Gli italiani sono sempre molto attenti ai prezzi dei loro capi di abbigliamento, soprattutto quando si tratta di acquistare online capi di moda. Ecco perché i comparatori di prezzo dedicati alla moda sono diventati uno degli strumenti veramente indispensabili per chi vuole comprare vestiti con la massima convenienza e rifarsi il guardaroba oppure anche solo risparmiare qualche euro nel corso del tempo con acquisti periodici. Su Internet esistono numerosi siti che consentono di confrontare i prezzi di vari negozi online, permettendo di risparmiare notevolmente.
Quali sono i migliori comparatori di prezzo del settore moda?
Il comparatore per eccellenza, integrato con le inserzioni all’interno di Google Ads e il motore di ricerca principale per un’ottimizzazione SEO estremamente efficace.Il suo punto di forza è l’essere basato su meccanismi di machine learning che permettono la focalizzazione degli obiettivi sulla massimizzazione delle entrate.
Un comparatore di prezzo nato in Italia, Trovaprezzi, che offre una vasta gamma di prodotti di moda tra cui scegliere. Con un semplice clic, potrai confrontare i prezzi di centinaia di negozi online in pochi secondi.
FashionGo ti aiuta a trovare l’abbigliamento giusto per te grazie a un motore di ricerca avanzato. Inoltre, puoi filtrare i risultati in base al prezzo, al brand e alla categoria. Purtroppo al momento solamente in inglese.
Un comparatore specializzato nell’abbigliamento e nell’arredamento che ti consente di comparare gli stili e i prezzi di migliaia di marchi differenti e oltre 730 negozi. L’interfaccia è mirata al dettaglio consentendo di filtrare velocemente colori, marche, materiali e tanto altro ancora.
Un comparatore con un’interfaccia minimale, ti consente di confrontare prodotti partendo da una comoda barra di ricerca oppure di spulciare fra le varie categorie. Una funzione particolare è “Compra green”, una selezione di prodotti eco friendly per chi vuole comprare online rispettando la natura.
Come funzionano
I comparatori di prezzo online funzionano in modo molto semplice: basta inserire il codice del capo di abbigliamento che si intende acquistare e il sito mostrerà tutte le offerte relative a quel prodotto, sia nei negozi online che nei punti vendita fisici. Inoltre, alcuni comparatori offrono anche la possibilità di acquistare direttamente dai fornitori, senza dover passare da intermediari.
Conclusioni finali
Al giorno d’oggi comprare capi a buon mercato e senza doversi muovere da casa è assolutamente possibile grazie ai numerosi comparatori di prezzo dedicati alla moda presenti in rete. Tra questi, alcuni sono specificamente dedicati agli acquisti di abbigliamento, grazie alle varie forme di filtri che prevedono la dicitura “Vestiti” tra l’enorme quantità di tipologie di merce. Questi siti, spesso, offrono una ricca selezione di capi firmati a prezzi competitivi e consentono anche agli utenti di cercare i prodotti tramite parole chiave o per categoria. Tra i loro vantaggi c’è la possibilità di leggere le recensioni degli altri utenti che hanno già acquistato quel particolare capo d’abbigliamento.
Se ti interessa il mondo del web e vuoi conoscere altri consigli come questo ti invitiamo a visitare il nostro blog per sapere come risparmiare, trovare e conoscere il meglio che il mondo digitale ha da offrirti.
Quando si decide di aprire un e-commerce la scelta del software da utilizzare è fondamentale. Ci sono diversi programmi che ci permettono di creare un e-commerce, ma due tra i più diffusi sono sicuramente Magento e Woocommerce. Quale fra queste due è la piattaforma migliore? Quali sono le caratteristiche di Magento e Woocommerce? In questo articolo cercheremo di fare un confronto fra le due per aiutarvi a capire quale può essere la soluzione migliore per le vostre esigenze.
Diciamo subito che non esiste una decisione univoca che vada bene per tutti gli e-commerce. Bisogna scegliere sempre in base alle caratteristiche che vogliamo riscontrare nel software e in base a quello scegliere la soluzione che ci sembra azzeccata. Ovviamente noi siamo sempre a vostra disposizione per aiutarvi nella scelta e nello sviluppo del vostro ecommerce.
Differenze per l’ottimizzazione SEO
L’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) e il marketing online sono una parte importante per indirizzare il traffico verso il tuo negozio, aumentando, a sua volta, le interazioni e le vendite. Pertanto, un’altra considerazione importante quando si fa un confronto tra Magento e WooCommerce sono le funzionalità o le opzioni di marketing e SEO disponibili sui due.
Per il successo della tua attività di e-commerce, offrire ai tuoi clienti un’ampia scelta di metodi di pagamento è assolutamente fondamentale. A tal fine, sia WooCommerce che Magento hanno implementato il lavoro di integrazione dei metodi più importanti. Con l’estensione corrispondente, infatti, puoi aggiornare i metodi mancanti (come PayFast, Amazon Pay o bonifici istantanei) in qualsiasi momento. Per questa categoria, Magento fornisce circa 190 estensioni, mentre WooCommerce ne possiede oltre 60 (tutte estensioni ufficiali).
Perché preferire Magento
Partiamo con Magento. Questo CMS per gli e-commerce per alcuni può risultare un po’ più complesso da utilizzare rispetto a WooCommerce, ma la sua complessità è dovuta alle molte più funzioni che offre, infatti potremmo definirla una piattaforma più avanzata rispetto a Woocommerce. Magento, inoltre, grazie alla sua estrema flessibilità, ti consente di adattarlo a qualsiasi tua esigenza: può essere personalizzato in molti aspetti ed è scalabile, ciò vuol dire che ti permette di gestire piccoli e-commerce senza dover cambiare piattaforma una volta che lo store online si ingrandisce. Magento offre molte funzionalità avanzate, come la gestione dei prodotti, la spedizione e il pagamento, inoltre è open source e quindi gratuito.
Le caratteristiche di Woocommerce
WooCommerce, dal canto suo, risulta più semplice da utilizzare e questa sua semplicità lo rende perfetto per piccoli store online. Il vantaggio di scegliere questa piattaforma è ovviamente la sua facilità d’uso. Gestire un sito e-commerce con Woocommerce, infatti, è facile come gestire un blog: così puoi iniziare anche con poche risorse e crescere nel tempo, preferendo poi l’utilizzo di Magento e fare quel passo di qualità che meriti.
WooCommerce è compatibile con molti temi WordPress popolari, permettendoti di creare e personalizzare il tuo e-commerce in pochi semplici passaggi. La personalizzazione coinvolge molti aspetti. Questa piattaforma è ottima per vendere qualsiasi tipo di prodotto. C’è anche da considerare che esistono estensioni WooCommerce gratuite ed a pagamento, che rendono il tutto ancora più completo.
Si ma, quando scegliere magento? E quando woocommerce?
Preferire un e-commerce in Magento piuttosto che in WooCommerce può essere molto utile per aziende che vogliono espandere il proprio business online. Magento è una piattaforma molto versatile, che permette di creare siti di ecommerce estremamente complessi, con funzionalità avanzate. Woocommerce, invece, è un plugin per wordpress, quindi ha meno caratteristiche e funzionalità.
Per altri confronti tra piattaforme e altri articoli sul tuo shop online vi invitiamo a visitare il nostro blog per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità.
Avere una presenza sul web non basta, per entrare nel “cuore” del proprio pubblico bisogna strutturare una strategia finalizzata alla fidelizzazione. Ragion per cui ci viene incontro la strategia di inbound marketing, scopriamone le varie fasi.
Come abbiamo già detto nel nostro articolo precedente, l’inbound marketing si basa su una serie di azioni chiamate touchpoint, il cui scopo è attrarre l’attenzione il pubblico verso l’attività commerciale.
Solitamente, quando si pensa alla pubblicità, non si può fare a meno di non ricordare con un pizzico di noia le telefonate invasive e le fastidiose interruzioni pubblicitarie durante la visione di un film.
Oggi, grazie anche ai nuovi network, è cambiata anche la modalità promozionale e la percezione stessa della pubblicità sta cambiando, con contenuti sempre più mirati al proprio pubblico di riferimento. Niente più interruzioni o chiamate indesiderate ma contenuti di qualità e coinvolgenti in grado di stimolare l’interesse del pubblico.
L’inbound marketing, quindi, opera attraverso un percorso che consente di passare dalla fase di totale inconsapevolezza del brand a quella in cui il cliente non solo è fidelizzato ma può diventare egli stesso promotore dell’attività in maniera del tutto spontanea. Come procedere allora? Ecco le varie fasi.
#1 Prima fase: ATTRACT
È in questa fase specifica che dovrai occuparti dello studio dell’analisi del tuo target di riferimento. Inizia pianificando specifiche attività di SEO sui motori di ricerca, puntando su ricerche con molto volume di traffico ma con keyword specifiche o con parole chiave lunghe e mirate (definite long tail keyword) che hanno meno concorrenza. In generale, un ruolo importante per convogliare il traffico sul proprio sito web è attraverso le attività di Content Marketing, con contenuti sul blog del proprio sito internet e poi successivamente condivisi sui social network. I contenuti possono essere articoli, guide, e-book, video, grafiche, video o infografiche.
Ovviamente, ogni argomento trattato sui contenuti, deve essere studiato in modo da supportare l’offerta aziendale, per una B2B, ad esempio, potrebbe essere una guida o un prodotto usato dai professionisti, mentre nel B2C, potrebbero essere consigli e abbinamenti tra i prodotti che proponi nel tuo e-commerce.
#2 Seconda fase: CONVERT
Una volta catturato l’interesse del tuo pubblico sei pronto per la fase di conversione a “Lead”. Per riuscire in questa operazione è necessario “stuzzicare” il proprio pubblico tramite CTA (ovvero CALL TO ACTION) che hanno lo scopo di calamitare il pubblico attraverso frasi studiate per suscitare un’azione specifica da parte del cliente. Ad esempio, potresti offrire ai tuoi potenziali clienti dei prodotti in omaggio, oppure dei contenuti gratuiti in cambio di un form di iscrizione in cui lasceranno le proprie informazioni di contatto.
Una volta che il cliente avrà cliccato su una Call to action, sarà indirizzato su una landing page dove potrà immettere i suoi dati e ricevere quanto promesso dal post. In questo modo, l’operazione risulterà meno invasiva ed entrambe le parti avranno ottenuto un beneficio. Una volta ottenuti dati dal tuo pubblico, inoltre, puoi pensare di inviare a loro delle email promozionali tramite newsletter.
#3 Terza fase: CLOSE
Ora che hai trasformato i visitatori della landing page in lead, procedi verso la fase della conversione in clienti. In questa fase è necessario sfruttare al massimo il CRM, ovvero il Customer Relationship Management, un software che aiuta l’azienda a gestire e ottimizzare le interazioni con i prospect e i clienti attraverso tutti i dati raccolti in precedenza. Il CRM tiene traccia di tutti i tuoi contatti e delle loro abitudini, monitora il loro interesse e le loro attività ed invia loro email specifiche.
Tutta questa fase ha come scopo quello di andare a colpire i bisogni specifici delle persone proponendo loro prodotti e contenuti ad hoc. Un cliente che vedrà tutte queste attenzioni verso sé, sarà più invogliato ad acquistare il prodotto, specie se il cliente vede un prodotto di suo interesse.
#4 Quarta fase: DELIGHT
La fase finale dell’inbound marketing è definita Delight e sostanzialmente si tratta di coccolare sia lead che clienti, continuando a proporre loro contenuti di qualità che si basano sui loro bisogni anche dopo che hanno effettuato un acquisto. Infatti, non dobbiamo abbandonare mai il cliente una volta raggiunto lo scopo, ma è invece importante rimanere in contatto con lui, aggiornandolo sui nostri prodotti e servizi in maniera tale da invogliarlo a scegliere nuovamente la nostra attività e, magari, consigliarla ad amici e parenti.
Cosa puoi fare in questa fase? Puoi proporre sondaggi in modo da migliorare il servizio offerto, oppure, monitorare le interazioni degli utenti in modo da poter comprendere quali sono gli argomenti che più fanno breccia in loro.
Quindi, queste sono le quattro fasi dell’inbound marketing e sono tutte necessarie per attuare la strategia in modo efficace. Non ti resta che cominciare!
Noi, però, possiamo aiutarti per il tuo Inbound Marketing
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Con questa strategia di Marketing digitale potrai guadagnare denaro online in modo semplice e con pochi sforzi. Ecco come funziona e, soprattutto, cos’è l’affiliate marketing..
Per spiegare il concetto di Affiliate Marketing dobbiamo partire dal principio, ovvero, dall’azienda che è interessata a vendere un prodotto o un servizio. Quale strategia di Marketing può mettere in atto un’azienda oltre al consueto Web Marketing che si avvale di contenuti e interazioni? La risposta risiede in un nuovo canale di vendita che si appoggia ad una figura chiamata “affiliato” che vende, appunto, prodotti e servizi in affiliazione.
Grazie a questa strategia di affiliazione e agli affiliati, le aziende espandono le proprie capacità promozionale per arrivare ad un pubblico sempre più ampio.
Quali sono i protagonisti di una campagna di affiliate marketing?
Come abbiamo accennato poco fa, l’Affiliate Marketing prevede la presenza di almeno tre figure essenziali:
Un affiliato o publisher è la persona responsabile per conto dell’azienda di promuovere l’attività di quest’ultima utilizzando tutti gli strumenti di ADV. Spesso gli stessi Youtuber promuovono oggetti nella realizzazione di tutorial video e, così facendo, diventano affiliati ospitando annunci o contenuti nei loro video o siti Web al fine di promuovere un particolare prodotto o servizio. La retribuzione di un publisher si basa su una commissione compresa tra il 5% e il 15% dell’importo della transazione, oppure se gestisci un’attività in abbonamento, come l’attivazione di un contratto con un operatore telefonico, può essere addebitata una tariffa fissa per ogni nuovo abbonato;
L’Advertiser o retailer, è sostanzialmente l’azienda che necessità di attività promozionale, spesso è un e-commerce che ha come obiettivi nuovi lead e conversioni dirette. L’advertiser spesso si avvale di network di affiliazione o di professionisti del settore;
I network di affiliazione sono piattaforme che connettono tra di loro affiliati e advertiser detto anche Merchant. L’incontro tra offerta e domanda nasce quando l’advertiser pubblica le proprie promozioni e richieste di affiliazione nella piattaforma in cui sono iscritti moltissimi publisher su cui far affidamento.
Gli affiliati consultano l’elenco delle offerte all’interno della piattaforma e valutano le proposte da far girare sui propri canali di vendita e di comunicazione. Una volta che il publisher accetterà una proposta da parte di un’insider, comincerà a creare contenuti pertinenti alla richiesta oppure ospitare sui propri canali link e banner che conducono all’inserzionista.
Ad ogni contenuto promozionale è associato un codice di affiliazione che tiene traccia di views, click e vendite. In questo modo, l’affiliato integra nel proprio sito un sistema di tracciamento dei click e delle conversione e la piattaforma stessa di affiliazione traccerà tutti i processi e gestirà i pagamenti ai Publisher, fornendo agli inserzionisti report e feedback;
Il cliente finaleche acquista il prodotto è l’ultimo anello che compone la fase strategica di affiliazione.
Si ma quindi cos’è l’affiliate marketing: come iniziare
Scegli una nicchia di mercato precisa dove desideri lavorare. Il panorama è ampio: esistono una moltitudini di prodotti e servizi su cui operare. Se non sai da quale azienda partire, puoi basarti sulle tue competenze e sui tuoi interessi, considerando sempre che il lavoro di un publisher consiste nel creare contenuti.
Dopo aver passato al setaccio tutte le possibilità di affiliazione bisogna considerare quale comparto offre più possibilità di guadagno e individuare le categorie ed i prodotti che, secondo noi e le nostre ricerche, suscitano più interesse nel pubblico.
Una volta scelto l’advertiser non resta che creare contenuti promozionali pertinenti o banner che indirizzano al sito di acquisto. Il cliente interessato dovrà solo cliccare in un link che porta in una landing page dedicata alla vendita dei prodotti.
In conclusione, possiamo affermare con tutta tranquillità che aderire a questa strategia è un modo semplice, veloce ed immediato per generare vendite e profitti. Non avrai bisogno né di creare e gestire un vero e proprio e-commerce né di possedere un magazzino per detenere e spedire il prodotto. Tutto ciò di cui ti dovrai occupare sarà di creare contenuti, scegliere le piattaforme di vendita ed investire il budget in pubblicità e attirare i potenziali clienti all’acquisto del tuo prodotto.
Noi possiamo aiutarti per il tuo Affiliate Marketing
Noi di Net-Informatica, infatti, siamo un team specializzato in strategie di marketing automatizzateatte a migliorare le tue vendite, anche per l’affiliate!
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È possibile acquistare direttamente dalle piattaforme social? Certamente e ti spieghiamo anche come ottimizzare il tuo business attraverso queste piattaforme. Scopriamo cos’è il social commerce e perché, oramai, uno store online non può farne a meno.
Come sappiamo, i social network sono diventati parte integrante della nostra quotidianità. Essi, infatti, non sono più solo un modo per tenersi in contatto con le persone che conosciamo, ma un modo per intrattenersi, intrattenere e fare business.
Ovviamente, la possibilità di collegarsi tramite smartphone ha amplificato e velocizzato l’utilizzo dei social, dando così il vantaggio a molte aziende di essere presenti nella vita dei propri clienti durante qualsiasi momento della giornata.
Ma che cosa significa social commerce?
Com’è facilmente intuibile dal nome, si tratta sostanzialmente della possibilità di effettuare acquisti di prodotti o servizi direttamente all’interno delle piattaforme social. Non solo l’utente ha la possibilità di acquistare direttamente sui social ma può condividere la propria esperienza con la propria rete di contatti e portarla a interagire (o meno) con lo shop di una determinata attività. L’interazione, infatti, è una parte importante del processo perché ci comunica l’interesse del pubblico su un determinato prodotto o servizio e la qualità del nostro servizio rispetto alla cura per il cliente e per lo shop.
Per tali ragioni diventa molto importante curare il proprio social shopping, così che le tecnologie utilizzate possano simulare al meglio le stesse interazioni sociali che ritroviamo all’interno dei centri commerciali e dei negozi fisici. In questo modo, l’esperienza di ogni cliente sarà più vicina a quella della vita reale, anche se con molti più benefici.
Differenza tra social commerce e social shopping
Fai attenzione però a non confondere il social commerce con il social shopping. Infatti, quest’ultimo definisce un aspetto molto ampio della vendita online tramite social nelle quali rientrano le campagne di advertising (spesso gestite da un singolo soggetto al fine di sponsorizzare un proprio prodotto che viene venduto in maniera occasionale), mentre il social commerce, invece, è una forma di commercio elettronico che si svolge sui social e viene eseguita da un’impresa o da professionisti con partita IVA abilitati alla vendita online.
Vantaggi di vendere sui social
Con i social, quindi, è cambiato anche il comportamento di acquisto dei consumatori. Se prima il consumatore aveva un ruolo passivo nel mercato, adesso, è tutta un’altra storia. Ricevere feedback, infatti, non solo ci permette di comprendere come e cosa migliorare ma ha trasformato interamente l’approccio di vendita sui social rendendolo realmente focalizzato sui bisogni e sulle opinioni dei consumatori.
Conoscendo i suoi interessi e le sue abitudini è più semplice riuscire a costruire una strategia in grado di adattarsi ai suoi bisogni e soddisfarli.
Quali altri benefici puoi trarre da questa strategia?
Grazie agli strumenti analitici puoi disporre dei dati del tuo target di riferimento così da monitorare la tua strategia e cambiarla in base ai tuoi obiettivi di vendita;
È una buona alternativa ad un e-commerce tradizionale in quanto i costi di attivazione sono più bassi;
Non ci sono orari di chiusura, pertanto l’utente ha a disposizione il tuo shop ogni volta che vuole.
Si ma cos’è il social commerce: come funziona
Il primo passo che bisogna fare è richiedere l’apertura della partita IVA perché, come detto in precedenza, non è possibile svolgere questo lavoro senza che ci sia un’abilitazione alla vendita online.
Una volta sistemato questo aspetto legale, bisogna valutare il proprio target di riferimento e creare un sistema di vendita innovativo ed user friendly, e dunque facile da usare per il consumatore.
Nel modo tradizionale a cui siamo stati abituati, i social erano utilizzati come vetrine per attirare potenziali clienti nel proprio e-commerce. Oggi invece, chi possiede uno shop online, crea le proprie pagine aziendali sapendo che dovranno non solo attirare l’attenzione del cliente ma anche portarlo all’acquisto direttamente sulla piattaforma.
Accedere all’ecommerce, spesso e volentieri, può causare problemi di caricamento, di bug legati al carrello, regalando, di fatto, una user experience non proprio gradevole.
Con il social commerce, questi problemi vengono eliminati grazie al processo di vendita diretta sui social, composto da pochi e semplici passi:
L’utente effettua un accesso più immediato perché accede dal proprio profilo social;
L’utente seleziona e naviga all’interno della pagina del brand;
Visita la pagina fino a visualizzare e selezionare lo shop;
Il cliente seleziona un articolo;
Il cliente effettua l’acquisto e il pagamento direttamente sul social Noi possiamo aiutarti a creare e gestire il tuo Social Commerce Noi di Net-Informatica, infatti, siamo un team in grado di creare non solo marketing di successoma anche strategie perfette per vedere tramite i social.
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Da un po di tempo sta prendendo piede in Italia un nuovo modello di business in grado di cambiarela vita di tantissimi imprenditori. Avrete, infatti, sentito parlare del fenomeno Dropshipping e, se vi trovate qui, è perché vi starete chiedendo cosa sia e come possa cambiare la vostra vita lavorativa ed il vostro approccio alle vendite online.
Scopriamo in questo articolo cos’è il dropshipping, come funziona e soprattutto quali sono i vantaggi di portare avanti un ecommerce con questo specifico modello di business.
Cos’è il Dropshipping?
Partiamo dall’analisi del termine. “Dropshipping” deriva dall’unione del termine “(to) drop” (cadere/far cadere) al termine “shipping” (spedizione). L’unione delle due parole simboleggia la natura di questo modello di business: la vendita di un prodotto per il quale non curiamo noi la spedizione.
Ma andiamo per ordine..
Come funziona il Dropshipping?
Sono molti gli imprenditori ammaliati dalle qualità della vendita online. Negli ultimi anni, infatti, sono sempre più i negozi online (ecommerce) nati per vendere specifici prodotti (o servizi) al vasto pubblico che ogni giorno popola la rete ed i social.
Negli ultimi tempi, però, è sorta spontanea una domanda: e se non potessi permettermi un negozio fisico o un magazzino dove conservare i prodotti? Se non potessi permettermi di occuparmi dell’imballaggio e delle spedizioni della merce? La risposta (grazie al cielo) è arrivata d’oltreoceano, dove abili imprenditori self-made hanno trovato la soluzione perfetta: proporre un modello di business dove il vostro “unico” compito è quello di vendere il prodotto…senza detenerlo e occuparvi delle spedizioni!
Ecco il Dropshipping, il sistema che collega il fornitore (colui che detiene il prodotto e lo spedisce) al dropshipper (colui che si occupa del marketing e della pubblicità e guadagna su commissione).
Il dropshipper si occuperà di mettere in vendita il prodotto tramite un proprio sito o ecommerce e, una volta ottenuta una richiesta di acquisto, il sistema (se automatizzato) inoltrerà la richiesta al fornitore il quale si occuperà di spedire il prodotto all’acquirente. Semplice, facile e veloce.
Quali i vantaggi del Dropshipping?
È veramente così semplice, facile e veloce? Non sta a noi dirlo. E questo perché molti imprenditori hanno avuto successo seguendo questo modello di business, così come molti altri hanno scoperto di non avere affinità alcuna con questa pratica.
I vantaggi sono sicuramente l’assenza totale di costi di locazione per magazzino e inventario e la mancanza di costi di spedizione e di gestione dei resi. È chiaro che un modello del genere vi permette di gestire con più facilità (e meno stress) il vostro business, permettendovi così di concentrarvi meglio sulla gestione del vostro ecommerce e della pubblicità (d’altronde, per mandare avanti il tutto vi basterà un semplice portatile!).
Non mancano, però, gli svantaggi. Tenete sempre a mente che il dropshipping è un business che si porta avanti in due: cercate un fornitore serio e affidabile e analizzate sempre i costi/benefici di tutto il lavoro. Le commissioni variano da prodotto a prodotto (e da fornitore a fornitore) ed i costi per farvi pubblicità potrebbero variare a seconda del prodotto che scegliete e del target di riferimento. Inoltre, non dimenticate che non siete i soli a investire sul dropshipping e che la concorrenza (sempre in aumento) potrebbe nuocere ai vostri affari.
Consigli utili sul Dropshipping
“One si megl che Two”
Sebbene in molti consigliano di iniziare con più prodotti il nostro avviso è di partire con un singolo prodotto. Questo vi aiuterà a fare pratica con il suddetto modello di business e a capire meglio come muovervi nel settore;
Fate sempre ricerche di mercato Sfruttate internet per scoprire quali modelli di business hanno avuto successo negli ultimi mesi e navigate su forum e community per cogliere consigli e suggerimenti su prodotti e interessi degli acquirenti. Studiate dai maggiori portali di dropshipping come Aliexpress, Bigbuy, Oberlo..
Tenete sempre conto di questi parametri per scegliere il vostro Fornitore
Deve sempre: fornirvi delle garanzie sul suo operato e sulla qualità del prodotto, proporvi una conveniente percentuale di guadagno, garantirvi rapidi tempi di spedizione e una disponibilità costante del prodotto;
Fate sempre i conti con l’IVA
Per gestire la vostra attività di Dropshipping avrete sicuramente bisogno di aprire una P.Iva, la quale avrà dei costi fissi per l’apertura e per il mantenimento.
Ora che sapete tutto sul Dropshipping non vi resta che evolvere il vostro modello business al livello successivo e lanciare lo store. Avere un Ecommerce è il primo passo verso il successo negli affari dove il dropshipping rappresenta la formula vincente che vi metterà in condizioni di vendere senza dover perdere tempo e denaro in risorse che rallenterebbero inevitabilmente i vostri affari.
Scriveteci per una Consulenza gratuita, saremo felici di ascoltare i vostri obiettivi e aiutarvi a renderli concreti, realizzando la vostra piattaforma e-commerce e aiutandoti ad avere successo nel Dropshipping!
Stai pensando di esordire nel mondo del web con il tuo business ma non sai quale CMS scegliere per il tuo ecommerce? In questo articolo cercheremo di aiutarti a scegliere quello più adatto alle tue esigenze.
Come probabilmente già saprai, C.M.S l’indica l’acronimo Content Management System. Si tratta di un software web che consente di gestire e modificare i contenuti del proprio sito in modo semplice ed intuitivo senza avere alcuna conoscenza di linguaggi di programmazione. In questo modo, chiunque può gestire un sito e questo grazie a tutti quei servizi integrati (nei CMS) in grado di automatizzare alcuni processi in modo facile e veloce.
Fatta questa premessa, bisogna capire quale CMS è più utile agli affari del tuo ecommerce.
Un esempio? Eccone alcuni che non devono MAI mancare:
Interfaccia accattivante e intuitiva;
Navigazione dinamica e sicura;
Scalabile, ovvero, che in grado di crescere insieme all’azienda;
Gestito e controllato in completa autonomia;
Manutenzione, sicurezza e assistenza.
Hai le capacità tecniche per gestire il sito da questo punto di vista? Preferisci chiedere l’aiuto di un esperto oppure preferisci che se ne occupi il team della piattaforma?
Costi.
Il budget stabilito rientra nel tuo progetto a lungo termine? Piattaforme Open Source o SaaS?
Funzionalità e personalizzazione.
La piattaforma offre tutte le funzionalità di cui hai bisogno? Ha funzioni integrate oppure devi accedere a strumenti di terze parti per ottenerle?
Open Source o SaaS?
Oltre ai parametri sopra citati, è utile saper distinguere due tipologie di Ecommerce.
Una piattaforma Open Source fornisce un sito completamente personalizzabile grazie al codice sorgente che può essere modificabile da chiunque in quanto disponibile al pubblico. In questo caso, si acquista uno spazio web (hosting) da un fornitore terzo come Aruba dove installare, successivamente, la piattaforma Ecommerce. Un Open Source ti fornisce tantissime possibilità di customizzazione e una progettazione flessibile; per tali operazioni, però, è sempre consigliabile rivolgersi ad uno sviluppatore.
Al contrario, le piattaforme Saas (Software as a Service), come ad esempio Shopify, hanno moltissime funzionalità integrate: dall’hosting ai template creativi e personalizzabili. Tuttavia, hanno un livello di customizzazione limitato. La disponibilità del codice sorgente dipende dalla piattaforma Ecommerce.
Per estendere le funzionalità basterà scaricare dei plugin. Queste piattaforme sono spesso user-friendly e permettono a chiunque di costruire un sito senza particolari competenze tecniche.
Costi
Per una Open Source dovresti considerare il costo della piattaforma con le funzionalità premium, quello del dominio e del servizio di hosting, i quali presentano, solitamente, una tariffa annuale più uneventuale costo per assistenza esterna.
I costi di una piattaforma SaaS possono essere convenienti all’inizio ma possono diventare più alti col crescere del tuo fatturato e dei vari plugin a pagamento. Non dovrai pagare un servizio di hosting ma dovrai versare mensilmente una tariffa fissa da pagare al software che ospita il tuo sito.
I 3 cms per ecommerce più utilizzati
Sul mercato dei CMS più popolari spiccano tre nomi di rilievo: Magento, Prestashop e Woocommerce. Analizziamole insieme!
Magento
Utilizzata sia da grandi aziende che da PMI. Offre una grandissima scalabilità perché consente di passare da 10 a migliaia di prodotti nel catalogo senza inficiare sulle performance del tuo sito.
La piattaforma mette a disposizione tantissime estensioni integrabili e template grafici e personalizzabili in grado di rendere il tuo sito molto professionale ed originale. Magento è molto semplice da utilizzare, ma con il tempo può raggiungere un certo grado di complessità avanzato che può richiedere l’intervento di un professionista.
Magento offre due formule: una open source che è quella completamente gratuità (ad esclusione del costo del server dedicato, delle estensioni e dei moduli) e una formula che prevede il pagamento diretto da concordare con lo staff della piattaforma per avere accesso ad una serie di funzionalità avanzate e un’assistenza dedicata.
È usato dalle grandi aziende e dalle PMI. La piattaforma mette a disposizione più di 4000 template gratuiti e a pagamento, tutti personalizzabili se si interviene sul codice sorgente. L’interfaccia è molto user-friendly, pertanto non occorrono particolari competenze informatiche. Semplice da installare, integra i sistemi di pagamento più conosciuti come Visa, Mastercard e altre carte internazionali e supporta tutti i tipi di valute.
Puoi anche avere accesso ad una community molto attiva con diverse FAQ a tua disposizione. Puoi, inoltre, richiedere direttamente l’aiuto del team proprietario della piattaforma con l’applicazione di un costo aggiuntivo.
Prestashop rappresenta la soluzione semplice che stavi cercando. È un open source gratuito a cui, tuttavia, vanno aggiunti i costi di hosting, plugin e l’eventuale acquisto di template a pagamento
Woocommerce
Il plugin di WordPress dedicato tutto all’ecommerce è una delle piattaforme open source più utilizzate al mondo per via delle molte estensioni messe a disposizione dal software stesso.
È personalizzabile e flessibile grazie ai suoi template standard. Anche qui troverai una community di supporto e un catalogo con un numero di prodotti illimitato. Tuttavia, è necessario acquistare l’hosting da un fornitore terzo ed installare la piattaforma di Ecommerce. I plugin possono avere dei costi aggiuntivi e gli aggiornamenti possono richiedere l’intervento di un professionista.
Woocommerce è completamente gratuito ad eccezione del costo dell’hosting, del template e dei costi gestione delle spedizioni, oltre ad eventuali plugin a pagamento e i costi certificati per la sicurezza del sito.
Adesso che dovresti avere le idee più chiare non ti resta che fare la tua scelta e scegliere il CMS più adatto alle tue esigenze lavorative.
Scrivici per una Consulenza gratuita, saremo felici di ascoltare i tuoi obiettivi e aiutarti a renderli concreti, realizzando la tua piattaforma e-commerce con il CMS migliore per te!
Creare un ecommerce richiede pochi minuti, tuttavia per avere successo sul web, partendo da zero, bisogna investire il proprio tempo in una serie di azioni, decisioni e pianificazioni che richiedono molto impegno. Quindi, quale strategia adottare?
Aprire un’attività online desta sempre qualche perplessità e timore nel lanciarsi in qualcosa di nuovo, specie se richiede molte responsabilità e costanza. Ti starai chiedendo se è la decisione giusta, quali sono le incombenze legali e tecniche, ma dovresti anche pensare agli enormi vantaggi che può offrire uno store online.
Sappiamo già che la pandemia ha dato un notevole slancio a tutto il settore digital, e l’ecommerce, specie se è integrato ad un preesistente negozio offline in un sistema noto come Phygital, rappresenta il futuro del commercio. Pertanto, come ci dicono le statistiche, il 2022 è l’anno adatto per lanciarsi in un business online!
11 step per creare un ecommerce di successo
#1 Definire gli aspetti legali
Questo è sicuramente il primo grande scoglio da cui partire. Un ecommerce è un’attività commerciale a tutti gli effetti, pertanto è necessario affidarsi ad un commercialista che faccia da tramite tra te e la Camera di Commercio e l’INPS per aprire la partita IVA e scegliere la forma giuridica della tua società.
Anche per vendere online, infatti, serve la partita IVA con il relativo codice ATECO: quello specifico è il G47.91.10 (o il 47.91.1) che corrisponde all’attività di “commercio via Internet” o “commercio elettronico“.
#2 Individua il modello di Business
Altro fattore da tenere in considerazione è ovviamente la scelta del proprio modello di business a cui l’ecommerce dovrà aderire con l’implementazione di un CMS adatto ai tuoi affari.
Sei orientato più verso il dropshipping o la vendita diretta? Una volta trovata la risposta non resta puoi consultare la nostra guida sui migliori CMS per il tuo business.
#3 Dropshipping
È il modello di business che si basa sulla vendita di prodotti online senza possederli fisicamente e senza avere nemmeno la necessità di un magazzino e un inventario fisico. Come funziona? L’ordine di un utente viene inoltrato al fornitore che si occupa dello stoccaggio, della spedizione e della consegna di un prodotto per conto del venditore stesso.
Come puoi notare tu stesso, il dropshipping richiede un basso investimento, infatti è un modello di business che sta prendendo piede non solo per i grossi vantaggi economici ma anche per la facilità con cui può essere gestito. Attenzione però alla sempre più frequente competitività del settore, ai bassi margini di guadagno e all’affidabilità del fornitore che detiene il prodotto.
#4 Vendita diretta
Questo è il classico modello di business a cui siamo abituati. Può riguardare degli articoli fatti a mano, prodotti in serie, o acquistati all’ingrosso per la rivendita.
In questo caso, avrai maggiore controllo sia sugli articoli che sul loro prezzo di vendita. Potresti partire dall’individuare un mercato di nicchia su cui fondare il tuo business.
#5 Individuare i competitor
Potresti cercare i tuoi competitor diretti online e sui social network, oppure servirti di piattaforme di analisi come Semrush per scoprire come operano.
Oltre a basarti sul tuo piano marketing affidati alla strategia SWOT che ti permette di analizzare i punti di forza e di debolezza del tuo business, aiutandoti così a distinguerti dalla concorrenza.
#6 Scrivere un business plan o unpitch
Per creare un ecommerce di successo da zero va detto che nessuna attività può decollare senza un piano marketing ben strutturato. Una volta che hai individuato i tuoi competitor sei pronto per redigere il tuo piano marketing.
Ci sono due tipologie di piattaforme: Open source e Software as a Service (dette SaaS). Scegliere il CMS dipende da tanti fattori e sta a te vedere quale piattaforma asseconda le tue esigenze.
#8 Sviluppare il Brand
Scelto il modello di business, i prodotti da vendere e la piattaforma adatta al tuo business, è il momento di creare il brand e lanciarti sul mercato. Naturalmente, il nome del brand deve essere chiaro ancor prima dell’apertura della P.IVA.
Sulla base del nome della tua attività, dovrai scegliere il nome di dominio pertinente assicurandoti che sia disponibile. Elemento essenziale della brand identity è la creazione del logo che identificherà a colpo d’occhio la tua attività e la tua serietà. Online esistono molti siti per la creazione automatica di loghi, oppure puoi sempre decidere di affidarti ad un professionista.
#9 Strategia di spedizione efficace
Per un sito ecommerce è un aspetto essenziale determinare l’efficacia del servizio di spedizioni che andrai ad offrire. Infatti, secondo una ricerca, il 68% degli acquirenti italiani si aspetta di ricevere il proprio ordine dai 3 ai 5 giorni dall’acquisto.
Comprendi bene, quindi, la necessità di ottimizzare il più possibile questo servizio per non avere recensioni sgradevoli.
#10 Sviluppare una campagna lancio
Ottimizza il tuo ecommerce dal punto di vista SEO scegliendo delle parole chiave per la descrizione di ogni prodotto e per le foto dei prodotti. Quindi ottimizza tutto il sito seguendo i parametri SEO, così da scalare il più possibile (in maniera organica) il Page Rank di Google.
Fatta questa premessa, sei pronto per lanciare il tuo ecommerce attraverso una campagna marketing ben strutturata.
#11 Ottimizzare le conversioni
Una volta acquisiti i primi clienti, con i dati in tuo possesso, potrai affinare la strategia marketing e ottimizzare le conversioni per vendere a clienti già esistenti o a possibili tali.
Ecco cosa puoi fare per migliorare la tua strategia di marketing:
Se vi trovate qui è per due motivi: siete alla ricerca di una guida per sviluppare un ecommerce o volete ottenere il massimo dal vostro negozio online che fa fatica a decollare. Vi diamo una buona ed una cattiva notizia: la buona notizia è che in queste righe troverete tutto quello che c’è da sapere per avviare al meglio il vostro percorso di crescita, la brutta, invece, è che bisognerà dedicare tempo, passione e budget per riuscire portare avanti tutti i passaggi qui proposti. Scopri in questa guida come lanciare un ecommerce e, soprattutto, come farlo in maniera mirata basandosi su 6 punti fondamentali.
Partiamo dalle base: cos’è un Ecommerce?
Più comunemente definito come un negozio online, un ecommerce è una piattaforma online, proprietaria o CMS (Content Management System), che vi permette di gestire, mostrare e vendere i prodotti online, esattamente come avviene in un qualsiasi negozio su strada.
Perché aprire un Ecommerce?
Il web, lo sappiamo, è una inesauribile fonte di idee e contenuti. In media, ogni persona spende circa 6/8 ore al giorno su internet e sarà capitato a chiunque di effettuare un acquisto su internet. Ecco, quel preciso gesto avviene tramite gli e-commerce, piattaforme dove possiamo acquistare qualsiasi bene e servizio. L’ecommerce marketing è quella branca del marketing composta da azioni e strategie indispensabili per il lancio di qualsiasi negozio online nel mondo del web. Avviare un negozio online e adottare un piano di ecommerce marketing, oggi, è una scelta obbligatoria. Non fatevi intimorire da questa affermazione: vendere online apre le porte a molti clienti e permette di ottenere molta più visibilità rispetto ai canali standard di vendita e di promozione.
È importante, per tali ragioni, definire sin da subito il budget da dedicare e gli obiettivi da raggiungere in fase preliminare di decisione e organizzazione. L’obiettivo (lo sappiamo) è quello della vendita e per raggiungerlo dovremo investire il nostro budget nella collaborazione con professionisti del settore e nell’uso di canali e piattaforme ideali per fare pubblicità ( senza dimenticare il budget per la realizzazione del tuo ecommerce). Ricorda sempre bene: uno studio di professionisti è sicuramente in grado di elaborare un piano di ecommerce marketing adatto alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi, realizzando il sito migliore per comunicare e vendere i tuoi prodotti.
Come lanciare un ecommerce sul web social
Una volta che la vostra idea di negozio online è certa al 100% non vi resta che realizzare la piattaforma online di vendita. Come anticipato prima, i CMS sono il metodo più semplice per realizzare il vostro ecommerce. Ne esistono tanti, ma quelli da noi consigliati sono: • Magento, tra i sistemi più usati; è ideale nel caso in cui la tua attività abbia a disposizione un grande magazzino e numerosi prodotti da mettere in vendita. • Prestashop, il più semplice da creare e gestire; è una piattaforma altamente personalizzabile e facile da impostare, utile per mettere velocemente e facilmente online il tuo negozio.
Parlare di contenuti è fondamentale: ogni ecommerce, infatti, richiede attenzione non solo sull’aspetto funzionale funzionale ma anche su quello contenutistico.
Mettete cura nelle grafiche del vostro sito, elaborate fotografie accattivanti e adeguate al contesto e alla natura dei vostri prodotti, curate l’aspetto SEO (ottimizzazione testuale del tuo sito) e, cosa più importante di tutte, quando lo realizzate, mettetevi sempre dalla parte dell’utente, così da creare un sito che possa piacere e soddisfare chiunque.
Una volta chiariti questi concetti è utile ricordare che il vostro sito, senza una comunicazione adeguata, rischia di non decollare mai. Svariate piattaforme social e web sono utili per il lancio dell’ecommerce marketing e mettono a vostra disposizione degli strumenti in grado di rendere ancora più efficace la strategia adottata.
Ma cosa occorre fare prima? Semplice, individuiamo il target ideale per i nostri prodotti e scegliamo le piattaforme più trafficate dal nostro target di riferimento. Utilizzare questi strumenti non sarà facile perciò è sempre utile considerare l’impiego di uno o più professionisti in grado di saper “sfruttare” queste piattaforme secondo i nostri bisogni.
Ora entriamo un po ‘più nel dettaglio ed esploriamo gli elementi più importanti nel lancio di ogni sito ecommerce che si rispetti. Sempre più realtà, infatti, concentrano la propria attenzione su elementi poco importanti o spendono tempo e risorse su fattori di poco conto e ciò non fa bene al successo di un ecommerce.
1 . User Experience e Navigabilità
L’UE è quel valore che definisce un sito sulla base della sua navigabilità e fruibilità. Ricordate il consiglio di prima sul “mettersi sempre dalla parte dell’utente”? Ecco, molte realtà si concentrano sulla forma di un sito ma difficilmente sulla sua adeguatezza in termini di funzioni e contenuti. Testiamo sempre il nostro ecommerce, segniamo, comunichiamo e risolviamo eventuali bug, assicuriamoci che il sito sia responsive (veloce) e che ci soddisfi non solo dal punto vista estetico ma anche da quello funzionale e contenutistico. Ricordiamo sempre che siamo i primi compratori dei nostri prodotti e dobbiamo offrire ai clienti il meglio.
2 . Menù e Ricerca
Struttura in modo efficace il menù di navigazione del tuo ecommerce. Definisci bene la gerarchia dei tuoi prodotti con menù e sotto-menù e curati della velocità di navigazione del tuo sito. Un utente che vuole acquistare non gradisce tempi di attesa lunghi o troppe difficoltà nella ricerca del prodotto desiderato. Fà sì che menù e pagine siano in grado di attirare l’attenzione del compratore anche su altri prodotti disponibili, magari secondo un criterio di selezione basato sui gusti dell’utente e sulle pagine dei prodotti più visualizzati e venduti nel tempo.
3 . Scheda prodotti
Menzione d’onore all’aspetto più importante fra tutti. La scheda prodotto deve essere esaustiva, ricca di contenuti fotografici, video e testuali. L’obiettivo è invogliare il visitatore all’acquisto del prodotto. Nell’ecommerce marketing è fondamentale dare attenzione a tutti questi fattori: il SEO della scheda prodotto, la cura dei contenuti multimediali e come essi vengono mostrati e comunicati, l’immediatezza attraverso cui il sito mette a disposizione tutte le informazioni di cui hai bisogno prima di comprare il prodotto.
4 . Recensioni
Un ecommerce affidabile è un ecommerce che dà ai suoi utenti la possibilità di fornire un feedback sui prodotti e su servizi venduti. Avete prestato attenzione a tutti i punti fin qui affrontati? Allora non avete nulla da temere! Gli utenti, leggendo recensioni positive, troveranno ancora più affidabile e “serio” il vostro sito e ciò vi permetterà di raccogliere suggerimenti e feedback utili a migliorare ulteriormente la vostra vetrina virtuale.
5 . Ottimizzazione smartphone
Ci avete mai fatto caso? La maggior parte delle persone naviga su internet tramite smartphone. Questa considerazione, molto importante, è spesso poco considerata e attenzionata. Se vuoi un successo a tutto tondo assicurati che il tuo ecommerce sia ottimizzato per smartphone. Affidati ad un professionista per essere certo della riuscita, o, in caso contrario, dedica tutto il tempo possibile ad assicurarti che il tuo negozio online sia navigabile su smartphone e rispetti proporzioni e formati dei contenuti e dei testi proposti.
6 . Strategie di Marketing
Completato il negozio online passiamo ora alle strategie di ecommerce marketing utili per farlo accrescere:
Email/SMS Marketing
Uno strumento utile e sempre efficace. Se avete inserito nel vostro ecommerce un modulo newsletter avrete a vostra disposizione i contatti mail dei vostri clienti. Strutturate una mailing list settimanale o mensile per aggiornare i customers delle offerte o dei prodotti in promozione. Comunicate con loro in modo semplice e diretto, usate piattaforme come Sendinblue e Mailchimp;
Social Media Marketing
I social sono lo strumento più utile per arrivare a nuovi clienti.Strutturate campagne di marketing sui social mirate a “colpire” il vostro target di interesse e scegliate le sponsorizzate più adeguate in base ai vostri obiettivi (vendita, traffico, conversione). Facebook, ad esempio, vi permette di tenere traccia di tutto quello che succede tramite le vostre sponsorizzate, così da poter avviare ulteriori campagne dalle interazioni che gli utenti facebook hanno eseguito sul vostro sito ecommerce;
Remarketing e fidelizzazione
Nell’ecommerce marketing il remarketing è fondamentale! Altro non è che quell’azione strategica che coinvolge utenti che hanno già avuto a che fare con voi ed il vostro sito. Di chi stiamo parlando? Ad esempio: – tutti quegli utenti che hanno effettuato un acquisto (e vorreste fidelizzare) – tutti quegli utenti che non hanno concluso l’acquisto (e vorreste convincerli a farlo)
Possiamo fare questo e molto di più, attuando semplici (ma efficaci) strategie di remarketing, utilizzando semplicemente gli strumenti e le piattaforme elencate prima.
Strutturiamo così campagne di email marketing per comunicare speciali sconti e offerte o utilizziamo il Pixel di Facebook per targettizzare una nuova sponsorizzata verso quelle specifiche persone che (ad esempio) hanno riempito il carrello ma non hanno finalizzato l’acquisto.
Il mondo degli ecommerce è complesso ma al contempo interessante e avvincente. Una buona strategia per il lancio di un ecommerce tiene conto di tutti i fattori qui elencati ma si concentra sempre e solo su un fattore unico e determinato: l’essere umano. Quando vendiamo da un sito o comunichiamo un prodotto dobbiamo sempre ricordare che davanti a noi, seppur attraverso lo schermo di un monitor o di uno smartphone, c’è un essere umano. E noi siamo sicuri che, attraverso la nostra guida, sarete pienamente in grado di sviluppare il vostro ecommerce e farlo decollare, convincendo qualsiasi cliente ad acquistare dal vostro negozio online.
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