Il “pensionamento” di Magento è avvenuto come da copione il 30 giugno 2020. Ciò significa che è terminato il supporto ufficiale per questa piattaforma da parte di Magento. Negli ultimi mesi infatti, molti merchant avevano ricevuto una serie di avvisi da parte di Paypal proprio in merito a questa situazione. In questi avvisi si comunicava che sarebbe stato necessario aggiornare a Magento 2, o effettuare la migrazione verso una nuova piattaforma. Inutile sottolineare come si sia creata, comprensibilmente, un po’ di confusione, soprattutto in merito al fatto che Magento potesse smettere di funzionare. In questo articolo faremo dunque un po’ di chiarezza.
Magento 1 end of life:
cosa significa? Innanzitutto dobbiamo chiarire che Magento non ha smesso di funzionare, quindi gli ecommerce sviluppati con questa piattaforma, rimarranno operativi. Per comprendere meglio cosa significa end of life di Magento 1, ripercorriamo insieme la timeline:
• 17 giugno 2020. Il portale dedicato agli sviluppatori ha smesso di accettare e pubblicare quelle che sono le estensioni per Magento 1.
• 30 giugno 2020. Magento ha terminato la sua “vita” utile.
• 7 luglio 2020. Rimozione per Magento 1 di tutte le estensioni da marketplace.magento.com.
• 6 agosto 2020. Rimozione da repo.magento.com delle estensioni per Magento 1.
In concreto possiamo dire che non è avvenuta nessuna correzione di qualità fornita da Adobe. Inoltre i download di Magento 1 non sono più disponibili, e la documentazione correlata verrà rimossa. Per tutti gli ecommerce realizzati in Magento 1, si è aperto uno scenario piuttosto critico, dal momento che sarà possibile accedere ad un numero inferiore di moduli reperibili. Da non dimenticare nemmeno come anche i moduli di terze parti diventeranno con il tempo sempre più obsoleti, e in alcuni casi anche non funzionanti. Ma l’aspetto più importante riguarda le correzioni per le situazioni di vulnerabilità, da effettuarsi di volta in volta sul proprio shop online.
Magento EOL: cosa fare?
L’end of life di Magento 1 porta a tre scenari possibili. Questo significa che quello che in realtà accadrà, dipende solamente dal proprietario dell’ecommerce.
• Migrazione a Magento 2. Questa versione di Magento è più sicura e potente della precedente, quindi sicuramente più funzionale per il proprio ecommerce. È opportuno considerare però che la migrazione da Magento 1 a Magento 2, non è un semplice aggiornamento, ma un rifacimento ex-novo del proprio shop, con costi e tempistiche elevati.
• Cambiare piattaforma. La seconda soluzione possibile consiste nel cambiare piattaforma. Tra le più note troviamo Spotify, Vtex, Kooomo, WooCommerce o Prestashop. Nonostante questa possa sembrare una strada facilmente percorribile, è necessario valutare quanto si effettivamente fattibile una migrazione completa. Questo perché la migrazione dei dati non è sempre possibile, e in alcune situazione potrebbe rendersi necessaria la riprogettazione delle integrazioni esistenti. Anche in questo caso occorre anche considerare tempi e costi, che chiaramente variano sulla base della piattaforma prescelta, ma anche sulle dimensioni del proprio progetto.
• Lasciare il proprio shop su Magento 1. Questa terza soluzione può apparire in contrasto con quanto detto fino a questo momento, ma non è assolutamente da scartare. La condizione imprescindibile in questo caso però, è quella di affidarsi ad un team di veri professionisti esperti, che siano in grado innanzitutto di mantenere la piattaforma sicura. Ma non è questo l’unico requisito, perché dovranno anche avere le capacità per sviluppare nuove funzionalità, e chiaramente moduli aggiuntivi. Seguendo questa strada, la piattaforma Magento 1 diventerà di fatto una soluzione custom.
Magento end of life:quale soluzione scegliere?
Abbiamo visto insieme tre soluzioni, ovvero tre strade percorribili per coloro che hanno un ecommerce sviluppato su Magento 1. Scegliere nella maniera ottimale non è semplice, ma ciò che è davvero certo, è che non è possibile rimanere immobili senza prendere una decisione. L’assenza dello sviluppo di pacht di sicurezza, potrebbe compromettere strada facendo il funzionamento del sito stesso, e questa è una situazione che non deve verificarsi per nessun business. Sicuramente la migrazione a Magento 2 rimane la scelta, quantomeno in un’ottica a lungo termine, migliore da farsi. In fondo parliamo del sistema ecommerce open source più grande, con un efficace sistema di supporto e una base di comunità in crescita rapida. Entrambe le piattaforme infatti, Magento 1 e Magento 2, sono sicure ed affidabili, grazie al monitoraggio proattivo delle possibili vulnerabilità, e la correzione di quelli che sono gli errori rilevati.