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Perché e quando preferire un ecommerce in Magento piuttosto che in Woocommerce

Tempo di lettura: 3 minuti

Quando si decide di aprire un e-commerce la scelta del software da utilizzare è fondamentale. Ci sono diversi programmi che ci permettono di creare un e-commerce, ma due tra i più diffusi sono sicuramente Magento e Woocommerce. Quale fra queste due è la piattaforma migliore? Quali sono le caratteristiche di Magento e Woocommerce? In questo articolo cercheremo di fare un confronto fra le due per aiutarvi a capire quale può essere la soluzione migliore per le vostre esigenze.

 

Diciamo subito che non esiste una decisione univoca che vada bene per tutti gli e-commerce. Bisogna scegliere sempre in base alle caratteristiche che vogliamo riscontrare nel software e in base a quello scegliere la soluzione che ci sembra azzeccata. Ovviamente noi siamo sempre a vostra disposizione per aiutarvi nella scelta e nello sviluppo del vostro ecommerce.

 

Differenze per l’ottimizzazione SEO

 

L’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) e il marketing online sono una parte importante per indirizzare il traffico verso il tuo negozio, aumentando, a sua volta, le interazioni e le vendite. Pertanto, un’altra considerazione importante quando si fa un confronto tra Magento e WooCommerce sono le funzionalità o le opzioni di marketing e SEO disponibili sui due.

 

Per il successo della tua attività di e-commerce, offrire ai tuoi clienti un’ampia scelta di metodi di pagamento è assolutamente fondamentale. A tal fine, sia WooCommerce che Magento hanno implementato il lavoro di integrazione dei metodi più importanti. Con l’estensione corrispondente, infatti, puoi aggiornare i metodi mancanti (come PayFast, Amazon Pay o bonifici istantanei) in qualsiasi momento. Per questa categoria, Magento fornisce circa 190 estensioni, mentre WooCommerce ne possiede oltre 60 (tutte estensioni ufficiali).

ecommerce magento woocommerce

Perché preferire Magento

Partiamo con Magento. Questo CMS per gli e-commerce per alcuni può risultare un po’ più complesso da utilizzare rispetto a WooCommerce, ma la sua complessità è dovuta alle molte più funzioni che offre, infatti potremmo definirla una piattaforma più avanzata rispetto a Woocommerce. Magento, inoltre, grazie alla sua estrema flessibilità, ti consente di adattarlo a qualsiasi tua esigenza: può essere personalizzato in molti aspetti ed è scalabile, ciò vuol dire che ti permette di gestire piccoli e-commerce senza dover cambiare piattaforma una volta che lo store online si ingrandisce. Magento offre molte funzionalità avanzate, come la gestione dei prodotti, la spedizione e il pagamento, inoltre è open source e quindi gratuito.

 

Le caratteristiche di Woocommerce

WooCommerce, dal canto suo, risulta più semplice da utilizzare e questa sua semplicità lo rende perfetto per piccoli store online. Il vantaggio di scegliere questa piattaforma è ovviamente la sua facilità d’uso. Gestire un sito e-commerce con Woocommerce, infatti, è facile come gestire un blog: così puoi iniziare anche con poche risorse e crescere nel tempo, preferendo poi l’utilizzo di Magento e fare quel passo di qualità che meriti.

 

WooCommerce è compatibile con molti temi WordPress popolari, permettendoti di creare e personalizzare il tuo e-commerce in pochi semplici passaggi. La personalizzazione coinvolge molti aspetti. Questa piattaforma è ottima per vendere qualsiasi tipo di prodotto. C’è anche da considerare che esistono estensioni WooCommerce gratuite ed a pagamento, che rendono il tutto ancora più completo.

 

Si ma, quando scegliere magento? E quando woocommerce?

Preferire un e-commerce in Magento piuttosto che in WooCommerce può essere molto utile per aziende che vogliono espandere il proprio business online. Magento è una piattaforma molto versatile, che permette di creare siti di ecommerce estremamente complessi, con funzionalità avanzate. Woocommerce, invece, è un plugin per wordpress, quindi ha meno caratteristiche e funzionalità.

 

Per altri confronti tra piattaforme e altri articoli sul tuo shop online vi invitiamo a visitare il nostro blog per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità.

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E-commerce Web Marketing

COS’È L’AFFILIATE MARKETING E COME FUNZIONA

Tempo di lettura: 3 minuti

Con questa strategia di Marketing digitale potrai guadagnare denaro online in modo semplice e con pochi sforzi. Ecco come funziona e, soprattutto, cos’è l’affiliate marketing..

Per spiegare il concetto di Affiliate Marketing dobbiamo partire dal principio, ovvero, dall’azienda che è interessata a vendere un prodotto o un servizio. Quale strategia di Marketing può mettere in atto un’azienda oltre al consueto Web Marketing che si avvale di contenuti e interazioni? La risposta risiede in un nuovo canale di vendita che si appoggia ad una figura chiamata “affiliato” che vende, appunto, prodotti e servizi in affiliazione.

Grazie a questa strategia di affiliazione e agli affiliati, le aziende espandono le proprie capacità promozionale per arrivare ad un pubblico sempre più ampio.

cos'è affiliate marketing

 

Quali sono i protagonisti di una campagna di affiliate marketing?


Come abbiamo accennato poco fa, l’Affiliate Marketing prevede la presenza di almeno tre figure essenziali:

 

  • Un affiliato o publisher è la persona responsabile per conto dell’azienda di promuovere l’attività di quest’ultima utilizzando tutti gli strumenti di ADV. Spesso gli stessi Youtuber promuovono oggetti nella realizzazione di tutorial video e, così facendo, diventano affiliati ospitando annunci o contenuti nei loro video o siti Web al fine di promuovere un particolare prodotto o servizio. La retribuzione di un publisher si basa su una commissione compresa tra il 5% e il 15% dell’importo della transazione, oppure se gestisci un’attività in abbonamento, come l’attivazione di un contratto con un operatore telefonico, può essere addebitata una tariffa fissa per ogni nuovo abbonato;

     

  • L’Advertiser o retailer, è sostanzialmente l’azienda che necessità di attività promozionale, spesso è un e-commerce che ha come obiettivi nuovi lead e conversioni dirette. L’advertiser spesso si avvale di network di affiliazione o di professionisti del settore;

     

  • I network di affiliazione sono piattaforme che connettono tra di loro affiliati e advertiser detto anche Merchant. L’incontro tra offerta e domanda nasce quando l’advertiser pubblica le proprie promozioni e richieste di affiliazione nella piattaforma in cui sono iscritti moltissimi publisher su cui far affidamento.

     

    Gli affiliati consultano l’elenco delle offerte all’interno della piattaforma e valutano le proposte da far girare sui propri canali di vendita e di comunicazione. Una volta che il publisher accetterà una proposta da parte di un’insider, comincerà a creare contenuti pertinenti alla richiesta oppure ospitare sui propri canali link e banner che conducono all’inserzionista.

     

    Ad ogni contenuto promozionale è associato un codice di affiliazione che tiene traccia di views, click e vendite. In questo modo, l’affiliato integra nel proprio sito un sistema di tracciamento dei click e delle conversione e la piattaforma stessa di affiliazione traccerà tutti i processi e gestirà i pagamenti ai Publisher, fornendo agli inserzionisti report e feedback;

    Il cliente finale che acquista il prodotto è l’ultimo anello che compone la fase strategica di affiliazione.

     

cos'è affiliate marketing

 

Si ma quindi cos’è l’affiliate marketing: come iniziare


Scegli una nicchia di mercato precisa dove desideri lavorare. Il panorama è ampio:
esistono una moltitudini di prodotti e servizi su cui operare. Se non sai da quale azienda partire, puoi basarti sulle tue competenze e sui tuoi interessi, considerando sempre che il lavoro di un publisher consiste nel creare contenuti.

 

Dopo aver passato al setaccio tutte le possibilità di affiliazione bisogna considerare quale comparto offre più possibilità di guadagno e individuare le categorie ed i prodotti che, secondo noi e le nostre ricerche, suscitano più interesse nel pubblico.

 

Una volta scelto l’advertiser non resta che creare contenuti promozionali pertinenti o banner che indirizzano al sito di acquisto. Il cliente interessato dovrà solo cliccare in un link che porta in una landing page dedicata alla vendita dei prodotti.

 

In conclusione, possiamo affermare con tutta tranquillità che aderire a questa strategia è un modo semplice, veloce ed immediato per generare vendite e profitti. Non avrai bisogno né di creare e gestire un vero e proprio e-commerce né di possedere un magazzino per detenere e spedire il prodotto. Tutto ciò di cui ti dovrai occupare sarà di creare contenuti, scegliere le piattaforme di vendita ed investire il budget in pubblicità e attirare i potenziali clienti all’acquisto del tuo prodotto.

 

Noi possiamo aiutarti per il tuo Affiliate Marketing

 

Noi di Net-Informatica, infatti, siamo un team specializzato in strategie di marketing automatizzate atte a migliorare le tue vendite, anche per l’affiliate!


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E-commerce Web Marketing

COS’È IL SOCIAL COMMERCE

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È possibile acquistare direttamente dalle piattaforme social? Certamente e ti spieghiamo anche come ottimizzare il tuo business attraverso queste piattaforme. Scopriamo cos’è il social commerce e perché, oramai, uno store online non può farne a meno.

 

Come sappiamo, i social network sono diventati parte integrante della nostra quotidianità. Essi, infatti, non sono più solo un modo per tenersi in contatto con le persone che conosciamo, ma un modo per intrattenersi, intrattenere e fare business.

 

Ovviamente, la possibilità di collegarsi tramite smartphone ha amplificato e velocizzato l’utilizzo dei social, dando così il vantaggio a molte aziende di essere presenti nella vita dei propri clienti durante qualsiasi momento della giornata.

 

cos'è social commerce

 

Ma che cosa significa social commerce?

 

Com’è facilmente intuibile dal nome, si tratta sostanzialmente della possibilità di effettuare acquisti di prodotti o servizi direttamente all’interno delle piattaforme social. Non solo l’utente ha la possibilità di acquistare direttamente sui social ma può condividere la propria esperienza con la propria rete di contatti e portarla a interagire (o meno) con lo shop di una determinata attività. L’interazione, infatti, è una parte importante del processo perché ci comunica l’interesse del pubblico su un determinato prodotto o servizio e la qualità del nostro servizio rispetto alla cura per il cliente e per lo shop.

 

Per tali ragioni diventa molto importante curare il proprio social shopping, così che le tecnologie utilizzate possano simulare al meglio le stesse interazioni sociali che ritroviamo all’interno dei centri commerciali e dei negozi fisici. In questo modo, l’esperienza di ogni cliente sarà più vicina a quella della vita reale, anche se con molti più benefici.

 

Differenza tra social commerce e social shopping

 

Fai attenzione però a non confondere il social commerce con il social shopping. Infatti, quest’ultimo definisce un aspetto molto ampio della vendita online tramite social nelle quali rientrano le campagne di advertising (spesso gestite da un singolo soggetto al fine di sponsorizzare un proprio prodotto che viene venduto in maniera occasionale), mentre il social commerce, invece, è una forma di commercio elettronico che si svolge sui social e viene eseguita da un’impresa o da professionisti con partita IVA abilitati alla vendita online.

 

Vantaggi di vendere sui social

 

Con i social, quindi, è cambiato anche il comportamento di acquisto dei consumatori. Se prima il consumatore aveva un ruolo passivo nel mercato, adesso, è tutta un’altra storia. Ricevere feedback, infatti, non solo ci permette di comprendere come e cosa migliorare ma ha trasformato interamente l’approccio di vendita sui social rendendolo realmente focalizzato sui bisogni e sulle opinioni dei consumatori.

 

Conoscendo i suoi interessi e le sue abitudini è più semplice riuscire a costruire una strategia in grado di adattarsi ai suoi bisogni e soddisfarli.


Quali altri benefici puoi trarre da questa strategia?

 

  • Grazie agli strumenti analitici puoi disporre dei dati del tuo target di riferimento così da monitorare la tua strategia e cambiarla in base ai tuoi obiettivi di vendita;

  • È una buona alternativa ad un e-commerce tradizionale in quanto i costi di attivazione sono più bassi;

  • Non ci sono orari di chiusura, pertanto l’utente ha a disposizione il tuo shop ogni volta che vuole.

 

Si ma cos’è il social commerce: come funziona

 

Il primo passo che bisogna fare è richiedere l’apertura della partita IVA perché, come detto in precedenza, non è possibile svolgere questo lavoro senza che ci sia un’abilitazione alla vendita online.

 

Una volta sistemato questo aspetto legale, bisogna valutare il proprio target di riferimento e creare un sistema di vendita innovativo ed user friendly, e dunque facile da usare per il consumatore.

 

Nel modo tradizionale a cui siamo stati abituati, i social erano utilizzati come vetrine per attirare potenziali clienti nel proprio e-commerce. Oggi invece, chi possiede uno shop online, crea le proprie pagine aziendali sapendo che dovranno non solo attirare l’attenzione del cliente ma anche portarlo all’acquisto direttamente sulla piattaforma.

 

Accedere all’ecommerce, spesso e volentieri, può causare problemi di caricamento, di bug legati al carrello, regalando, di fatto, una user experience non proprio gradevole.

 

Con il social commerce, questi problemi vengono eliminati grazie al processo di vendita diretta sui social, composto da pochi e semplici passi:

  • L’utente effettua un accesso più immediato perché accede dal proprio profilo social;

  • L’utente seleziona e naviga all’interno della pagina del brand;

  • Visita la pagina fino a visualizzare e selezionare lo shop;

  • Il cliente seleziona un articolo;

  • Il cliente effettua l’acquisto e il pagamento direttamente sul social

    Noi possiamo aiutarti a creare e gestire il tuo Social Commerce
    Noi di Net-Informatica, infatti, siamo un team in grado di creare non solo marketing di successo ma anche strategie perfette per vedere tramite i social.


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COME ADERIRE AL BANDO “IL VENETO ARTIGIANO” 2022

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Grandissima opportunità per le imprese artigianali del veneto. In palio 5 milioni di euro per sostenere il settore artigianale. Ecco come aderire al bando “Il veneto artigiano” del 2022.

 

L’assessorato allo sviluppo economico nell’ambito dell’Energia Legge speciale per Venezia della Regione Veneto, con la DGR n. 865 del 19 luglio 2022, ha approvato un bando da 5 milioni di euro a favore delle imprese artigiane che intendono introdurre innovazioni tecnologiche e ammodernare macchinari ed impianti.

 

Queste misure servono ad implementare le capacità e, conseguentemente, lo sviluppo dei prodotti e i servizi dell’azienda stessa.

 

bando regionale veneto artigiano 2022

 

Chi sono i beneficiari?

 

Possono partecipare al bando le micro e PMI localizzate in Veneto e regolarmente iscritte all’Albo delle imprese artigiane istituito presso la Camera di Commercio, purché siano in regola con gli adempimenti previdenziali, assistenziali, assicurativi e di sicurezza.

 

Finanziamento

Il bando prevede un contributo a fondo perduto del 40% con i seguenti parametri

  • 10.000 € di contributo minimo corrispondente ad una Spesa minima pari a 25.000 €

  • 100.000 € di contributo massimo corrispondente ad una spesa pari o superiore a 250.000 €

 

Spese ammissibili

 

Gli interventi finanziabili sono i seguenti:

  • Acquisto o acquisizione tramite leasing di macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature comprese le spese di trasporto ed installazione degli stessi. Sono esclusi PC, Tablet e Smartphone. I beni devono essere nuovi e connessi al progetto proposto;

  • Acquisto di autocarri ad esclusivo uso aziendale per un importo pari a 10.000 €;

  • Acquisto di software per la realizzazione di ecommerce fino a 10.000 € (escluse tutte le spese che riguardano i servizi di manutenzione, aggiornamento o assistenza del software o di altro siti preesistenti). Sono comprese le spese per la creazione di un portfolio prodotti, web design, creazione vetrina, schede prodotti, realizzazione gallery fotografiche, adeguamento multilingua per i mercati in target, produzione di filmati sui prodotti e webinar;

  • Spese per opere murarie e di impiantistica e di manutenzione e ristrutturazione edilizia fino ad un massimo di 10.000 € nel caso in cui le spese per la voce A, ovvero macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature, siano inferiori a 50.000 € e fino ad un massimo di 20.000 € nel caso in cui la voce A sia pari o superiore a 50.000 euro. Sono incluse anche le spese per gli impianti elettrici, idrico-sanitari, di riscaldamento, di climatizzazione e anti-intrusione e di videosorveglianza;

  • Spese per la realizzazione di impianti per fonti rinnovabili come fotovoltaico, eolico, solare termico, geotermico fino ad un massimo di 8000 euro per impianti fino a 20 kw e 20.000 euro per impianti con potenza maggiore a 20kW;

  • Spese generali come, ad esempio, arredi, brevetti, licenze, know-how o di conoscenze tecniche non brevettate, banche dati, ricerche di mercato, campagne promozionali tramite social network, acquisizione e realizzazione di spot Tv e radio, brochure, locandine, volantini, locazioni e fitti ed energia. L’importo in questo caso si calcola in misura forfettaria pari a 3.500 € per tutte le imprese partecipanti.

 

Come aderire: le tempistiche della domanda

 

La domanda va presentata per via telematica al Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto a partire del 6 Settembre 2022, fino alle 12:00 di giorno 29 Settembre 2022

 

Valutazione domande

 

La domanda prevede 2 Step di valutazione da parte della Direzione regionale Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese.

 

Primo Step: verrà pubblicata una graduatoria provvisoria la cui finalità sarà determinata tramite un punteggio basato sulla rispondenza del progetto imprenditoriale, i criteri di priorità individuati dal bando e l’ordine di avvio dell’istruttoria delle domande presentate.

 

Tale punteggio terrà conto di tali determinate caratteristiche:

  • Requisiti Industry 4.0;

  • Numero contratti di apprendistato attivati;

  • Se l’impresa opera in settori strategici,

  • Se i prodotti sono ad alto contenuto originale e creativo;

  • Se l’impresa è energivora;

  • Se l’impresa si occupa di lavorazioni artistiche e di

abbigliamento su misura;

  • Se l’azienda opera in aree di crisi industriale complesse e montane,

  • Impresa con un maestro artigiano;

  • Rating legalità;

  • Se l’azienda è certificata in materia di sicurezza ambientale ed energetica

 

Sulla base delle risorse disponibili, tutte le domande che rientrano nell’ambito del finanziamento saranno avviate ad istruttoria in ordine decrescente di punteggio.

 

Secondo Step: Verrà presentata una graduatoria definitiva finalizzata alla concessione delle agevolazioni.

 

Dotazione Totale

 

5.000.000 €

 

Durata progetti

 

Le spese ammesse vanno dal 1° Settembre 2022 fino al 2 Ottobre 2024

 

Si informa altresì che le spese sostenute devono essere saldate tutte entro la data di conclusione del progetto. Per quanto riguarda la rendicontazione, invece, il termine fissato è per il 15 Ottobre alle 17.

 

Assistenza e accompagnamento alla Domanda

 

Net informatica fornisce consulenza e assistenza alla predisposizione della domanda e l’invio telematico della stessa.

 

Saremo lieti di contribuire alla crescita e al rinnovamento della tua impresa artigianale, fornendoti il miglior software per ecommerce adatto alle tue esigenze.

 

Invia la tua manifestazione di interesse prima della scadenza. Partecipa al bando “il veneto artigiano” 2022. Ti aspettiamo!

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Perchè aprire una farmacia online

Tempo di lettura: 3 minuti

Ecommerce per farmacie? È possibile! Ormai tantissime realtà commerciali si affacciano al mondo del web per le molteplici possibilità di crescita. Scopri come e perché aprire una farmacia online.

 

Siamo sempre stati abituati all’idea di una farmacia tradizionale con vetrine, scaffali dove sono riposti farmaci, gestiti da professionisti meticolosi e specializzati. Molti di noi consultano il proprio farmacista di fiducia per essere più sicuri prima di effettuare un acquisto.

 

È possibile trasporre questa stessa idea di farmacia traendo anche vantaggio dalle possibilità offerte dal Web? La risposta è sì, già da molti anni.

 

Infatti, con l’entrata in vigore del D. Lgs. n. 17/2014 è stata introdotta la possibilità di vendere online tutti quei farmaci che non hanno obbligo di prescrizione medica (c.d. Sop) tra cui rientrano farmaci come la Tachipirina, i farmaci da banco o di automedicazione (c.d. Otc), come l’aspirina. Tali regole valgono anche per le parafarmacie e i corner farmaceutici, come previsto, inoltre, dall’art.112-quater Dlgs 219/2006.

 

aprire farmacia online 

 

 

Cosa bisogna fare per aprire una farmacia online

Chiunque desideri aprire il proprio ecommerce di farmaci deve preventivamente richiedere un’autorizzazione alla propria Regione di riferimento o alle Province autonome o ad altre autorità delegate. Per richiedere tale autorizzazione, occorre indicare:

 

  • la denominazione, la partita IVA e l’indirizzo completo del sito logistico;

  • la data di inizio della vendita di medicinali a distanza al pubblico attraverso il web;

  • l’indirizzo del proprio sito web destinato a tale scopo e tutte le informazioni necessarie per l’identificazione del sito.

 

È necessario riportare in ogni pagina del sito il logo identificativo nazionale predisposto dal Ministero della salute ed un collegamento ipertestuale che rimanda al sito ufficiale del Ministero; ciò, al fine di evitare e scongiurare forme di vendita illegale e rassicurare gli utenti che in questo modo capiranno che il sito è autorizzato dal Ministero. 

 

Inoltre, è importante riportare il recapito dell’autorità competente che ha concesso l’autorizzazione al sito.

Inoltre, il sito deve:

  • Indicare i contatti mail, indirizzo fisico e numero di telefono;

  • Proteggere i dati del cliente;

  • Avere servizio di consegna tracciabile;

  • avere un servizio WhatsApp o customer service per rispondere alle richieste del cliente.


aprire farmacia online


Tutti i v
antaggi

Secondo quanto riportato da Nexi (servizio per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione), una piccola farmacia è in grado di raggiungere un fatturato mensile di 20.000 euro dopo tre mesi dalla messa online; invece, una farmacia media può raggiungere 40.000 euro di fatturato mensile già dopo solo due mesi dalla messa online.

 

Per quanto riguarda, infine, una farmacia di grandi dimensioni che investe in attività di posizionamento sui motori di ricerca, essa può arrivare a toccare i 100.000 euro al mese solo di transazioni online.

 

I prezzi di una farmacia online sono solitamente più bassi grazie al maggior numero di farmaci generici. L’attività continuativa di uno store online facilità il consulto dei farmaci a qualsiasi ora del giorno. Inoltre, il farmacista può intervenire attraverso una chat per assistere il cliente nell’acquisto di un farmaco che riceverà direttamente a casa.

Come vedi, il tempo speso per gli adempimenti burocratici viene enormemente ricompensato.

 

Aprire uno store online in parallelo alla propria attività offline estende il proprio bacino di clienti.

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L’importanza del marketing Automation per l’ Ecommerce

Tempo di lettura: 3 minuti

In un contesto sempre più competitivo, implementare il proprio store online con dei tool in grado di automatizzare determinati processi è davvero fondamentale. Scopi in quest’articolo l’importanza del marketing automation per gli ecommerce.

 

 

Il Marketing Automation è un concetto di Marketing che sfrutta le interazioni e il comportamento dell’utente all’interno di un sito. Con questa strategia si possono consigliare automaticamente contenuti e offerte che calzano con il profilo dell’utente. Il Marketing Automation è efficace perché riesce, dunque, ad intercettare tutti i touch point con cui l’utente viene in contatto.

 

 

Basta che l’utente compia una sola azione e la piattaforma reagisce attraverso una puntuale comunicazione di marketing ben mirata e pertinente alle sue esigenze. Naturalmente, sarà necessario anche conoscere quei meccanismi della mente umana che innescano una determinata reazione di fronte a determinati stimoli. Una volta compreso ciò, sarà facile risparmiare tempo, migliorare l’esperienza utente e ottenere più conversioni.

 

marketing automation ecommerce

 

 

Come mettere in atto questa strategia

 

 

Ogni attività commerciale che si rispetti si pone tre obiettivi:

 

 

  • Generare nuovi contatti attraverso strategie di lead generation;

  • Convertire in contatti i nuovi clienti mettendo in atto strategie di vendita ben strutturate;

  • Trasformare i clienti in buyers incentivandoli tramite iniziative di up e/o cross sell.

 

 

La tecnologia di tracciamento che sta dietro al marketing automation permette di identificare ogni tipologia di utente e di adottare le strategie di marketing opportune. L’automatizzazione si realizza in funzione del comportamento dell’utente. Ad esempio tramite:

 

 

  • Form
    spesso configurati in modalità pop-up, sono il primo punto di ingresso ai siti. I form generalmente di questo tipo vengono usati per l’iscrizione alla newsletter o per richiedere un preventivo. Questo primo touch point può migliorare l’engagement ed incrementare l’efficacia delle strategie.

     

  • Email Marketing

si usano per stabilire e mantenere la comunicazione con i clienti. Le piattaforme offrono la possibilità di inviare automaticamente email personalizzate.

 

  • Pop-up

anche queste interfacce grafiche che compaiono all’improvviso – e che molti ritengono fastidiose -, rientrano a tutti gli effetti tra i sistemi della marketing automation e risultano molto utili per mostrare dei messaggi specifici agli utenti.

 

  • Live chat e Chatbot

la prima prevede un approccio più reale perché l’utente viene assistito direttamente da una risorsa del customer care o dal servizio clienti dell’e-Commerce; la seconda, invece, è un canale di messaggi automatizzati che solitamente ha lo scopo di rispondere a semplici quesiti. Dunque, in caso di necessità, si potrà disporre in tempo reale di una risorsa del servizio clienti.

 

  • SMS

come per le email marketing, esistono piattaforme in grado di generare messaggi automatici (ma personalizzati) in linea con ogni tipo di cliente per offrire, ad esempio, degli sconti speciali in base agli interessi espressi dagli utenti nell’ecommerce.


marketing automation ecommerce

 

  • Banner dinamici

diversificati a seconda della tipologia di utente, dal semplice utente casuale, prospect o cliente.

 

  • Web push notifications

ovvero, notifiche visualizzate dall’utente all’interno del sito che attirano l’attenzione verso una determinata pagina che propone una promozione su misura che vuole spingere all’acquisto.

 

  • Website Automation

propone in tempo reale contenuti personalizzati in base alle azioni eseguite dall’utente.

 

  • La segmentazione avanzata RFM

ha lo scopo di suddividere il database dell’ecommerce in base al comportamento d’acquisto degli utenti. La segmentazione si basa sui seguenti parametri: Recency, che indica il tempo trascorso dall’ultimo acquisto; Frequency, che indica quanti acquisti sono stati effettuati nel tempo da un utente; Monetary, cioè la spesa totale del cliente nel periodo di riferimento.

 

  • L’AI: intelligenza artificiale

insieme alla moderna tecnologia del machine learning, ha il compito di analizzare i comportamenti degli utenti per rendere ancora più performante e azzeccata la strategia da adattare all’utente.

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Agenzia di comunicazione moda – Come scegliere quella giusta per te

Tempo di lettura: 4 minuti

Nel vasto mondo del digital risulta sempre difficile trovare il professionista o l’agency perfetta e questo perché, col passare del tempo, aumentano le richieste di collaborazione ma anche le pretese di chi decide di affidare il proprio nome ed il futuro della propria azienda ad “estranei”.


Molte sono le agenzie di comunicazione che oggi prestano i propri servizi a chiunque ne ha bisogno; queste non si specializzano nella comunicazione di un settore ben specifico ma preferiscono affacciarsi liberamente ad un mercato più ampio ed eterogeneo.


Allora stesso modo, oggi più che mai, troviamo realtà professionali che preferiscono invece distinguersi, qualificandosi professionalmente per un singolo settore, così da offrire servizi e competenze adatte alle richieste di una specifica categoria.


agenzia comunicazione moda


Come scegliere, allora, l’agenzia di comunicazione di moda più adatta a te?

 

  • Prima di tutto studia le tue necessità e stabilisci i tuoi obiettivi
    Pensi che le vendite non rispecchino la qualità del tuo brand o che la comunicazione non sia efficace? Datti un obiettivo di crescita/vendita ben definito e partirai sicuramente con una marcia in più. In questo modo saprai già fornire informazioni utili all’agenzia e ottenere da loro consigli e strategie utili per i tuoi obiettivi;

  • Guardati attorno e sii sempre disposto al dialogo
    Studiare i tuoi competitors può essere una strategia utile non solo per capire quali possano essere i segreti del successo di un’altra realtà come la tua, ma anche per carpire informazioni utili su agenzie operanti nel settore. Osservare il lavoro di altri ti permette non solo di trarre ispirazione ma anche di riflettere su cosa vuoi e cosa non vuoi;

  • Seleziona un’agenzia valutando, prima di tutto, le esperienze e le capacità!

Fatta una ricerca approfondita non resta che studiare chi abbiamo (virtualmente) davanti. Lavori nel settore della Moda quindi sarai in  grado di capire, sin da subito, se il sito dell’agenzia rispetta i tuoi gusti e provoca quella scintilla di curiosità e interesse. Crea successivamente un ponte tra te e l’agenzia; scrivi loro una mail o fai una telefonata. Incontrarsi e parlare di persona può essere il primo passo verso il successo;

agenzia comunicazione moda


Come espresso nell’ultimo punto, considerare i lavori e le esperienze già svolte aiuta certamente nella scelta di affidarsi ora questa ora a quella agenzia. Ma quali sono i punti su cui dovresti concentrare la tua attenzione per capire se è l’agenzia di comunicazione giusta per te?

 

Hanno realizzato siti e gestito campagne pubblicitarie per attività del settore della Moda, della Cosmetica e dei beni di lusso

Offrono anche solo consulenza su richiesta e per singole occasioni

Propongono servizi quantificabili e verificabili


Non dimentichiamoci, infine, di fare loro le domande giuste. Eccovi dei suggerimenti di richieste da fare sia in fase preselettiva che durante il colloquio.

  • Potremmo visionare i vostri lavori e sapere con chi avete lavorato?”
    Non avere paura di sembrare sfacciato, ogni elemento in più è un ingrediente che ti aiuta a scoprire chi hai di fronte e come lavora (o ha lavorato) per clienti del tuo settore;

  • Sarebbe possibile visionare uno o più report sulle attività da voi svolte?”
    Il report ti permette di constatare facilmente l’apporto che suddetta agenzia ha dato all’azienda per cui ha lavorato. Un lavoro ben strutturato e presentato, inoltre, ti permetterà di capire con che cura e attenzione sono in grado di occuparsi della tua attività;

  • Chi ci seguirebbe attivamente una volta iniziata la collaborazione?”
    Sembra scontato, ma non lo è. Un’agenzia di comunicazione, specialmente per il settore moda, è solitamente composta da elementi che, uniti, formano un team in grado di rispondere a ogni tua richiesta ed esigenza. Conoscere (e parlare) con la persona (o le persone) che prenderà in mano le sorti del tuo business è giusto e oltremodo utile..d’altronde, non lavoreresti mai con chi non conosci, vero?

  • Quanto tempo occorre per vedere dei risultati?”
    Anche qui: se pensi sia una domanda sciocca, devi assolutamente ricrederti! Davanti avrai dei professionisti che dovranno rispondere a ogni tua esigenza, quantificando costi ma soprattutto tempi di
    realizzazione. Se è una collaborazione duratura quella che cerchi allora preparati ad un impegno che dovrà durare non meno di 6-9 mesi. Se, al contrario, decidi di testare e “mettere alla prova” le loro capacità, datti un tempo limite di 4-5 mesi per fare tutte le valutazioni del caso.


N.B.
È chiaro che un test potrebbe non influire eccessivamente sui risultati ottenuti ma potrebbe comunque essere in grado di darti un’idea di come una collaborazione continua potrebbe dare beneficio alla tua attività. 
Speriamo

che questa nostra guida possa esservi di aiuto nella nostra ricerca.


NOI POSSIAMO AIUTARTI


Noi di Net-Informatica siamo specializzati non solo nella realizzazione di E-Commerce di successo, ma anche nella stesura di strategie di marketing atte a migliorare le tue vendite.

Scrivici per una Consulenza gratuita, saremo felici di ascoltare i tuoi obiettivi e aiutarti a renderli concreti.

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Recuperare i carrelli abbandonati: guida in 4 punti essenziali

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Osservare le analytics del proprio sito e scoprire che ci sono tantissimi carrelli abbandonati non è di certo la migliore delle prospettive. Sebbene sia un’azione fisiologica, esistono delle strategie e dei rimedi da attuare per recuperare questi spiacevoli abbandoni, permettendoti, così, di invertire questa brutta tendenza. Ecco la nostra guida in 4 punti sul come recuperare i carrello abbandonati.

 

Sarà capitato a tutti di navigare in un negozio online, riempire il carrello con i prodotti desiderati e poi abbandonarlo inesorabilmente a se stesso. Se è così non devi affatto avere paura. Come detto in apertura, questo processo è parte dello sviluppo di crescita di un e-commerce. Se preso per tempo, potrai, con semplici e facili passaggi, attuare attuare quelle strategie in grado di trasformare i carrelli abbandonati del tuo sito in acquisti.

 

Per mettere in pratica i passaggi che verranno qui elencati è fondamentale sapere che ci sono tanti strumenti e software in grado di semplificare il nostro lavoro dal momento che ci permettono di poter tenere traccia e “ri-contattare” tutti quegli utenti che hanno deciso di abbandonare il carrello del vostro negozio online.

 

Potete avvalervi dell’aiuto semplici plug-in per il vostro CMS, di software di terze parti, del Pixel di Facebook o Google Analytics/AdS; tenere traccia delle azioni degli utenti nel nostro sito è l’informazione più importante fra tutte. Potremo, così, mettere in atto strategie mirate su un target ben definito che ha compiuto o annullato un’azione ben definita.

recupero carrelli abbandonati

1) Recupera i carrelli abbandonati con l’E-Mail Marketing

Semplice e sempre efficace! Se l’utente che ha abbandonato il carrello è iscritto al tuo sito potrai contattarlo per convincerlo a finalizzare l’azione di acquisto. Sfrutta i Popup in uscita per convincere l’utente a comprare qualora decidesse di chiudere la pagina del carrello, e se questo non bastasse sfrutta un sistema di e-mail marketing (MailChimp, MailUp, SendinBlue) per contattare il cliente via mail e convincerlo a ritornare su suoi passi.

 

La strategia migliore che vi suggeriamo è quella di offrire un codice sconto del 5/10% (ad esempio) e vedere se, in questo modo, riusciamo a convertire con più sicurezza i carrelli abbandonati.

Suggerimento: spesso i clienti prediligono azioni di acquisto veloci. Prova a dare la possibilità agli utenti di acquistare senza doversi obbligatoriamente registrarsi al tuo sito. Perderai contatti utili ma renderai più facili le operazioni di vendita.

2) Il Display Advertising ti piacerà!

 

Grazie al retargeting siamo in grado (con Google, ad esempio) di lanciare una campagna pubblicitaria destinata a tutti quelli che non hanno completato l’acquisto sul nostro sito.

In questi casi non servirà una mail perché ci penseranno i Cookie (se saranno stati accettati dal cliente durante la navigazione)! Il nostro cliente verrà “bersagliato” da messaggi pubblicitari strategicamente sviluppati per attirare la sua attenzione verso una categoria o un prodotto di suo interesse, con uno sconto tale da convincerlo fortemente all’acquisto.

 

Suggerimento: ricorda sempre una cosa, più metodi di pagamento accetti nel tuo sito più alte saranno le probabilità di acquisto da parte dei tuoi utenti. Un sito ben curato e che offre svariate modalità di pagamento, infatti, ispira fiducia in un cliente e lo pone in uno stato di predisposizione all’acquisto.


recupero carrelli abbandonati

3) La carta vincente della Spedizione Gratuita

Sembrerà banale (e forse lo è), ma molti non arrivano sempre a comprendere l’importanza della spedizione gratuita.

Ogni persona, per quanto si senta ispirata all’idea di acquistare il tuo prodotto/servizio, deve sempre fare i conti con il proprio portafogli. I regali, da che mondo è mondo, sono sempre ben accetti e, nella stessa identica maniera, un acquisto con spedizione gratuita in omaggio è un ottimo modo per convincere l’utente a comprare, anche più di una volta!

 

Suggerimento: individua una soglia minima di acquisto per offrire la spedizione gratuita, oppure, considera la possibilità di offrire la spedizione in cambio di un contatto email del cliente. In questo modo prenderai due piccioni con una fava!


4) Mettiti sempre dalla parte del cliente

Facile a dirsi, ancora più semplice a farsi!


Ricordati sempre che sei il primo acquirente della tua attività. Il tuo sito, infatti, deve rappresentare (stilisticamente e funzionalmente) il luogo perfetto dove tu vorresti fare affari.

 

Prenditi cura delle grafiche e dell’aspetto estetico del sito web. Sii esaustivo con i testi e mai eccessivamente prolisso. Dai ad ogni cliente tutte le informazioni più importanti sul tuo prodotto e sulla tua attività (chi siete, dove vi trovate, recensioni, modalità di spedizione e pagamento, servizio clienti) e dimostrati affidabile e professionale. Il modo in cui ti mostri e parli della tua attività farà la differenza e ti permetterà di ottenere una conversione maggiore sui carrelli abbandonati.

 

Suggerimento: non lasciare mai nulla al caso. La conversione di un carrello abbandonato è una piccola parte di una strategia utile a incrementare i tuoi affari e noi di Net-Informatica, questo, lo sappiamo bene!

 

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Siamo gli specialisti dell’E-mail Marketing e con noi potrai trovare e attuare la strategia vincente per convertire i non-acquisti in acquisti sicuri e ripetuti. Inoltre, con le Google Ads possiamo adattare le pubblicità online ai tuoi obiettivi di crescita e di vendita.

 

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Software IoT e 4.0 Web Marketing

Internet delle cose: che cos’è e come funziona

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In questi ultimi tempi, si parla sempre più spesso del cosiddetto “Internet delle cose”. Proviamo a capire insieme che cos’è l’IoT – “internet of things” – e come lo si attui.

 

Il termine Internet delle cose è apparso per la prima volta nel 1999 durante la presentazione del ricercatore del MIT Kevin Ashton alla Procter & Gamble. Ashton, a quel tempo, stava lavorando insieme ai suoi colleghi per sviluppare il tag RFID, ovvero un piccolo chip contenente delle informazioni in grado di essere codificate attraverso la radiofrequenza. Ci sono voluti quasi 20 anni per trasformare questi tag in sensori in grado di leggere diversi tipi di informazioni, dall’ambiente, alle temperature, alla posizione GPS, al peso, ect.

 

L’ Internet of Things, quindi, si propone di digitalizzare gli oggetti che usiamo nella nostra vita quotidiana, avvalendosi della connessione internet. Attraverso tutti quei dispositivi che supportano questo tipo di tecnologia, si possono comandare a distanza veri oggetti, come, ad esempio, quelli della casa, come le risorse in ambito sanitario e tanti altri tipi di oggetti di uso comune.

 

I dispositivi IoT si suddividono in due categorie:

  • Switch, cioè quelli che inviano un segnale ad un oggetto;

  • Sensori, quei dispositivi che acquisiscono i dati per poi inviarli ad un altro dispositivo.

 

Tutti i dispositivi che riescono a comunicare tra loro attraverso la rete vengono denominati “Smart”, per questo si parla di smart home, smart city, smart car, smart agriculture e smart building.

 

internet delle cose

 

Come funziona l’internet delle cose?

 

L’architettura IoT si basa su tre elementi:

  • Things, ovvero dispositivi che sono connessi via cavo wireless ad una rete;

  • Network, connessi ad una rete cloud;

  • Cloud, cioè i server che immagazzinano i dati in modo sicuro.

 

Per permettere ai dispositivi di comunicare tra loro è necessaria un’infrastruttura di rete che gestisca le trasmissioni. Infatti, le reti IoT hanno caratteristiche diverse da quelle mobile, così come devono essere diversi i servizi garantiti da questo tipo di tecnologia. Mentre le comunicazioni mobile dipendo da stazioni radiobase posizionati a poche centinaia di metri l’una dall’altra, le infrastrutture di rete IoT, chiamate Gateway, sono molto più sparse sul territorio, pertanto, è importante che la comunicazione avvenga a lungo raggio.

 

Inoltre, i sensori IoT devono funzionare per diversi anni senza cambiare la batteria, pertanto è necessario impiegare tecnologie di comunicazione che riducono al minimo l’energia impiegata dai dispositivi. L’IoT predilige la tecnologia Low Power a basse frequenze, come ad esempio Zigbee, Narrowband IoT, SigFox, LoraWan e Bluetooth.

 

internet delle cose

 

Dove si applica l’IoT

 

Probabilmente non ce ne rendiamo conto, ma quotidianamente ci serviamo già della tecnologia IoT. Chi possiede in casa una aspirapolvere smart, sa che può comandarla tramite un’app sul proprio smartphone attraverso la tecnologia Bluetooth.

 

Inoltre, questo tipo di aspirapolvere costruisce una mappa della casa durante la pulizia della stessa. Questa è solo una delle applicazioni che automatizzano le azioni quotidiane. Al livello aziendale, Big data, intelligenza artificiale e blockchain rappresentano una parte sempre più importante dell’ecosistema IoT, poiché abilitano nuove opportunità di business, nuove capacità e nuovi servizi, a partire dai dispositivi IoT e oggetti connessi.

 

In ambito medico, le IoT possono essere installate come sensori nel letto del paziente per monitorare i parametri vitali o in determinati braccialetti in grado di inoltrare chiamate di emergenza.

Come abbiamo visto, la tecnologia IoT ci aiuta moltissimo nella vita di tutti i giorni non solo ad essere più efficienti ma anche a monitorare certe operazioni che altrimenti richiederebbero molto più tempo per essere realizzate.

 

Il ruolo di Net-Informatica

Il nostro obiettivo è aiutarti a capitalizzare il valore della tecnologia per raggiungere i risultati aziendali. Esplora le nostre soluzioni, servizi e prodotti IoT per portare la trasformazione digitale nella tua azienda.

 

Forniamo soluzioni hardware e software per l’Industria 4.0: abbiamo l’esperienza interna per guidarti durante l’intero percorso aziendale IoT. Dalla consultazione alla progettazione e produzione, Net Informatica è il partner ideale per tutte le fasi di consultazione, sviluppo e implementazione dell’ecosistema IoT.

 

Richiedici una consulenza, i nostri tecnici ti illustreranno la soluzione migliore per la tua attività.

La tua soddisfazione è un obiettivo imprescindibile per noi, cerchiamo di mettere le nostre competenze al servizio del tuo progetto digitale. Contattaci per avere maggiori info.

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Inbound Marketing

Inbound marketing per il B2B

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Come attirare il pubblico verso il proprio Business? Questa è la grande domanda di tutte le aziende a cui l’inbound marketing (anche per ciò che riguarda il b2b) ha dato risposta.

 

Chiunque voglia intraprendere un percorso imprenditoriale dovrà necessariamente prendere in considerazione di strutturare campagne di marketing. L’inboud marketing è quella strategia che si basa sui contenuti di valore capaci di attirare uno specifico pubblico attraverso diversi punti di contatti chiamati touchpoint.

 

Gli utenti che arriveranno al tuo business diventeranno prospect, poi clienti e, successivamente, diverranno loro stessi promotori del tuo business. L’obiettivo di questa strategia è infatti quello di generare lead di qualità che favoriscano il ciclo di vendita incentivando i partner commerciali.

 

inbound marketing b2b

 

Costruire una strategia di inbound marketing per il b2b

Come abbiamo già spiegato, l’inbound marketing è una strategia che poggia le basi su una comunicazione di valore. Bisogna, innanzitutto, partire dalla “Buyer persona”, ovvero, un modello di voci predefinite che rispecchiano le caratteristiche del target su cui si vuole fare breccia. I parametri di riferimento sono:

  • Dati anagrafici

  • Istruzione

  • Hobby

  • Professione

  • Obiettivi

  • Interessi

  • Necessità

  • Approccio al Web

 

Nel caso in cui tu non abbia una panoramica chiara del tuo pubblico di destinazione, potresti:

  • Redigere un elenco di clienti esistenti raccogliendo tutti i loro dati ,mappando, così, il percorso d’acquisto;

  • Intervistare i clienti più fedeli e scoprire il percorso che li ha portati a conoscerti e a scegliere il tuo business;

  • Metterti sempre nei panni del tuo pubblico per comprendere meglio le loro esigenze.

 

Nel caso del settore B2B, le Buyer personas non sono solo consumatori finali, ma si tratta spesso di direttore del marketing, export manager, insomma, coloro che hanno il compito di cercare nuove collaborazioni professionali.

 

Bisogna anche considerare che le abitudini dei Prospect B2B sono cambiate. Se prima i Buyers dipendevano o ricevevano passivamente informazioni dai commerciali, dal telemarketing o dai servizi pubblicitari in tv, oggi, sono più reattivi ai contenuti che vedono online o addirittura sono loro stessi a ricercare online informazioni sull’azienda o sul prodotto. Possono anche scegliere di interagire o meno alle inserzioni pubblicitarie e filtrare i messaggi pubblicitari della propria posta elettronica.

 

inbound marketing b2b

 

Se il pubblico è reattivo di fronte alle proposte pubblicitarie, altrettanto devono fare le aziende. Non importa se il target sia un fornitore o un consumatore diretto, perché in entrambi i casi bisogna definire i diversi canali adatti alla promozione del tuo business attraverso le tecniche che adotterai per:

  • Attrarre traffico sul tuo Store online;

  • Convertire utenti in contatti commerciali;

  • Convertirli in lead;

  • Trasformarli in clienti;

  • Fidelizzarli.

 

Cosa prevedere nella strategia?

  1. Pianifica o implementa il tuo piano di Inbound marketing in base alla caratteristica dell’azienda;

  2. Revisiona il tuo e-commerce nell’ottica Growth Driven Design, ovvero, un approccio sistematico del sito web che riduce i tempi di avvio utilizzando dati reali e apprendimento e miglioramenti continui;

  3. Gestione del piano editoriale per la creazione e la pubblicazione regolare dei contenuti per attrarre il target;

  4. Sviluppo di Workflow e processi di marketing automation;

I canali possono essere gli stessi del B2C ma a cambiare sono i contenuti proposti sulle buyer personas. Potresti aprire una sezione blog sul tuo sito condividendo articoli utili ed informativi per educare il prospect ma anche per aumentare l’autorevolezza della tua attività.

 

Inoltre, il blog è utile anche per strutturare una lead generation, perché se l’utente trova utile i contenuti del tuo blog sarà più propenso ad iscriversi alla tua Newsletter. Allo stesso modo, anche le email devono offrire contenuti in linea con gli interessi dei propri utenti. Infine non dimentichiamo i social: su tutti LinkedIn spicca per essere i social dei professionisti, pertanto ti tornerà utile per filtrare il tuo pubblico B2B.

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L’Inbound Marketing è la strategia giusta per attirare visite al sito, generare contatti in ottica b2b e convertirli in clienti e Net-Informatica vanta un’esperienza pluriennale sul campo.

Richiedici una consulenza gratuita, i nostri esperti di marketing ti illustreranno la soluzione migliore per la tua attività e sapranno offrirti la massima efficienza operativa.