IoT, poiché abilitano nuove opportunità di business, nuove capacità e nuovi servizi, a partire dai dispositivi IoT e oggetti connessi.

 

In ambito medico, le IoT possono essere installate come sensori nel letto del paziente per monitorare i parametri vitali o in determinati braccialetti in grado di inoltrare chiamate di emergenza.

Come abbiamo visto, la tecnologia IoT ci aiuta moltissimo nella vita di tutti i giorni non solo ad essere più efficienti ma anche a monitorare certe operazioni che altrimenti richiederebbero molto più tempo per essere realizzate.

 

Il ruolo di Net-Informatica

Il nostro obiettivo è aiutarti a capitalizzare il valore della tecnologia per raggiungere i risultati aziendali. Esplora le nostre soluzioni, servizi e prodotti IoT per portare la trasformazione digitale nella tua azienda.

 

Forniamo soluzioni hardware e software per l’Industria 4.0: abbiamo l’esperienza interna per guidarti durante l’intero percorso aziendale IoT. Dalla consultazione alla progettazione e produzione, Net Informatica è il partner ideale per tutte le fasi di consultazione, sviluppo e implementazione dell’ecosistema IoT.

 

Richiedici una consulenza, i nostri tecnici ti illustreranno la soluzione migliore per la tua attività.

La tua soddisfazione è un obiettivo imprescindibile per noi, cerchiamo di mettere le nostre competenze al servizio del tuo progetto digitale. Contattaci per avere maggiori info.

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Inbound Marketing

Inbound marketing per il B2B

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Come attirare il pubblico verso il proprio Business? Questa è la grande domanda di tutte le aziende a cui l’inbound marketing (anche per ciò che riguarda il b2b) ha dato risposta.

 

Chiunque voglia intraprendere un percorso imprenditoriale dovrà necessariamente prendere in considerazione di strutturare campagne di marketing. L’inboud marketing è quella strategia che si basa sui contenuti di valore capaci di attirare uno specifico pubblico attraverso diversi punti di contatti chiamati touchpoint.

 

Gli utenti che arriveranno al tuo business diventeranno prospect, poi clienti e, successivamente, diverranno loro stessi promotori del tuo business. L’obiettivo di questa strategia è infatti quello di generare lead di qualità che favoriscano il ciclo di vendita incentivando i partner commerciali.

 

inbound marketing b2b

 

Costruire una strategia di inbound marketing per il b2b

Come abbiamo già spiegato, l’inbound marketing è una strategia che poggia le basi su una comunicazione di valore. Bisogna, innanzitutto, partire dalla “Buyer persona”, ovvero, un modello di voci predefinite che rispecchiano le caratteristiche del target su cui si vuole fare breccia. I parametri di riferimento sono:

  • Dati anagrafici

  • Istruzione

  • Hobby

  • Professione

  • Obiettivi

  • Interessi

  • Necessità

  • Approccio al Web

 

Nel caso in cui tu non abbia una panoramica chiara del tuo pubblico di destinazione, potresti:

  • Redigere un elenco di clienti esistenti raccogliendo tutti i loro dati ,mappando, così, il percorso d’acquisto;

  • Intervistare i clienti più fedeli e scoprire il percorso che li ha portati a conoscerti e a scegliere il tuo business;

  • Metterti sempre nei panni del tuo pubblico per comprendere meglio le loro esigenze.

 

Nel caso del settore B2B, le Buyer personas non sono solo consumatori finali, ma si tratta spesso di direttore del marketing, export manager, insomma, coloro che hanno il compito di cercare nuove collaborazioni professionali.

 

Bisogna anche considerare che le abitudini dei Prospect B2B sono cambiate. Se prima i Buyers dipendevano o ricevevano passivamente informazioni dai commerciali, dal telemarketing o dai servizi pubblicitari in tv, oggi, sono più reattivi ai contenuti che vedono online o addirittura sono loro stessi a ricercare online informazioni sull’azienda o sul prodotto. Possono anche scegliere di interagire o meno alle inserzioni pubblicitarie e filtrare i messaggi pubblicitari della propria posta elettronica.

 

inbound marketing b2b

 

Se il pubblico è reattivo di fronte alle proposte pubblicitarie, altrettanto devono fare le aziende. Non importa se il target sia un fornitore o un consumatore diretto, perché in entrambi i casi bisogna definire i diversi canali adatti alla promozione del tuo business attraverso le tecniche che adotterai per:

  • Attrarre traffico sul tuo Store online;

  • Convertire utenti in contatti commerciali;

  • Convertirli in lead;

  • Trasformarli in clienti;

  • Fidelizzarli.

 

Cosa prevedere nella strategia?

  1. Pianifica o implementa il tuo piano di Inbound marketing in base alla caratteristica dell’azienda;

  2. Revisiona il tuo e-commerce nell’ottica Growth Driven Design, ovvero, un approccio sistematico del sito web che riduce i tempi di avvio utilizzando dati reali e apprendimento e miglioramenti continui;

  3. Gestione del piano editoriale per la creazione e la pubblicazione regolare dei contenuti per attrarre il target;

  4. Sviluppo di Workflow e processi di marketing automation;

I canali possono essere gli stessi del B2C ma a cambiare sono i contenuti proposti sulle buyer personas. Potresti aprire una sezione blog sul tuo sito condividendo articoli utili ed informativi per educare il prospect ma anche per aumentare l’autorevolezza della tua attività.

 

Inoltre, il blog è utile anche per strutturare una lead generation, perché se l’utente trova utile i contenuti del tuo blog sarà più propenso ad iscriversi alla tua Newsletter. Allo stesso modo, anche le email devono offrire contenuti in linea con gli interessi dei propri utenti. Infine non dimentichiamo i social: su tutti LinkedIn spicca per essere i social dei professionisti, pertanto ti tornerà utile per filtrare il tuo pubblico B2B.

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L’Inbound Marketing è la strategia giusta per attirare visite al sito, generare contatti in ottica b2b e convertirli in clienti e Net-Informatica vanta un’esperienza pluriennale sul campo.

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All E-commerce Web Marketing

Il piano marketing per il tuo Ecommerce

Tempo di lettura: 4 minuti

Come strutturare un piano marketing efficace per aumentare le performance del tuo E-commerce? In questo articolo cercheremo di stringere il cerchio su alcuni dei punti fondamentali che ti aiuteranno nello sviluppo di una strategia di successo.

 

Non esiste attività commerciale che non sia supportata da un buon business plan, specie se parliamo di un negozio online, ovvero un ecommerceIl piano marketing è un documento in cui vi sono contenute tutte le informazioni necessarie per pianificare le tue strategie di ecommerce marketing. Tutti gli step che definiscono la tua strategia devono essere chiari così da poter raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. In sostanza, è come seguire una scaletta di cose da fare per veicolare il più possibile il traffico nel tuo negozio online.

Prima di ciò, però, dovresti stabilire :

·         il tuo target di riferimento;

·         su quali canali individuare i tuoi potenziali clienti;

·         come attirare i clienti sulla tua piattaforma online.

Naturalmente, gran parte della costruzione del business plan si basa anche sui prodotti che si propongono nella piattaforma ecommerce. Tutto deve essere curato, dalla foto alla descrizione del prodotto, fino alla navigabilità del sito e ai metodi di pagamento accettati, altrimenti rischierai di vanificare la riuscita del tuo piano di marketing.

 

piano marketing ecommerce

 

Analisi di contesto

Questa prima fase è necessaria per iniziare ad elaborare il business plan. Senza questa parte verrebbero a mancare tutti quegli elementi di base che definiscono l’identità stessa del tuo business plan, ovvero il “chi siamo e cosa facciamo”.

A questi, si aggiungono anche altri elementi da analizzare, come ad esempio:

  • Prodotti e servizi: su quali prodotti e servizi puntare? Quali marchi vendere? Quali sono le caratteristiche e i vantaggi dei prodotti e servizi che proponi?
  • Strategia competitiva: in che modo puoi distinguerti dai tuoi competitor? Che prezzi propongono? Quali canali di vendita adottano?
  • Motivazioni d’acquisto: a chi sono rivolti i prodotti? Perché il pubblico dovrebbe scegliere il tuo e-commerce? Sei in grado di rispondere a tutte le esigenze dei tuoi consumatori?
  • Prezzo dei prodotti/servizi: i tuoi prezzi sono competitivi sul mercato?
  • Distribuizione: quali canali utilizzi? Come stai vendendo i tuoi prodotti/servizi? Vendi anche offline?
  • KPI: fai una valutazione media dei prodotti venduti per categoria, prodotto e costo di acquisizione media di ogni cliente
  • Promozione: fai spesso promozione dei tuoi prodotti? Con che cadenza e su quali prodotti?
 

piano marketing ecommerce

 

Stabilisci i tuoi obiettivi

Dopo che avrai risposto a queste domande avrai più chiara la situazione del tuo business aziendale, della concorrenza e di tutte quelle variabili che possono incidere sulla tua strategia. A questo punto devi assolutamente prefissarti degli obiettivi da raggiungere per il tuo ecommerce, ricordandoti, però, che devono essere:

  • Specifici e chiari

Come ad esempio una campagna di branding, il lancio di nuovi prodotti, campagne lead generation (acquisizione contatti) e/o content marketing, spostare dunque l’attenzione del pubblico per un prodotto specifico o semplicemente su una promozione;

  • Su canali adatti e specifici

Per la promozione della tua attività online scegli i canali che per target e tipologia di prodotto sono utili ai tuoi affari;

  • Misurabili

Cioè fondati su metriche che posso permetterti di stabilire se il tuo obiettivo è facilmente raggiungibile in relazione al tuo piano marketing;

  • Realistici

Non lanciarti in obiettivi troppo ambizioni! Gli obiettivi devono essere pertinenti con tuo settore in relazione al tuo ecommerce;

  • Limitati nel tempo

Sarebbe meglio prefissarsi un orizzonte temporale entro il quale portare al termine i tuoi obiettivi;

  • Raggiungibili

Così da evitare di investire tempo e denaro in una strategia che, in fin dei conti, non si rivela performante e non fa al caso tuo.

 

 

ecommerce piano marketing

 

Costruzione del piano marketing per il tuo ecommerce

Siamo arrivati finalmente al momento di stilare il nostro piano marketing. In relazione all’analisi del contesto e agli obiettivi che ti sei prefissato, hai adesso tutte le informazioni che ti servono per redigere il tuo piano marketing e iniziare a metterlo in pratica.

Una volta che hai messo insieme tutti di dati che ti servono puoi cominciare a pensare a strutturare una campagna pubblicitaria studiata nei minimi dettagli anche in termini di budget, questo, è bene ricordarlo, deve rispecchiare i tuoi obiettivi e quelli del piano marketing per il tuo ecommerce.

Dopo il lancio della campagna dovrai sempre monitorare la situazione, tracciare i dati e gli insight del piano marketing. Sarà necessario misurare, dunque, le perfomance della campagna per stabilire se stai andando nella giusta direzione o se c’è qualche modifica da apportare alla tua strategia. Potrebbe essere necessario rivalutare i canali scelti in fase strategica, modificare i contenuti o apportare modifiche al budget per spingere lì dove i risultati sono risultati più tangibili.

 

In conclusione, la costruzione di un buon piano marketing si rivela un alleato fondamentale per strutturare e migliorare il business del tuo e-commerce, e poi, diciamocelo, nessuno vorrebbe procede alla cieca investendo denaro in un’impresa senza strutturare una strategia adeguata. Per questo il tuo ecommerce ha bisogno di questo documento, al patto che sia al passo con i tempi, con degli obiettivi concreti e in grado di portare il tuo business al livello successivo.

 

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All Web Marketing

Come e quando fare rebranding aziendale

Tempo di lettura: 4 minuti

Crescere, innovarsi e reinventarsi, questi sono i valori necessari per crescere come individuo, sia a livello personale che a livello professionale. Ecco però che queste qualità vengono in nostro aiuto nello sviluppo e nella crescita della nostra realtà aziendale. Scopriamo in quest’articolo come fare rebranding aziendale e, soprattutto, quando farlo.

 

Il mondo del business è in continuo movimento e intorno ad esso ruotano prodotti, clienti, obiettivi e valori. Il rebranding aziendale, è, di fatto, un’esigenza fisiologica che aiuta a rendere la tua azienda competitiva sul mercato.

Cosa si intende nello specifico? Proprio come una farfalla appena nata da un bozzolo o un serpente che cambia pelle, il rebranding è quella trasformazione strategica dell’identità aziendale (brand identity) che permette di dare nuova linfa e nuova forma alla tua azienda e ai tuoi affari.

Solitamente il rebranding parte da un restyling del logo, dall’ideazione e adozione di una nuova strategia di comunicazione, da un design inedito dei propri canali di vendita e di comunicazione e, a volte, anche dal cambio del nome stesso dell’azienda (renaming). Aggiornare in toto l’immagine aziendale non serve solo ad avere un buon posizionamento sul mercato ma anche a rilanciare e (ri)valorizzare la propria reputazione (brand reputation).

Branding, rebranding e restyling: le differenze

Il branding è una combinazione di tutti quei tratti caratteristi e unici di un’azienda che la contraddistinguono dalle altre, esso è composta da: nome, logo, payoff e strategia di comunicazione.

A differenza del branding, il rebranding si attua quando si vuole andare a modificare qualcosa nella panoramica del branding per dare una boccata d’aria fresca a tutta la strategia di comunicazione e di immagine aziendale.

Mentre il rebranding è un’azione strategica di medio-lungo periodo, il restyling è un’azione di comunicazione di breve periodo volta a modernizzare l’immagine di un’azienda. In genere è un intervento che agisce valorizzando gli elementi già presenti, come ad esempio il logo. Quest’ultimo va svecchiato quando ci si accorge che col passare del tempo il logo perde di efficacia comunicativa oppure quando non è adatto ad essere riprodotto sui nuovi supporti e canali di comunicazione. In questo caso si va a snellire il logo per renderlo più web–friendly.

Rebranding Aziendale
Rebranding Aziendale: mix tra strategia e marketing

Come fare rebranding aziendale

Come prima cosa, bisogna analizzare i valori, la vision e la mission della tua azienda. Che nuovi obiettivi hai? Cosa vuoi trasmettere di nuovo ai tuoi clienti? In che nuovi canali pensi di approdare per vendere i tuoi servizi?

Affinché il rebranding aziendale sia efficace deve non solo rispecchiare i tuoi valori ma dare risposta a tutte queste domande; basterà poi seguire delle linee guida fondamentali per essere efficaci e forti nel tuo nuovo percorso aziendale.

Un consiglio sempre utile alle tue nuove strategie è quello di osservare come si muovono i tuoi competitors: fare ricerche e analisi di mercato, infatti, può darti parecchi spunti da cui trarre ispirazione per la tua azienda.

Dopo aver fatto tutte le dovute considerazioni, potrai procedere con uno dei seguenti passaggi:
Marketing Aesthetics, ovvero tutte quelle modifiche estetiche che interessano il brand (rebranding parziale) e ti aiutano a trasmettere messaggi ed emozioni ai tuoi clienti. Composto da
Cambio/Modifica del logo
– Cambio grafiche Web, Social e Stampa
– Cambio divise aziendali

Positioning, ovvero, la strategia che reinventa tutta la comunicazione del tuo brand, compresi i suoi valori per un posizionamento più competitivo sul mercato (rebranding totale).
– Nuova strategia di comunicazione
– Nuova strategia di marketing
– Scelta dei canali di comunicazione (Social e Web)

Il rinnovamento dell’immagine aziendale non consiste solo nell’ammodernamento del logo e del sito, ma anche in campagne di marketing e di comunicazione che devono tenere conto dell’esigenza e dell’età anagrafica del target di riferimento. Prima di “mandare in onda” la tua prossima campagna online, assicurati di essere presente nei canali giusti e di adottare una comunicazione adeguata a quei canali.

Una volta lanciata la campagna marketing del brand bisogna vedere come il pubblico reagisce. Intervistate, ascoltate il vostro pubblico e analizzate i dati per capire se la campagna ha sortito l’effetto desiderato e se il rebranding ha restituito effetti positivi alla vostra strategia.

Ricorda sempre una cosa importante: non tutti gli elementi di un brand devono necessariamente essere cambiati. Se il tuo brand possiede già dei punti di forza dovresti considerare solo un’ipotesi di valorizzazione e non per forza di cambiamento.

 

Rebranding Aziendale 

Quando fare rebranding? alcuni esempi celebri

I più grandi brand del mondo sono sempre stati molto bravi a stare al passo con i tempi. Prendiamo, ad esempio, il logo della Nike: possiamo notare come dal 1971 il logo si sia assottigliato sempre più, diventando più minimal ma sempre e comunque riconoscibile con l’identità aziendale. Naturalmente, questo processo è stato influenzato dallo stile moderno e dalla necessità di dover comunicare su nuovi canali attraverso nuove idee!

Altro esempio? La catena di fast food più famosa al mondo, ovvero la McDonald’s, nel 2007 ha eseguito un operazione di rebranding partendo proprio dal suo iconico logo, introducendo uno sfondo verde dietro la grande lettera. Vista la collocazione temporale, potremmo pensare che l’azienda abbia risposto così al famoso documentario del 2004, ovvero, “Super size me”, che evidenziava quanto fosse nocivo alimentarsi spesso di hambuger.

In conclusione, fare un rebranding è una mossa fondamentale durante l’arco di vita del proprio business, sia in relazione al fatto che le novità attirano l’interesse del pubblico sia per avvicinarsi quanto più possibile alle loro esigenze.