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Cos’è la User Experience?

Tempo di lettura: 3 minuti

Quando si parla di UX ci si vuole riferire a quell’insieme di elementi che concernono un soggetto con un’azienda e i relativi prodotti e servizi nonché sistemi.

Pertanto, vi rientrano ovviamente anche le emozioni, le percezioni, i comportamenti che vengono adottati in un momento precedente e in uno successivo all’utilizzo degli stessi.

Ma che cos’è la user experience?

La definizione data dall’International Organization for Standardization (ISO) nello specifico, parla proprio di:

Reazioni derivanti dall’uso, ma anche dall’aspettativa che si ripone in un prodotto, servizio o sistema. Le impressioni di cui si parla comprendono le preferenze, le credenze, le risposte psicologiche e fisiche, ma anche i risultati e gli atteggiamenti. Si capirà bene come, fondamentalmente, ci si riferisca ad un qualcosa di soggettivo.

In merito, è bene ricordare come spesso il termine venga adoperato in modo erroneo: infatti, non poche volte, si ritiene che la User Experience riguardi solo siti web, applicazioni e computer.

Essa è strettamente collegata ad un insieme molto più complesso di elementi: i passaggi spaziano dalla scoperta del prodotto alla prima visione che se ne ha in negozio.

A cosa serve? cos’è la user experience?

Secondo quanto messo in rilievo nel paragrafo precedente, dunque, la User Experience non è altro che ciò che riguarda l’esperienza utente con il prodotto/servizio.

Pertanto, sarà strettamente correlata alle modalità con cui si vive la propria vita, il servizio e, di conseguenza, quelle con cui si usano le applicazioni o i sistemi informatici.

Tuttavia, è bene specificare come quello della User Experience sia un concetto abbastanza ampio che non dovrebbe assolutamente essere confuso con l’usabilità, la quale non è altro che una peculiarità o un aggettivo che concerne l’efficienza nonché la facilità di utilizzo di un sistema o prodotto.

A sua volta, l’interfaccia utente è davvero fondamentale per una buona User Experience, anche se potrebbe capitare una situazione paradossale; ovvero che la prima, magari, risulti molto efficiente, mentre nel suo complesso venga percepita come negativa.

A questo punto, può risultare utile fare un esempio:

  • un utente si reca su un ecommerce di scarpe per acquistare un modello specifico. Ebbene, l’individuo in questione potrebbe trovare l’interfaccia proposta molto funzionale nonché facile da utilizzare dal momento che il sistema risulta essere molto intuitivo.
  • Nonostante ciò, però, la User Experience potrebbe risultare poco positiva se, ad un certo punto, il consumatore va a scoprire che il sito, in realtà, non vende il marchio che lui sta cercando.

La differenza tra usabilità ed User Experience

L’usabilità, vale a dire il livello di efficienza, efficacia e soddisfazione con cui il consumatore va ad interagire con la macchina, risulta, in poche parole, solo una delle varie componenti della User Experience.

Pertanto, un sito essere usabile senza assicurare per forza un’esperienza d’uso piacevole.

La User Experience, in verità, rappresenta una categoria in cui è possibile ricondurre molte discipline, tra cui: branding, marketing, human computer interaction, accessibility, communication design, usability engineering, human factor ed information architecture.

Un elemento della quotidianità

Non è un segreto che ognuno di noi sia continuamente immerso in diverse esperienze, le quali possono essere rappresentate dall’acquisto di un viaggio online o, anche, dalle file da fare in un ufficio pubblico.

Si tratta, in effetti, dell’esperienza che si ha utilizzando un determinato servizio.

Ciascuno ha, nello specifico, un’esperienza dettata da un approccio personale legato, magari, al proprio passato o al proprio presente.

Si tratta, pertanto, di un esperienza che è relativa alle persone aventi un particolare approccio o modello mentale.

Alla richiesta degli utenti deve corrispondere un’offerta in grado di soddisfare a pieno quelle che sono le esigenze dei consumatori. Solo così essi potranno assolvere i propri bisogni in maniera completa ed adeguata.

Conviene, per lo più, alle aziende comprendere le richieste del pubblico circa un settore o un argomento.

I risultati delle buone pratiche di UX

La User Experience deve essere, necessariamente, focalizzata sui risultati che gli utenti intendono raggiungere: agli utenti, in verità, non interessa il prodotto in sé, ma i risultati che intendono perseguire con esso.

Vi deve essere, quindi, un ottimale dialogo tra utente e designer così che quest’ultimo possa comunicare quelle che risultano essere i problemi di utilizzo o i bisogni che, magari, non erano stati considerati.

Grande attenzione deve essere data alle reali emozioni che si desidera che l’utente proprio dal momento precedente a quello successivo all’interazione con il prodotto.

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All E-commerce Ux e Web Design

7 personalizzazioni e-commerce per aumentare le conversioni

Tempo di lettura: 7 minutiLa personalizzazione è la chiave del successo per qualsiasi attività di e-commerce nel 2021.

La ricerca ha dimostrato che il 71% degli acquirenti online esprime un certo livello di frustrazione quando un’esperienza di acquisto non è personalizzata e il 33% dei clienti interrompe del tutto la propria relazione con un’azienda a causa di una personalizzazione insufficiente.

Ecco 7 consigli per personalizzare un ecommerce ed aumentare le conversioni.

Tuttavia, la personalizzazione è molto più che rivolgersi all’utente finale chiamandolo per nome.

In questo articolo, daremo un’occhiata a cos’è esattamente la personalizzazione dell’e-commerce e come puoi usarla per aumentare le tue conversioni.

Personalizzazione dell’e-commerce

Un’esperienza di e-commerce personalizzata è quella in cui al cliente vengono mostrate offerte e contenuti su misura per lui e le sue esigenze e desideri in modo specifico.

Ciò include consigli sui prodotti e post sul blog e si estende anche al di fuori del tuo sito Web e alla tua campagna newsletter.

La personalizzazione funziona estraendo i dati dei visitatori e utilizzandoli per comprendere i desideri di ogni individuo.

Ad esempio, gli acquisti precedenti possono essere utilizzati per migliorare i consigli sui prodotti. Il risultato è che ogni cliente vede maggiormente ciò che vuole.

In altre parole, vedono offerte pertinenti e ciò consente di ottenere alcuni benefici:

  • Migliora le possibilità che un cliente rimanga sul tuo sito poiché il 48% dei clienti è disposto ad aspettare più a lungo per ricevere un prodotto personalizzato, migliorando quindi anche la frequenza di rimbalzo
  • Aumenta le conversioni poiché il 91 % dei clienti ha maggiori probabilità di acquistare un marchio che consiglia un prodotto a cui è interessato
  • Migliora l’esperienza complessiva del cliente e il senso di lealtà, facendo sentire al cliente che tieni a lui.

La personalizzazione, quindi, consiste in ultima analisi nel soddisfare le esigenze dei clienti.

Richiede tempo, impegno e investimento. Ma quando lo fai bene, i risultati finali giustificheranno le spese.

Ecco 7 personalizzazioni di e-commerce che puoi implementare in questo momento:

1. Profilazione e targeting

La profilazione e il targeting sono la base della tua strategia di personalizzazione dell’e-commerce.

È quando essenzialmente monitori e raccogli dati sui tuoi clienti mentre navigano nel tuo sito, raccogliendo informazioni su quali sono le loro preferenze e abitudini di acquisto.

Quindi, puoi utilizzare tali informazioni per:

  1. creare profili dei clienti
  2. indirizzarli con offerte personalizzate.

È qui che entra in gioco il machine learning. L’apprendimento automatico elabora i dati e le informazioni dei clienti  (in particolare i punti di targeting comportamentale).

Quindi elabora questi dati e ti consente di creare pagine di destinazione personalizzate che:

  1. segmentano il tuo pubblico
  2. si rivolgono a clienti specifici con offerte pertinenti per loro.

In questo modo, stai costruendo un profilo del cliente indirizzandolo con offerte progettate per aumentare la sua esperienza utente e le tue conversioni.

Ad esempio, se l’inverno si avvicina, un rivenditore di abbigliamento potrebbe voler creare una pagina di destinazione per i prodotti stagionali pertinenti.

L’apprendimento automatico, tuttavia, modificherà ciò che ogni individuo vede in base alle proprie preferenze personali, così come altre cose come articoli ad alte prestazioni e quelli che sono in magazzino o che fanno parte di una vendita.

Ecco alcuni altri modi per segmentare il traffico e indirizzare gli annunci a clienti specifici:

  • Targeting dei clienti esistenti: le persone che hanno già visitato (sia clienti che non clienti) avranno già una cronologia di navigazione che puoi sfruttare per creare una sezione intitolata “Articoli visualizzati di recente”. Potresti anche mostrare loro elementi che “hanno visto anche persone con interessi simili”. Un’altra idea è quella di indirizzare i clienti con categorie complementari. Ad esempio, se un cliente sta sfogliando le scarpe, potresti mostrare abiti complementari / coordinati. Un’altra cosa da notare è che, quando ci si rivolge ai clienti di ritorno, è un’idea intelligente massimizzare le conversioni visualizzando il testo “continua a fare acquisti” insieme a un carosello di articoli suggeriti basati sulle loro precedenti abitudini di acquisto. Questo è simile al modo in cui Netflix implementa la funzione “continua a guardare”. In sostanza, stai consentendo al cliente di riprendere da dove si era interrotto l’ultima volta. Questo non solo fa sentire il cliente a casa, ma lo incoraggia anche a fare un acquisto.
  • Targeting di nuovi clienti: per i nuovi clienti, potresti indirizzarli con un pop-up che mostra un coupon. Ad esempio, questo coupon potrebbe offrire loro uno sconto del 10% sul primo ordine. Un’altra opzione è creare una pagina di destinazione che accoglie i nuovi clienti con un saluto, ad esempio “Benvenuto nel tuo nuovo negozio di abbigliamento preferito”. Quindi, potresti aggiungere un invito all’azione sotto forma di un pulsante che aiuta il cliente a iniziare. Il testo del pulsante dovrebbe essere semplice e privo di pressioni e potrebbe anche essere semplicemente “Inizia”. Queste sono piccole cose che fanno molto per personalizzare l’esperienza del cliente e aiutano soprattutto a far sentire i nuovi clienti speciali e benvenuti.

2. Utilizzare popup personalizzati

Gli studi hanno dimostrato che i pop-up sono “la tecnica pubblicitaria più odiata sul desktop”.

Il problema è che troppe aziende utilizzano pop-up invadenti, al contrario di pop-up intuitivi e coinvolgenti.

Personalizzando i tuoi popup in base ai dati dell’utente, come il comportamento di navigazione, il valore del carrello e il numero di sessioni, puoi rendere i tuoi popup eCommerce più intuitivi e coinvolgenti e quindi più gradevoli per l’utente finale.

Di seguito sono riportati alcuni vantaggi dell’utilizzo dei popup:

  • I pop-up rendono le tue offerte più visibili e attirano l’attenzione dei tuoi clienti
  • I pop-up possono essere personalizzati e personalizzati come desideri per riflettere il tuo marchio
  • Puoi controllare la prima impressione di un nuovo utente utilizzando il messaggio e il tono giusti
  • I popup hanno un tasso di conversione medio del 3,09%
  • Quando si tratta di personalizzare i tuoi pop-up, puoi, prima di tutto, creare pop-up basati sulla posizione . Tutto ciò che il tuo pop-up ha da offrire è un’offerta specifica per la posizione del tuo cliente.

Dovresti anche assicurarti di indirizzare i clienti giusti con le offerte giuste.

Ad esempio, in precedenza abbiamo visto il valore del targeting e della profilazione.

Puoi utilizzare tutti i dati raccolti sui singoli utenti per indirizzarli con sconti e persino prodotti complementari rilevanti per la loro posizione nel percorso del cliente.

I nuovi visitatori, nel frattempo, potrebbero essere presi di mira con un pop-up che offre una percentuale di sconto sul loro primo acquisto, mentre i clienti che hanno inserito un articolo nel carrello potrebbero essere scelti come target con un prodotto complementare o con la spedizione gratuita.

3. Implementare la personalizzazione basata sul dispositivo

Il comportamento degli utenti su desktop e dispositivi mobili è diverso. Pertanto, è molto importante migliorare l’esperienza dell’utente implementando la personalizzazione basata sul dispositivo.

Secondo un sondaggio, gli utenti mobili hanno una serie di difficoltà come:

  • creare un account (50% degli utenti)
  • problemi di checkout (100% degli utenti)
  • contenuti irrilevanti (63% degli utenti)

Il modo più semplice per risolvere tutti questi problemi è personalizzare l’esperienza dell’utente mobile.

Ad esempio, potresti aggiungere accessi social che consentono ai nuovi utenti di creare i propri account in un istante.

Questo è perfetto per gli utenti mobili impazienti che non vogliono perdere tempo a creare un nuovo account.

Puoi anche personalizzare i tuoi contenuti rendendoli localizzati, con ricerche che dimostrano che gli utenti di tablet , in particolare, sono spesso alla ricerca di informazioni sugli acquisti locali.

4. Salutare i clienti che hanno effettuato l’accesso

La personalizzazione dell’e-commerce che aumenta le conversioni è spesso  questione di prendersi cura delle piccole cose.

Ad esempio, quando i clienti effettuano l’accesso, puoi personalizzare la loro pagina indirizzandoli con il loro nome. Un amichevole “Ciao Andrea, come possiamo aiutarti oggi?”  fa sentire un cliente che ci tieni a lui.

Puoi anche personalizzare i tuoi popup (vedi sopra) in modo che accolgano i clienti registrati.

5. Personalizza la tua chat dal vivo

La chat dal vivo offre una serie di vantaggi per i negozi di e-commerce: significa che il tuo marchio è sempre attivo, con il vantaggio che i clienti possono contattarti in qualsiasi momento e ricevere risposte alle loro domande.

Inoltre, poiché la live chat è guidata dall’apprendimento automatico, è in grado di rispondere alle domande dei clienti più velocemente, riducendo così più barriere alla conversione.

Inoltre, l’apprendimento automatico ti consente di personalizzare la tua chat dal vivo.

Lo fa raccogliendo dati su ogni visitatore del sito, tramite un rapido sondaggio, domande pre-chat o semplicemente durante una conversazione, prima di utilizzarlo per personalizzare le conversazioni future.

Con il giusto strumento di chat dal vivo , puoi segmentare i tuoi visitatori, salutare i clienti che hanno effettuato l’accesso con il loro nome e migliorare complessivamente l’esperienza dell’utente in modo che le loro domande ricevano risposta più velocemente e con maggiore precisione.

6. Modifica il tuo URL in base agli interessi dei visitatori

Un’interessante tattica di personalizzazione dell’e-commerce consiste nel regolare il tuo URL in base agli interessi del visitatore del sito.

Ad esempio, se una persona specifica ha già visitato il tuo negozio online più volte e in genere si dirige direttamente alla sezione maschile, puoi presumere che l’acquirente sia un uomo o negozi per uomini la maggior parte del tempo.

Pertanto, puoi regolare la loro navigazione in modo che, quando digitano l’URL della tua home page, vengano reindirizzati automaticamente alla sezione degli uomini.

Per fare ciò, puoi utilizzare il cookie retargeting. Per utilizzare il retargeting dei cookie, è un’idea intelligente utilizzare uno strumento, come Poptin .

7. Adatta i tuoi contenuti alle posizioni dei visitatori

È molto probabile che il tuo traffico provenga da diverse posizioni. Potresti avere clienti che vivono a New York, clienti che vivono a Los Angeles e persino clienti che vivono in Giappone.

In quanto tale, è molto importante adattare i tuoi contenuti alla loro posizione.

Ad esempio, non ha senso per un rivenditore di abbigliamento mostrare gli stessi vestiti invernali sulla propria pagina di destinazione ad utenti che si trovano in due luoghi differenti.

Come nel caso in cui ci sia a un acquirente con sede a Los Angeles che a un acquirente con sede a New York, i due acquirenti infatti potrebbero avere esigenze diverse.

Oltre a mostrare pagine di destinazione diverse a clienti localizzati diversi, potresti anche creare elenchi di bestseller personalizzati / consigli sui prodotti in base alla posizione.

Creando una funzione “Venditori di tendenza in base alla località”, puoi visualizzare una serie di prodotti unici per località specifiche e quindi clienti.

La personalizzazione della geolocalizzazione deve estendersi ulteriormente e può includere valute.

È importante ricordare che i clienti in questi giorni si aspettano un’esperienza di acquisto rapida e senza interruzioni.

Vogliono fare acquisti velocemente e tutto ciò che li rallenta potrebbe farti perdere una vendita.

Con questo in mente, utilizza il targeting di geolocalizzazione per cambiare automaticamente la loro valuta.

Conclusione

La personalizzazione dell’e-commerce fa sentire l’utente finale più benvenuto nel tuo negozio online.

Aumenta anche le conversioni semplicemente impostando offerte più pertinenti ai singoli clienti.

Usa i suggerimenti in questo articolo per mappare la tua strategia di personalizzazione dell’e-commerce e assicurati di utilizzare gli strumenti per aiutarti lungo il percorso.

Fonte: https://premio.io/7-ecommerce-personalizations-to-increase-online-conversions

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Conversione e-commerce: decisioni UI / UX che aiutano ad ottenere più vendite

Tempo di lettura: 2 minuti

Qual’è la percentuale di carrelli persi sul nostro e-commerce? Quanti carrelli poi si trasformano in vendite?

Troppo spesso non riusciamo a capire il perchè delle poche vendite o pensiamo di vendere abbastanza quando basterebbero dei piccoli accorgimenti Ux per migliorare ulteriormente le cose.

Ecco una carrellata di consigli Ux per migliorare l’usabilità del tuo sito e di conseguenze, si auspica, le vendite.

Guida alle taglie

Parti dal tuo utente target, lavori su territorio nazionale o anche all’estero? Per misurare usa i cm o i pollici? ragiona in taglie europee?

Dopo aver fatto le tue valutazioni decidi come impostare il tutto usando soprattutto il buon senso come ad esempio:

  • Cosa dovrebbe sapere un possibile acquirente nella scelta di una felpa oltre al busto?
  • Ha senso inserire una guida alle taglie che riguarda un pantalone dentro ad una scheda di una felpa?

Disponibilità taglie


L’utente web medio odia perdere tempo online, sulla maggior parte dei siti di e-commerce è disponibile un drop-drown dove scegliere la taglia e molte volte l’utente non la trova disponibile.

Un metodo per evitare di dare brutte notizie all’utente è quello di evitare il dropdown e rendere subito chiare le taglie disponibili.

Iscriviti / Accedi utilizzando gli account social

Oggi, quasi tutti i migliori siti di e-commerce hanno opzioni di accesso dai social, è comodo, più veloce e sicuro.

“Aggiungi al carrello” nella Guida alle taglie

Perchè non inserire la possibilità di inserire i prodotti sul carrello direttamente sulla sezione dove trovi la guida alle taglie?

Menu organizzato

Un menu organizzato e intuitivo è il massimo quando si tratta di offrire un’esperienza cliente semplice ma efficace.

Zoom

La maggior parte dei siti Web di e-commerce ha la funzionalità di zoom in quanto è considerato uno dei principali aiuti nella conversione dell’interfaccia utente / UX.

Di solito, la funzionalità di zoom include il seguente scenario:

  • Quando si passa il mouse, una finestra a comparsa ingrandisce il prodotto e mostra il prodotto mentre si sposta il mouse
  • Un altro tipo di funzionalità di zoom è che quando fai clic sull’immagine del prodotto, viene visualizzata una nuova finestra che mostra il prodotto in una presentazione.

Coupon di benvenuto

Offri un coupon di benvenuto al tuo sito ben visibile quando un utente atterra per la prima volta.

Fonte: https://hackernoon.com/how-andamencom-is-winning-the-ecommerce-game-zv2923yb

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Migliori tool di eye tracking

Tempo di lettura: 3 minuti

Migliori tool di eye tracking

La tecnologia ci sorprende ogni giorno facilitando la nostra vita quotidiana in diversi aspetti. Per continuare a progredire in questo ambito i ricercatori devono fare test, sondaggi e monitoraggi di ogni genere per perfezionare e innovare queste tecnologie. Vediamo, in quest’articolo, quali sono i migliori tool di eye tracking attualmente sul mercato.

Una delle tecnologie di monitoraggio oculare più interessanti è quello dell’oculometria o meglio nota anche con il termine inglese eye tracking.  Questo processo riesce a misurare il punto di fissazione oculare dell’occhio rispetto alla testa. Tali misure si ottengono tramite dei tracciatori oculari particolari e vengono spesso utilizzate nello studio fisiologico del nostro apparato visivo.

L’oculometria trova campo di applicazione anche nella linguistica cognitiva e nella progettazione di prodotti commerciali. Questo perfetto strumento di analizzi viene utilizzato in diversi campi per comprendere il modo in cui l’occhio umano visualizza un’interfaccia. L’eyetracker utilizza l’illuminazione prossima agli infrarossi che insieme a delle particolari telecamere riescono a proiettarsi nel bulbo e registrare la direzione che prende una volta riflessa dalla cornea. Tramite alcuni software avanzati e algoritmi riescono a calcolare la posizione dell’occhio per comprendere dove è focalizzato lo sguardo. Potete immaginare quanto siano importanti questi datti per aziende di marketing e di ecommerce per le loro strategie.

I tipi di eyetracking utilizzati oggi

Sono tre i principali modelli di eyetracking utilizzati dall’oculometria per questi particolari studi anche se i principi base di funzionamento sono sempre gli stessi. Infatti in questi tool utilizzati ci sono alcune differenze tipologiche che ottimizzano i risultati in base alla natura della ricerca che si vuole svolgere. Grazie a questi algoritmi avanzati e software innovativi questi strumenti permettono di calcolare la posizione dell’occhio e dove il nostro sguardo si focalizza a seconda dell’interfaccia che ci viene mostrata. In questa maniera si riesce a studiare in dettaglio il comportamento visivo e tutti i movimenti oculari e viene poi effettuata una mappa dettagliata dalla quale si prelevano poi i dati interessati alla ricerca.

Questa tecnologia cattura delle immagini che vengono chiamati frequenze che una volta elaborata e mappata permette di monitorare la scena e il modo in cui l’occhio umano vede gli elementi in essa mostrati. Uno dei dispositivi più utilizzati e l’eyetracker screen based chiamati più comunemente come desktop. Il secondo tool utilizzato da molte aziende è anche viene chiamato Wearable (vestibili), dove vengono utilizzate occhialini con camere e infrarossi. L’ultimo modello di eyetracker che andremo a vedere e anche la Webcam incorporata su un pc che grazie a dei particolari software permette di ottenere i dati richiesti. Andiamo a vedere insieme più da vicino questi tre tool particolari che vengono utilizzati in oculimetria per queste particolari ricerche di mercato.

Eye tracker screen based

In questo caso gli stimoli erogati sono effettuati da uno schermo e si studia il modo in cui un partecipante per la ricerca visualizza l’interfaccia che gli viene mostrata. Questi dispositivi riescono a seguire il movimento degli occhi entro alcuni limiti particolari chiamati headbox. Il partecipante in questo caso viene posizionato davanti ad uno schermo e gli vengono mostrate alcune immagini specifiche.

Utilizzando software avanzati viene poi calcolata in maniera precisa gli stimoli visivi vissuti dal partecipante durante queste immagini. Questi dati vengono analizzati e graficamente riprodotti per determinare il grado di efficacia di uno specifico prodotto.

Wearable eytracker

La versione più dinamica utilizzata per studiare il comportamento visivo sono gli occhiali portatili. Essi sono dotati di telecamera e infrarossi per registrate dove lo sguardo viene fissato durante la presentazione di alcuni stimoli visivi.

Questo strumento viene utilizzato per monitorare ed analizzare in maniera dettagliata come un potenziale consumatore esplora specifici prodotti e viene utilizzate per video, siti web, spot pubblicitari e molto altro. Solamente cosi la branca del marketing conosciuta come neuromarketing riesce a basare le proprie strategie sul mercato utilizzando i meccanismi mentali che orientano i clienti alle scelte finali su un prodotto.

Eyetracking Webcam

Queste ultimo strumento utilizza oltre a dei avanzati software anche la webcam del computer. Essa registra il movimento degli occhi ed è in grado di processare questo movimento traducendolo in una mappa di calore comunemente conosciuta come heatmap. La mappa di calore mostra le parti più calde dove il nostro occhio si è concentrato maggiormente per comprendere quale parte dell’immagine mostrata ha catturato maggiormente l’attenzione. Ottenendo dati precisi e consapevoli dei stimoli più rilevanti per l’occhio umano le aziende multinazionali iniziano a basare una strategia marketing in grado di influenzare maggiormente le scelte d’acquisto dei clienti. Basandosi dunque in tre principali aspetti come

  • l’orientamento,
  • la valutazione
  • e la verifica

riescono a rendere una campagna pubblicitaria molto più efficiente.

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All E-commerce

Quali sono i moduli Magento 2 indispensabili

Tempo di lettura: 3 minuti

In questo articolo vi consiglieremo quelli che sono i migliori Moduli Magento 2 di cui non potete fare a meno.
Ovviamente non esiste una scaletta assoluta di utilità, comunque sia questi strumenti che vi proponiamo, sono indispensabili.
Per ognuno di questi moduli, verrà indicato il prezzo, accompagnato da una breve ma esaustiva descrizione.

SMTP

Risulta essere uno dei moduli Magento 2 più utilizzati. La sua funzione principale è quello di gestire l’inoltre delle email da Magento direttamente verso i vostri clienti. Inoltre concede di configurare un server SMTP in maniera veloce e agevole, attraverso l’inclusione del nome host, porta, nome utente e account.
Secondo quanto affermato dallo sviluppatore stesso questo modulo garantisce la compatibilità con più di 20 SMTP service provider.
Inoltre concede l’invio di un email di prova per appurare la correttezza della configurazione.
C’e’ da sottolineare che questo particolare modulo risulta essere continuamente aggiornato per rimanere sempre al passo con l’ultima versione di Magento disponibile.

Produttore: Mageplaza

Prezzo: gratuito

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Multiple Store View Pricing

Uno dei più grandi limiti di Magento risulta essere quello di non permettere un prezzo di listino vario per vetrina, per esempio differente per store italiano o store estero. Con Magento, appunto, è permesso differenziare il prezzo soltanto per sito web.
Grazie a questo particolare modulo prodotto da BSS, denominato Multiple Store View Pricing, risulta essere finalmente possibile varcare questo assurdo limite, garantendo non solo la possibilità di inserire prezzi diversi per vetrina ma anche opzioni di sconto differenti.

Produttore: BSS

Prezzo: 199 $ (incluso nel prezzo un anno di sopporto più installazione gratuita)

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Follow Up Email

Di seguito l’estensione per Magento più completa per il remarketing, per quanto riguarda la gestione dei carrelli abbandonati e per agevolare il ritorno dei clienti sul vostro sito di e-commerce. Questo modulo permette inoltre di configurare diverse campagne con differenti obiettivi, riguardo anche l’inoltro delle rispettive email a seguito di specifici eventi o trigger che li scatenino.
Follow Up Email risulta offrire anche un servizio di report per ogni interazione avvenuta con ogni campagna, con la relativa revenue.
Inoltre questo modulo permette di determinare un template completamente personalizzabile per le email inviate agli utenti e si occupa anche di curare la coda di inoltro in modo manuale oppure automatizzato tramite Cron Job.

Produttore: Mirasvit

Prezzo: 149 $ inclusi inoltre 90 giorni di supporto e 30 di reso.

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Google Invisible Recaptcha

Questo modulo risulta essere essenziale per chiunque possieda un e-commerce. Il suo scopo principale risulta essere quello di prevenire qualsiasi registrazione, accesso o invio modulo dei contatti sospetti.
Questo particolare modo si affida completamente a Google Recaptcha, si tratta di un sistema sviluppato da Google che mostra un particolare tipo di test visivo mentre si compila un determinato form, se la richiesta figura al modulo in maniera sospetta.
Quindi in poche parole il modulo si occupa di configurare e gestire l’aspetto visivo Recaptcha.

Produttore: Amasty

Prezzo: sono presenti differenti versioni con prezzi che variano dai 75 $ per la versione basic senza installazione fino ad arrivare a 350 $ per la versione completa con installazione e supporto tecnico. Vengono in tutti i casi comunque garantiti 60 giorni di reso e 90 giorni di supporto gratuito.

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Out of Stock notification

Anche questo tipo di modulo, per quanto riguarda la gestione di un sito di e-commerce, risulta essere indispensabile. Innanzitutto ha la funzione di far rimanere aggiornati tutti gli utenti della piattaforma su tutti gli articoli non più disponibili nello store semplicemente inserendo la propria email nell’apposita pagina del prodotto e quando l’articolo torna disponibile all’interno dello store riceverà prontamente una email come notifica.
Questo modulo risulta essere compatibile con Mageplaza SMTP pro, precedentemente analizzato.

Produttore: BSS

Prezzo: esistono due tipi di versioni, una base da 79 $ e la versione Enterprise a 100 $

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Per concludere ci tengo a precisare che questa lista di moduli Magento è oggettiva e personale, ci sono svariati altri tipi di moduli da poter installare su Magento, in questo articolo ho esaminato e presentato quelli che secondo me sono i più completi, utili e più utilizzati dai clienti.
Esistono tantissimi tipi di estensioni dipende sempre dalle vostre necessità e funzionalità richieste.

Net Informatica è specializzata in ecommerce con Magento 2

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Come scegliere un servizio di hosting affidabile

Tempo di lettura: 2 minuti

I servizi di hosting sono fondamentali per il proprio sito, proprio perché altrimenti non si avrebbe il proprio posto online da dover utilizzare come spazio per i propri dati del sito web.

I servizi di questo genere sono davvero moltissimi, dunque potrebbe non essere affatto semplice trovare quello che rientra e rispecchia perfettamente le proprie personali esigenze in relazione a ciò.

Basta fare una breve ricerca sulle prime pagine della rete per poter scoprire proprio ciò, dunque occorre avere una mente esperta che sia in grado di spiegarti alcuni degli elementi fondamentali da conoscere per poter ottenere un servizio valido ed affidabile.

Sei interessato a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questa particolare tematica? Bene, allora non possiamo fare altro che consigliarti di continuare nella lettura del nostro articolo, in quanto sarà proprio questo il nostro argomento principale.

Andremo a scoprire tutti i dettagli da conoscere per poter acquistare un servizio di hosting affidabile ed efficace, affinché possa essere possibile avere un sito web ottimizzato e perfetto per le proprie personali esigenze.

Cos’è un servizio di hosting?

Un servizio di hosting è alla base di qualsiasi sito web: nessuno ha dei server interni tanto potenti da poter far accedere diverse persone oppure per poter realizzare dei siti più complessi e con diverse pagine.

A tale scopo ci si rivolge a determinate aziende che si occupano proprio di questo, dunque vendere degli spazi in rete.

Ognuno di questi è ovviamente pensato per poter essere indicizzato anche sotto il punto di vista SEO, affinché possa essere possibile farsi conoscere adeguatamente sul web.

Perchè è importante acquistare un servizio di hosting affidabile?


È molto importante scegliere un servizio affidabile di hosting per molteplici ragioni: innanzitutto, grazie ad un servizio valido i propri dati non saranno nelle mani sbagliate, nonché quelli del vostro sito e di tutti gli utenti che lo visiteranno.

È anche fondamentale ottenere una certa assistenza dal servizio di hosting, il quale deve essere sempre disponibile per poter risolvere eventuali problematiche che potrebbero presentarsi in maniera rapida ed efficace.


Spesso ci si lascia ingannare da alcune offerte, apparentemente molto vantaggiose, che però non sono affatto positive per il proprio sito web.

Quali sono le caratteristiche che un servizio di hosting affidabile deve assolutamente avere?


Ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione per poter ottenere un servizio di hosting affidabile, e per questo bisogna individuare alcune differenze molto importanti.

Una di queste riguarda il prezzo, cioè servizi di hosting a pagamento oppure gratuiti, di cui però parleremo meglio nel prossimo paragrafo.

Un sito di hosting affidabile deve avere una valida assistenza, pronta a risolvere qualsiasi problematica.

I prezzi generici di un servizio di hosting affidabile


Su questo aspetto c’è da specificare che esistono sia degli hosting gratuiti che, la maggior parte, a pagamento.

Nel secondo caso, ovviamente, si avrà un range di servizi decisamente più ampio, dunque questo non può che essere positivo, specialmente perché il pagamento è annuale è la rata non è affatto elevata.

Tendenzialmente, con il minimo indispensabile di servizi si arriva a spendere circa 20€/30€ annui ma per evitare problematiche meglio puntare su servizi di un certo tipo.

Conclusioni

Siamo così arrivati alla fine del nostro articolo finalizzato alla conoscenza di tutti i dettagli più interessanti e necessari per poter ottenere un servizio di hosting affidabile e funzionale su ogni minimo aspetto.

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All Hosting

Server in cloud: tutti i vantaggi

Tempo di lettura: 3 minuti

Sempre più aziende al giorno necessitano di strutture informatiche sempre più efficienti che garantiscono performance elevate.

È questo il motore trainante che le porta a scegliere e ad investire in tecnologie sempre più innovative e versatili come quelle riguardanti la gestione del server.

Una nuova opportunità per la loro gestione si è configurata nella implementazione del server cloud: una tecnologia assolutamente innovativa capace di garantire un notevole miglioramento e semplificazione nella gestione della stessa.

Vediamo che cos’è quali sono i vantaggi principali l’utilizzo di questa nuova tecnologia.

CHE COS’È’ UN SERVER IN CLOUD?


Innanzitutto, prima di comprendere che cos’è un server Cloud, dobbiamo comprendere che cos’è un server.

Quando un esempio decidiamo di voler aprire un sito Internet abbiamo bisogno di una locazione dove andare ad inserire i dati che saranno presenti successivamente nel nostro portale: dai post, alle immagini ai contenuti, tutto insomma.

Affinché questo sito sia raggiungibile a chiunque voglia accedervi dal web, ha bisogno di essere posto su una macchina collegata alla rete, questa deve permettere a chiunque ne faccia richiesta l’accesso alle informazioni che noi abbiamo inserito.

Le macchine che svolgono queste funzioni sono i server. Nel caso del server cloud invece stiamo parlando di macchine spesso fisiche caratterizzate da device con una ram interna con, in aggiunta, la presenza di un processore e un determinato spazio sul disco che, sono in grado, di fornire, attraverso un servizio di hosting, a chiunque li richieda.

Per coloro tuttavia che non sono particolarmente specializzati in questo settore può risultare alquanto difficile riuscire a comprendere in modo chiaro quali siano le differenze tra un server classico e uno in cloud.

Per comprendere al meglio questa definizione cerchiamo ora di mettere in evidenza le differenze che sono presenti tra i server cloud e quelli classici( VPS).

Scalabilità

La differenza principale fra questi due sistemi è innanzitutto quella che viene definita come SCALABILITA’: questo fattore infatti nei server e cloud è decisamente più sensibile e ampia.

A questo fattore molto importante si aggiunge che, grazie ad una dimensione maggiore delle macchine che forniscono il servizio, è possibile raggiungere una sicurezza nella salvaguardia dei dati molto maggiore.

Questo perché, allocando i dati in un numero maggiore di macchine diverse, nel caso in qui una di queste riscontri un problema, i dati non andranno completamente persi; fenomeno che invece risulterebbe decisamente molto più plausibile nel caso in qui, ad esempio, tutti i dati fossero dislocati in una sola macchina, come avviene nel caso dei server classici (VPS).

Un altro vantaggio che caratterizza i cloud server è senza dubbio una maggiore flessibilità che può essere ottenuta dal richiedente anche, ad esempio, mediante la stipulazione di contratti a ore: in questo modo infatti è possibile aumentare le performance del proprio sito, ad esempio, in quei momenti della giornata durante i quali riceve un numero maggiore di visite.

PERCHÈ SCEGLIERE UN CLOUD SERVER?


La scelta di investire in un buon servizio di cloud server e non su di uno fisico( VPS) è da ricercasi nella possibilità, da parte di questo, di garantire uno spazio di archiviazione personalizzato.

Questo viene generalmente assegnato, solitamente, dietro pagamento di un canone mensile o, più raramente, annuale.

Insomma nel caso del server cloud la possibilità di modifica della RAM, dello spazio di archiviazione, o di altri parametri che riguardano il server, è molto semplice da gestire per chiunque.

Un’altra caratteristica molto interessante è la sua adattabilità assolutamente trasversale ad ogni genere di azienda.

Dalla piccola realtà infatti che non può permettersi un investimento in un apparato fisso, quale può essere il server VPS, alle imprese medio-grandi, che necessitano di strutture molto performanti e che, grazie al server cloud, sono in grado di avere una soluzione molto efficace a fronte di un investimento notevolmente ridotto.

Con il server CLOUD dunque si ha una vera e propria OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI per qualsiasi genere di azienda lo scelga.

Conclusione:


I server cloud possono tranquillamente essere definiti come il futuro nel campo della virtualizzazione e della dematerializzazione.

I vantaggi nella scelta di queste strutture per la formazione delll’apparato informatico della propria azienda, ma non solo, sono in grado di regalare un numero decisamente consistente di vantaggi ( flessibilità , ottimizzazione dei costi, migliore gestione), capaci, senza ombra di dubbio, di aumentare le produttività complessiva.

Con la scelta di questa soluzione infatti diventa molto più semplice l’abbattimento di quelli che sono i costi aziendali per le risorse hardware e una gestione decisamente molto più flessibile.

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All E-commerce

Magento 2: la migliore soluzione ecommerce

Tempo di lettura: 3 minuti

Le piattaforme ecommerce, grazie ai loro servizi (e.g. consegna a domicilio, reso gratuito, spedizione rapida), stanno pian piano rimpiazzando i negozi fisici. Sebbene quello delle vendite online sia un settore in forte espansione, non è semplice ed immediato investire in esso.

In genere, il primo passo da fare quando si vuole avviare un’attività ecommerce è pianificare lo sviluppo del sito web.

Questo coincide, sostanzialmente, con la scelta del CMS (Content Management System) di riferimento; questo strumento software aiuta e facilita la gestione del sito web ed è particolarmente indicato per coloro che non dispongono di conoscenze adeguate nell’ambito dell’informatica e dei linguaggi di programmazione in generale.

Qui di seguito illustriamo Magento 2, il software di gestione che, sicuramente, può essere considerato il miglior CMS attualmente in circolazione nell’ambito di progetti ecommerce.

Magento 2, panoramica

Magento 2, come del resto il suo predecessore (Magento), è una piattaforma open-source il cui linguaggio di programmazione è dato da PHP e MySQL. Da quando è stato lanciato sul mercato (marzo 2008), Magento è stato in grado di accaparrarsi il 30% del mercato totale in materia di ecommerce.

Questo perché sin da subito i vantaggi di Magento sono stati evidenti: struttura personalizzabile, modulare, multistore, gestione delle valute, scelta dei metodi di pagamento e spedizione, e molti altri, per i quali si rimanda al sito ufficiale.

Magento, inoltre, si presta particolarmente bene per progetti molto ampi e complessi, dove le sue caratteristiche di robustezza, modularità e scalabilità, lo rendono il migliore in circolazione.

Magento 2, la nuova versione

L’ultima versione di Magento (2.4) include una serie di aggiornamenti, tra cui 98 nuove funzionalità, 50 patch di sicurezza, 7 nuovi cicli di test e la correzione di alcuni bug.

Andiamo ad analizzare le nuove funzionalità che vanno ad aggiungersi a quelle già preesistenti:

  • Pickup in store. In aggiunta ai metodi classici di spedizione, viene inclusa anche la funzionalità di ritiro in negozio. Dal punto di vista del gestore del sito web, diviene possibile abilitare i negozi come punti di ritiro; allo stesso tempo, invece, l’utilizzatore può verificare quali sono gli store nelle sue vicinanze idonei al pickup.
  • Login come cliente. Gli amministratori di Magento 2 possono assistere a 360 gradi i propri clienti, sia in fase di acquisto che in fase di utilizzo della piattaforma. Il risultato finale è un risparmio netto del tempo cliente, dato che gli amministratori possono operare per loro conto.
  • Nuova media gallery. Le prestazioni della media gallery sono state ottimizzate grazie all’integrazione di Adobe Stock, per cui la velocità di utilizzo di questo strumento è stata notevolmente aumentata. Le immagini vengono correlate da tag e attributi che aiutano a velocizzarne la scelta, oltre a verificarne il loro utilizzo sul web.

La community di Magento 2

Ciò che rende Magento una piattaforma unica nel suo genere non è solo la sua struttura open-source e modulare, ma soprattutto la grande community di sviluppatori che quotidianamente condividono nozioni e documentazioni.

Attraverso la community è possibile, infatti, contribuire alla condivisione di idee e risorse utili per migliorare continuamente Magento, imparare costantemente e confrontarsi con esperti del settore.

Perché scegliere Magento 2

La cerchia di persone che apprezza la piattaforma non è composta esclusivamente da sviluppatori.

È risaputo, infatti, come Magento abbia riscosso un notevole successo anche tra gli ecommerce manager; questi apprezzano soprattutto la velocità e la facilità d’amministrazione, oltre alle interfacce di tipo user-friendly.

Se Magento 1 era caratterizzato da una “pesantezza” maggiore (ad esempio in fase di caricamento), Magento 2 ha ampiamente risolto questi problemi, andando a snellire i vari processi.

Il fattore tempo è, in particolare, quello maggiormente ottimizzato per l’utente; l’import dei prodotti e la gestione del carrello e degli utenti è stata, infatti, velocizzata di circa il 30% rispetto alla release precedente.

È bene rimarcare come Magento 2 sia un qualcosa che va al di là di un semplice aggiornamento software; Magento 2 va considerato come una piattaforma completamente diversa, che si basa su una struttura differente, più snella e intuitiva; anche per questo motivo una migrazione dalla versione 1 alla 2 non è immediata, perché richiede una completa rivisitazione del progetto.
Tuttavia, è innegabile che Magento 2 rappresenta lo strumento principale per le piattaforme ecommmerce del futuro e si invita fortemente a prenderlo in considerazione come CMS di riferimento.


Un altro punto a favore di Magento è la messa a disposizione di appositi corsi di formazione online; per cui se si è un merchant, un imprenditore o un’agenzia che vuole ottenere il massimo profitto dall’attività ecommerce gestita, conviene usufruire della grande mole di dati e informazioni messe a disposizione da questa azienda.

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All Creazione App

Con quali linguaggi si possono creare le app mobile?

Tempo di lettura: 6 minuti

Con quali linguaggi si possono creare le app mobile?

Creare le app per dispositivi mobili comporta che si conosca almeno uno dei linguaggi mediante i quali potrai riuscire in tale impresa.


A tal proposito assume la massima priorità capire quali siano i vari linguaggi che potrai usare per portare a termine questa semplice missione, quindi riuscire a creare un’applicazione che sia perfetta per tutte le tue esigenze.


Il linguaggio Java

Il primo linguaggio che puoi utilizzare per sviluppare le app per dispositivi mobili è Java, il quale ha tre caratteristiche fondamentali, di cui la prima riguarda la totale compatibilità con Android.


Questo perché proprio Google offre un totale supporto durante la fase di creazione dell’applicazione grazie ai diversi tutorial che permettono di utilizzare nel migliore dei modi il linguaggio.

La sua seconda caratteristica vincente consiste nel fatto che, pur trattandosi di un linguaggio non proprio ideale per coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo della programmazione, grazie ad Android Studio si ha l’occasione di semplificare le varie fasi di scrittura e scelta dei comandi.


Infine occorre anche parlare del fatto che Java è il linguaggio maggiormente usato e quindi che richiede meno fonti esterne per poter essere sfruttato nel migliore dei modi.


Pertanto se tu dovessi scegliere Java, avrai l’occasione di operare in un ambiente che ti offre illimitate possibilità di utilizzo e soprattutto che ti consente a tutti gli effetti di personalizzare in ogni aspetto l’applicazione.


Kotlin, il linguaggio di Google

Qualora tu abbia riscontrato qualche difficoltà nell’operare con Java, potrai fare affidamento su quello che viene definito come il linguaggio ufficiale di Android, ovvero quello promosso proprio da Google che ha deciso di sbilanciarsi, ovvero Kotlin.


Questo nasce sulla base di Java e ne migliora in modo abbastanza notevole le varie tipologie di aspetti sulla personalizzazione relativa ai vari aspetti della personalizzazione.

Anche in questo caso è possibile avere l’occasione di sfruttare diversi programmi grazie ai quali potrai semplificare ulteriormente tutte le diverse tipologie di aspetti che riguardano appunto la personalizzazione dell’applicazione.


Ecco quindi che potrai dare vita a una serie di aspetti che rendono l’applicazione perfetta ma attenzione: in questo caso occorre sottolineare come la scrittura con questo linguaggio avviene mediante l’utilizzo dei codici di programmazione.


Seppur più facile da impostare, quindi, potresti riscontrare qualche piccolo problema durante la fase di inserimento dei vari comandi, quindi potresti riscontrare dei bug che devono essere assolutamente risolti affinché l’applicazione possa essere sfruttata.


Pertanto potrai avere l’occasione di realizzare delle applicazioni che sono prive di particolari aspetti negativi una volta che sottoponi la stessa a dei controlli che ti permettono di capire dove si trovano i vari bug, procedendo poi alla loro eliminazione completa.


I due linguaggi C

Due valide alternative che ti permettono di realizzare un lavoro ottimale e che ti consentono di dare vita a un’applicazione per dispositivi mobili è rappresentata da C# e da C++.


Partiamo dal primo dei due e mettiamo subito in risalto come questo sia il meno recente dei due ma anche il fatto che essendo giunto alla sua sesta versione, potrai trovare diverse innovazioni che danno l’occasione di creare un’app che si contraddistingue per essere completa.

Sfruttato principalmente per la realizzazione dei giochi, grazie all’esperienza ventennale, in quanto il linguaggio nasce agli inizi degli anni 2000 per mano di Microsoft, potrai notare come questo ti offre un’ampia serie di aspetti relativi alla personalizzazione.


Considera ovviamente che da questo linguaggio di programmazione sono nate poi tutte le altre varianti che prendono appunto ispirazione dal suddetto, quindi troverai diverse analogie tra i vari linguaggi successivi a C# della sua stessa versione.


Occorre inoltre aggiungere un ulteriore particolare, ovvero il fatto che questo sia nato appositamente per i dispositivi Microsoft ma permette anche, mediante un’accurata lavorazione, lo sviluppo delle diverse app per Android.


Grazie a Unity, il programma che consente di utilizzarlo completamente, avrai la possibilità di sfruttare diverse personalizzazione dare vita a un’app che risponde perfettamente a tutte le tue richieste.

La versione alternativa sempre ideata da parte di Microsoft è C++, che come caratteristica fondamentale pone la semplicità della scrittura alla sua base, offrendo quindi l’occasione di semplificare tutte le diverse fasi di scrittura ed evitando che queste possano essere sinonimo di potenziali difficoltà durante la fase di realizzazione di un’app.


In particolar modo è possibile notare immediatamente come questa si caratterizzi per essere compatibile con Android e di come introduca delle funzioni aggiuntive che hanno il semplice compito di semplificare tutta la fase di scrittura con gli oggetti.


Grazie all’introduzione delle eccezioni, inoltre, si ha pure l’occasione di evitare che i bug possano essere una costante sempre presente e quindi rendere la scrittura meno semplice del previsto.


Di conseguenza occorre sottolineare come questo linguaggio si contraddistingua per offrire una maggiore rapidità di sviluppo ma abbia anche qualche limite eccessivo che non permette di aggiungere degli aspetti chiave che possono caratterizzare l’app stessa.

La scelta dipende quindi da come intendi impostare l’applicazione per dispositivi mobili, facendo dunque in modo che questa possa essere sfruttata senza riscontrare delle potenziali problematiche.


Usando inoltre il programma per lo sviluppo della app Xaramin, si ha l’occasione di rendere compatibile l’applicazione con i vari sistemi operativi.


Corona, un linguaggio molto semplice

Non tutti i linguaggi di programmazione tendono a essere complicati e a comportare un livello di conoscenza del linguaggio particolarmente elaborato.


In questo caso parliamo effettivamente di un mezzo che permette di realizzare diverse applicazioni per i dispositivi mobili grazie all’utilizzo di LUA, ovvero il linguaggio che contraddistingue Corona e che mette a disposizione diverse tipologie di funzioni che danno l’occasione di rendere lo stesso lavoro che si intende svolgere meno arduo del previsto.

Questo ovviamente non mette in secondo piano la possibilità di poter inserire diverse eccezioni e altri elementi identificativi che devono contraddistinguere l’applicazione.


Ovviamente parliamo anche di un mezzo che consente di prevenire la numerosa presenza di bug oppure di altri errori che possono avere delle ripercussioni pesanti sul lavoro finale.


Il linguaggio, pur essendo semplificato, necessita di una serie di controlli, rendendo quindi meno lenta e difficoltosa l’utilizzo dell’applicazione.


Inoltre è importante sapere che questo linguaggio tende a essere particolarmente ideale nel momento in cui si ha intenzione di sviluppare delle applicazioni per sistemi operativi Android.


Objective-C

Questo linguaggio, nato alla fine degli anni Ottanta, trova nella sua complessità anche il suo punto di forza e consente a tutti gli effetti di mettersi al lavoro su un’applicazione completa sotto diversi punti di vista.


Occorre sottolineare il fatto che questo linguaggio nasce con l’obiettivo di questo linguaggio sia quello relativo alla realizzazione di svariati software e quindi app per i sistemi operativi iOS.


Ovviamente è fondamentale prendere in considerazione il fatto che questo tipo di scrittura necessita dell’utilizzo di svariati ambienti di sviluppo grazie ai quali è possibile evitare che possano nascere diversi errori durante l’inserimento delle stringhe di comando.


Sarà quindi possibile prevenire questa situazione usufruendo dei diversi strumenti che garantiscono un controllo completo e costante quando si decide di usufruire di questo linguaggio.


Swift, l’evoluzione di Object-C

Anche per i sistemi operativi iOS è possibile trovare diverse soluzioni che fanno in modo che il risultato conseguito possa essere definito come piacevole e privo di particolari errori.


In questo caso occorre prendere in considerazione il fatto che il suddetto linguaggio prende in considerazione i diversi elementi che contraddistinguono Object-C, offrendo quindi l’occasione di poter operare in maniera completa.


In aggiunta, grazie all’unione delle diverse caratteristiche chiave che hanno caratterizzato i precedenti linguaggi di sviluppo per sistemi iOS, si ha l’occasione di prevenire una serie di errori e allo stesso tempo avere l’occasione di apportare tutte le eventuali correzioni in tempo reale, prevenendo quindi potenziali errori durante lo sviluppo e la prova delle app.


Pertanto questo linguaggio, che ovviamente necessita di una serie di accorgimenti e della massima attenzione quando si deve utilizzare il suddetto, permette di personalizzare ogni singolo aspetto dell’app, dandole quindi una connotazione perfetta e priva di imprecisioni varie.

Il linguaggio e i programmi per lo sviluppo completo dell’app

Quando si ha intenzione di sviluppare un’applicazione è fondamentale scegliere anche un ambiente di lavoro che possa essere definito come completo e allo stesso tempo che garantisca la possibilità di effettuare un lavoro completo e privo di ogni errore.


La scelta che devi intraprendere dipende esclusivamente dal tipo di lavoro che vuoi svolgere, quindi dal tipo di app che intendi realizzare, affinché tu possa trovare tutti gli strumenti necessari per concludere il lavoro stesso in maniera corretta e sottoporre la tua applicazione a un controllo completo grazie al quale è possibile rimuovere ogni singolo errore.


Scegliendo un ottimo tipo di ambiente operativo non troverai alcun tipo di imprecisione e allo stesso tempo puoi avere l’opportunità di tramutare l’applicazione per dispositivi mobili in un programma che verrà utilizzato senza particolari limiti.


Il nostro intervento

Qualora tu poi abbia delle difficoltà nello sviluppo dell’app e nell’uso di uno di questi linguaggi, non devi fare altro che rivolgerti a noi, che ti permettiamo di portare a termine il tuo lavoro e di ottenere quel risultato finale tanto desiderato e dare una connotazione ben precisa alla tua applicazione, rendendola quindi unica indipendentemente dalla tipologia di lavoro che intendi svolgere.

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All Comparatori e MarketPlace

Come funziona Amazon handmade?

Tempo di lettura: 3 minutiDall’idea di valorizzare il lavoro artigianale e quello delle piccole imprese locali nasce Amazon Handmade, una sezione interamente dedicata agli artigiani, ai creativi e a tutti coloro che realizzano prodotti interamente a mano.

Come funziona Amazon handmade?

Amazon, sempre più competitiva e pronta a sbaragliare la concorrenza, mira così a diventare il punto di riferimento per la vendita online di prodotti artigianali.

Che cosa e chi può vendere su Amazon Handmade

In questa sezione può essere venduta un’ampissima gamma di prodotti che vanno dai gioielli ai giocattoli, dai prodotti per la cura della persona agli orologi.

Amazon, dunque, permette ad ogni artigiano di esprimere liberamente e completamente la propria creatività in ogni sua forma.

L’unica caratteristica che deve accomunare tutti questi oggetti è la loro origine, devono infatti essere prodotti interamente a mano, non basta dunque il semplice assemblaggio di pezzi realizzati in serie.

Possono richiedere l’iscrizione non solo i venditori che producono individualmente ma anche:

  • gli artigiani che lavorano con la collaborazione di massimo 20 dipendenti
  • un piccolo gruppo di familiari e i gruppi di artigiani
  • cooperative
  • associazioni no profit o a scopo benefico

Come funziona Amazon Handmade?

Per poter iniziare a vendere sarà necessario collegarsi al sito ufficiale e compilare il form, fornendo i propri dati ed alcune informazioni riguardanti la propria attività creativa.

Amazon handmade chiede anche di allegare descrizione e foto dei prodotti che si è interessati a proporre.

Il team Amazon analizzerà attentamente la domanda e procederà in tempi brevi a dare l’autorizzazione.

Non è obbligatorio essere in possesso della partita IVA anche se questo ovviamente prevede la possibilità di effettuare solo vendite occasionali.

Di conseguenza, quando l’afflusso di vendite sarà maggiore, si renderà necessaria la sua apertura.

Gli oggetti realizzati a mano sono pezzi unici con una storia da raccontare così come gli artigiani che li hanno realizzati.

Per questo Amazon Handmade offre la possibilità ai venditori di creare un negozio interamente personalizzato in modo tale da creare un legame col cliente.

All’interno del negozio, infatti, il venditore potrà presentarsi all’acquirente inserendo alcune informazioni su di sé, la propria foto, le informazioni riguardo il suo lavoro e le sue fonti d’ispirazione.

Potrà scegliere un’immagine di copertina che rappresenti al meglio la sua attività e potrà inoltre includere informazioni riguardanti il processo di realizzazione e i materiali utilizzati evidenziandone la qualità .

Inoltre è previsto un URL personalizzato in modo da facilitare la ricerca del negozio da parte del cliente.

Servizi per far crescere l’attività e relativi costi

L’artigiano potrà decidere se occuparsi oltre che della produzione degli oggetti anche della spedizione o lasciare che se ne occupi di quest’ultima Amazon, sfruttando la sua logistica.

L’ecommerce offre anche la possibilità di pubblicizzare il prodotto per ampliare ulteriormente la propria clientela, la quale potrà vederlo sulla prima pagina dei risultati di ricerca o sulle pagine prodotto.

Vi è la possibilità di vendere in tutti e cinque gli store Amazon in Europa gestendo il tutto da un unico account.

Creare il proprio negozio handmade e pubblicare gli annunci dei propri prodotti non prevede alcun costo fisso.

Solo dopo la vendita verrà applicato una commissione del 12% che si calcola sul valore complessivo del prodotto al netto di IVA più spese di spedizione.

Non è dunque prevista la tariffa mensile standard di 39,99 € dell’ account seller dei venditori Professionali.

Non è neppure necessario l’acquisto dei codici EAN da applicare agli articoli.

Come fare acquisti 

Per acquistare un prodotto fatto a mano il cliente dovrà semplicemente collegarsi al sito di Amazon, selezionare dal menù a tendina la categoria handmade e digitare il tipo di articolo di suo interesse.

A questo punto potrà scegliere tra le tantissime proposte a sua disposizione e accedere alla vetrina dei negozi.

Come in qualsiasi altra sezione Amazon, potranno essere valutate le recensioni dei prodotti, dei venditori e prendere visione delle tempistiche riguardanti la spedizione.