Categorie
Web Marketing

Come accedere al Business Manager di Facebook?

Tempo di lettura: 7 minuti

Facebook Business Manager è uno strumento gratuito sviluppato da Facebook per consentire alle aziende e alle agenzie di gestire in modo sicuro le pagine aziendali e gli account pubblicitari da un’unica posizione, senza condividere le informazioni di accesso o connettersi ai propri colleghi su Facebook. Ma come impostare Facebook Business Manager ed esplorare le sue numerose funzionalità e vantaggi per la tua azienda o agenzia ?

Chi dovrebbe usare Facebook Business Manager

Il Business Manager è consigliato principalmente a soggetti quali:

  • agenzie che si occupano di più account pubblicitari e pagine;
  • brand che lavorano in e-commerce e si pongono come obiettivo il retargeting con il Catalogo Prodotti;
  • brand che hanno più di tre pagine e più di un account pubblicitario;
  • brand che hanno bisogno di accedere ad account pubblicitari e pagine a nome brand;
  • brand che collaborano con partner e agenzie, a cui devono dare accesso;
  • siti o blog che devono condividere pubblici personalizzati o video.
  • Questo mezzo include le entità più importanti con cui l’azienda tratta ogni giorno su Facebook, come le pagine aziendali, le persone che hanno accesso alle pagine, gli account pubblicitari e gli strumenti per la loro gestione (Pannello gestione inserzioni).
  • Offre l’opportunità di gestire e controllare pagine, account pubblicitari e accessi da un’unica interfaccia, accedendo come Amministratore o come Impiegato.
  • Si possono aggiungere le persone tramite la loro mail aziendale, esse accedono con il proprio profilo personale e gli altri soggetti vedono solo l’email aziendale, il nome e il cognome.
  • Può risultare pratico per coloro, in particolare aziende e agenzie, che hanno accesso a diverse pagine e account, aziende che presentano diversi punti vendita e varie pagine da gestire dal proprio profilo professionale.

 

Per chi utilizza il social network per eccellenza come strumento professionale a scopi pubblicitari, molte sono le funzionalità che negli anni sono state implementate al fine di rispondere a tutte le esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Le possibilità sono pressoché infinite per chi desidera promuovere la propria attività o quella di un cliente utilizzando Facebook.

In considerazione della bassissima reach organica ormai fare sponsorizzate su Facebook è praticamente un obbligo, a tal proposito vediamo, in quest’articolo come accedere al Business Manager di Facebook.

Un social network in continua evoluzione

Facebook ha prestato in anni recenti un’attenzione sempre crescente al mutare dei comportamenti dei propri utenti, cercando di farli sempre più incontrare con quelli che sono gli obiettivi commerciali dei propri inserzionisti.

Dall’aumento delle opportunità creative, sempre più adattate alle necessità di un pubblico che ha pochissimo tempo a disposizione, al perfezionamento degli strumenti di analisi e reportistica sui risultati.

Inoltre, basta pensare allo strumento Facebook Lead Ads, una grande rivoluzione per tutti coloro che hanno la necessità di aumentare le conversioni di una campagna pubblicitaria.

Questa funzionalità consente anche ai piccoli business di divenire competitivi a fronte di un piccolo investimento del proprio budget.

Basti pensare ad esempio a quelle attività che magari non hanno un sito di proprietà come può essere il caso dei piccoli ristoratori e delle palestre agli inizi del proprio percorso professionale: tutti questi imprenditori possono, grazie a Facebook Lead Ads, costruire un piccolo database fondamentale con le informazioni di contatto più importanti per poter espandere la propria base di clientela.

Come accedere a Business Manager di facebook?

Quali sono i primi passi da compiere per poter accedere al Business Manager?

Anzitutto, è necessario assicurarsi di essere in possesso di un account Facebook a titolo personale, che serve per poter confermare l’identità. Una sorta di garanzia, per il social network americano, che c’è una persona reale sulla quale fare poi affidamento per qualsiasi tipo di comunicazione si renda necessaria.

Di seguito elenchiamo i passi necessari per poter procedere con la registrazione allo strumento di Business Manager.

 

  1. Come primo step si deve accedere al link business.facebook.com. Consigliamo di farlo da desktop, non da tablet, e di iniziare la procedura con un po’ di calma.
  2. Come secondo step è necessario cliccare su “Crea account”in alto a destra.
  3. Il terzo passo consiste nella creazione e nella personalizzazione dell’account. Vanno inseriti i nomi che contraddistinguono l’attività e selezionata la Pagina Facebook principale. È importante tener conto che se non si dispone ancora di una Pagina Facebook per la propria attività o quella di un cliente, è necessario crearla prima di poterla collegare a Facebook Business Manager.
  4. Come quarto passo, andranno inseriti il nome della persona di riferimento e l’indirizzo email lavorativo. A seguire, Facebook Business Manager suggerisce tutti i campi da compilare per poter completare l’account con tutti i dati necessari.

Business Manager: perché è importante

Nonostante i moltissimi e innovativi passi in avanti della piattaforma pubblicitaria di Facebook, una delle esigenze più importanti per chi gestisce campagne pubblicitarie, oltre all’aiuto nel raggiungimento dei propri obiettivi, è quello di avere un “hub”, dal quale gestire tutti gli account in un solo comodo strumento. Fino a qualche anno fa, infatti, la situazione per le agenzie di comunicazione che conducevano campagne tramite Facebook Ads era davvero confusionaria. Anzitutto, l’account pubblicitario era legato al profilo personale di una risorsa all’interno dell’organico, molto spesso di chi in agenzia si occupava della creazione delle campagne. Questo però comportava un certo rischio nella gestione, soprattutto in caso la risorsa decidesse di non lavorare più al progetto o di cambiare agenzia. Inoltre, l’agenzia o il professionista erano costretti a gestire i vari clienti attraverso diversi account pubblicitari, spesso legati alle carte di credito e ai metodi di fatturazione del cliente stesso. Questo comportava un notevole disagio, soprattutto nel momento in cui cominciava a crescere il numero di clienti da gestire.

Da qualche anno, Facebook ha introdotto lo strumento Business Manager, che permette di rispondere a molte delle esigenze di agenzie di comunicazione e di professionisti che gestiscono le promozioni per molte realtà distinte, risparmiando moltissimo tempo prezioso da investire invece nella continua ricerca di miglioramento dell’efficacia delle campagne. Business Manager rappresenta una vera rivoluzione per gli inserzionisti di Facebook, che hanno a disposizione uno strumento molto professionale per gestire le proprie campagne.

11 vantaggi di Facebook Business Manager

– Accedi a pagine e ad account pubblicitari senza essere amico dei tuoi colleghi su Facebook.

– Condividi in modo più sicuro e controlla l’accesso ad account pubblicitari, Pagine e altre risorse su Facebook.

– Niente più accessi condivisi e modifica delle password.

– Aggiungi facilmente dipendenti e agenzie al tuo account.

– Rimuovi facilmente dipendenti e agenzie sul tuo account.

– Concedere diversi livelli di autorizzazione in base agli obiettivi di business.

– Gestisci più pagine e account pubblicitari da un solo Business Manager quindi gestione degli accessi da un’unica interfaccia.

– Resta organizzato raggruppando le tue pagine e i tuoi account in progetti.

– Crea più opportunità di collaborazione all’interno del tuo team.

– Condivisione video e pubblici personalizzati tra le pagine.

 

Facebook consiglia all’amministratore principale di occuparsi della creazione del Business Manager.

 

Per le aziende più piccole, questa persona potrebbe essere il CEO e, per le aziende più grandi, questo potrebbe essere il CMO, il direttore marketing o il social media manager.

 

Questa persona sarà responsabile di invitare gli utenti, concedendo loro l’accesso per gestire le pagine di lavoro o gli account e ottenere l’impostazione delle informazioni di fatturazione (se necessario). Si consiglia inoltre di avere più di un amministratore su un account nel caso in cui una persona lasci un’azienda o problemi imprevisti.

 

Persone

Per aggiungere qualcuno, fai clic su Aggiungi nuova persona e vedrai un popup che ti darà la possibilità di aggiungere qualcuno come amministratore o dipendente inserendo il loro indirizzo email. Facebook consiglia di aggiungere un indirizzo email di lavoro.

Una volta effettuata la selezione, puoi scegliere quali pagine e account possono accedere a questa persona. Ricordarsi di scegliere il ruolo appropriato che consentirà a quella persona di svolgere il proprio lavoro.

 

Pagine

Facebook ti ha semplificato la gestione di più pagine senza dover passare da un profilo all’altro. Il principale vantaggio dell’aggiunta di Pagine al tuo Business Manager è che puoi avere tutto ciò su cui lavori in un unico posto.

Un altro vantaggio è vedere chi ha accesso e quali permessi hanno per le pagine Facebook dell’azienda.

 

Ancora una volta, puoi assegnare Pagine alle persone selezionando un’opzione che meglio si adatta alle mansioni lavorative di quella persona.

  • Crea un nuovo account:  se non hai mai creato un account pubblicitario prima.
  • Reclama un account pubblicitario: esegui questa operazione se hai già un account pubblicitario esistente e desideri semplicemente inserirlo in questo Business Manager. Tieni presente che non è possibile rivendicare un account pubblicitario di proprietà di un altro Business Manager.
  • Richiedi l’accesso a un account pubblicitario esistente:  per le agenzie o le aziende che necessitano dell’accesso a un account pubblicitario esistente.

 

Un’altra caratteristica dell’account pubblicitario è la possibilità di assegnare ancora una volta persone con diversi livelli di accesso.

 

Cataloghi di prodotti

Un’altra caratteristica interessante di Facebook Business Manager è il caricamento di un catalogo di prodotti. Il catalogo è essenzialmente un feed di prodotto molto simile a Google Merchant Center. Una volta impostato, puoi pubblicare annunci basati sui prodotti del tuo sito web ai potenziali clienti.

 

Modalità di pagamento

Qui è dove puoi inserire i tuoi dati di fatturazione per la tua attività e quindi collegarlo a un account pubblicitario. Se il tuo account pubblicitario è già impostato, dovrai aggiungere i tuoi dati di pagamento a quell’account pubblicitario specifico selezionando Visualizza metodi di pagamento in tale account.

 

Fatturazione su facebook

Se lavori con un’agenzia, come amministratore, puoi concedergli l’accesso a pagine, account pubblicitari, app o cataloghi di prodotti.

Ad esempio, puoi dare a un’agenzia l’accesso a una pagina, che aggiungerà la pagina al direttore aziendale dell’agenzia. L’amministratore del Business Manager dell’agenzia può quindi assegnare le persone all’agenzia per lavorare sulla Pagina.

Conclusione

Facebok Business Manager è uno strumento presentato recentemente da Facebook come aiuto per le aziende e le agenzie nella gestione di tutti profili pubblicitari, le loro pagine e applicazioni da un solo posto;

  • è utile, intuitivo, permette di risparmiare tempo ottimizzando il lavoro di tutti, prevede semplici funzioni e procedure facili da memorizzare.
  • E’ stato creato innanzitutto per offrire una sorta di gestionale che permetta di centralizzare tutte le proprietà dell’azienda.
  • Semplifica e unisce in un unico posto gli strumenti essenziali per svolgere il compito di Social Media Manager, permette di focalizzarsi sul proprio lavoro, organizzare e gestire ogni aspetto in modo sicuro, gestire pagine e account pubblicitari in forma personalizzata e separata, senza essere amici degli amministratori di una pagina, ad esempio se una pagina presenta content manager e ads manager separati, questi soggetti possono non entrare in relazione tra loro.

 

In questo modo, si possono tutelare il brand, l’azienda, l’agenzia e i professionisti che si interfacciano con l’azienda. Esistono due diversi tipi di approccio: assegnare i livelli di autorizzazione alle diverse persone pagina per pagina;
far sì che lo schema dei ruoli e delle autorizzazioni venga ripetuto nello stesso modo nelle varie pagine. Si tratta di uno strumento che permette di portare il lavoro aziendale su Facebook a un livello di efficienza maggiore, in particolare tramite la centralizzazione di più funzioni, come ad esempio la gestione delle community, l’advertising, lo sviluppo delle applicazioni e l’outsourcing, in un unico spazio.

Categorie
All Inbound Marketing Web Marketing

Inbound marketing: cos’è e come funziona

Tempo di lettura: 2 minuti

Vuoi attirare i potenziali clienti verso il tuo business? Questa strategia ti aiuterà ad aumentare l’interesse del tuo pubblico di riferimento verso la tua attività. Scopri cos’è l’inbound marketing e, soprattutto, come funziona in modo da sfruttarne al meglio le potenzialità.

 

Termine coniato per la prima volta nel 2005 da un’agenzia di marketing chiamata HubSpot,linbound marketing è una strategia molto diffusa perché considerata da molti efficace e produttiva. Ma in cosa consiste? Si tratta di in una serie di attività volte ad attrarre l’interesse del pubblico e coinvolgerlo verso un determinato business. In sostanza, sono tutte le azioni che puoi eseguire per mettere il tuo pubblico di riferimento a conoscenza della tua attività commerciale o dei servizi che offri.

Inbound marketing VS. Outbound marketing

Se l’inbound marketing si basa essenzialmente sui moderni mezzi di comunicazione offerti dal web, l’outbound è una forma di comunicazione a freddo che utilizza canali più tradizionali quali pubblicità radio/televisiva, stampa, telemarketing, email, annunci all’interno di giornali, volantini e cartelloni pubblicitari. Ciò che caratterizza questa strategia è il fatto che qualunque attività stia svolgendo il consumatore, viene interrotta da una comunicazione pubblicitaria, ad esempio, uno spot TV che interrompe la visione di un programma in atto.

 

Quindi, se l’outbound cerca attivamente nuovi potenziali clienti attraverso messaggi unidirezionali e generici, l’inbound ha il pregio di non fermarsi solo alla mera comunicazione pubblicitaria, ma crea dei contenti di valore in grado di coinvolgere un pubblico specifico. Inoltre, con l’inbound marketing, è possibile analizzare i dati che si ricevono dalle campagne pubblicitarie e le interazioni con gli utenti (al contrario dell’outbound in cui non si può misurare il ROI – Return on Investment).

 

inbound marketing

 

Come funziona l’inbound Marketing

Oltre ai contenuti, l’inbound marketing si basa anche sulle call-to-action che invitano il pubblico interessato ad un landing page in cui possono trovare prodotti, informazioni, eventuali promozioni e sconti, ect.

Ecco le 4 fasi principali che compongono il funnel inbound marketing:

 

  • Attract. In questa fase vengono creati dei contenuti come grafiche, video e articoli, studiati e pensati per attrarre una determinata fascia di pubblico. Questi contenuti si trovano tranquillamente sui canali social e sul web e tengono conto delle ricerche degli utenti e delle richieste del mercato;
  • Convert. Una volta attirata l’attenzione dell’utente e diventato abituale frequentatore del sito, l’obiettivo sarà di trasformarlo in un lead (contatto) ottenendo informazioni specifiche, ovvero i suoi dati personali e quelli sul suo comportamento di navigazione. Possiamo ottenere queste informazioni tramite iscrizione a newsletter oppure attraverso la compilazione da parte dell’utente di un form di contatto per presa appuntamenti o per scopi promozionali;
  • Close. Acquisizione del cliente. A questo punto i brand devono iniziare un processo di fiducia e autorevolezza, adottando stratagemmi come il marketing automation, il lead nurturing e il social media monitoring, così da rafforzare il rapporto con il cliente appena acquisito;
  • Delight. In questa fase ci si occupa di offrire valore ai clienti già consolidati (anche se post-prima vendita). Possiamo portarli a effettuare altre conversioni e diventare essi stessi promotori dell’azienda parlando di noi ad amici e parenti (in questo caso si parla di referral marketing)

 

Per concludere, l’inbound marketing non è solo attività pubblicitaria fine a se stessa come accadeva un tempo per l’outbound marketing, ma un’attività dinamica volta a coinvolgere e creare interazioni dinamiche con gli utenti.

 

 

Categorie
All Creazione Siti Web

Come strutturare i contenuti di un sito web

Tempo di lettura: 3 minuti

Innanzitutto, perché hai scelto di aprire un sito web? Questa domanda risulta retorica. Aprire un sito, infatti, nasce dal bisogno di raggiungere un obiettivo specifico che spesso ha finalità di vendita di servizi e/o beni. Il web, infatti, è una landa piena di opportunità, dove (sempre più spesso) realtà simili alla tua decidono di risiedere e fare affari. Ma allora, perché un utente dovrebbe soffermarsi proprio sul tuo sito? Cosa potresti migliorare per comunicare meglio con i tuoi potenziali clienti? Ecco una breve guida su come strutturare i contenuti del proprio sito web e per comunicare bene tramite il tuo sito e iniziare (o continuare) con il piede giusto.

Presentati al tuo pubblico

Spesso ci si imbatte in siti in cui non è chiaro al 100% il business dell’azienda. È essenziale per tutte le imprese avere un home page che fa da biglietto da visita. Bastano poche righe, scritte bene, che sintetizzano ciò di cui si occupa l’azienda, quanto basta affinché il messaggio venga letto e recepito dall’utente. La descrizione, inoltre, deve essere chiara e concisa. Ricorda che stai parlando a dei potenziali clienti che si affacciano per la prima volta alla tua attività!

Scegli lo slogan adatto al tuo business

Evita slogan troppo noiosi e troppo generici per il tuo brand. Anche se molti brand famosi non hanno bisogno di slogan didascalici (proprio perché la gente li conosce già bene) le PMI, al contrario, hanno bisogno di uno slogan che rappresenti pienamente ciò che vendono. Sii sintetico, diretto e semplice, mettici anche un pizzico di originalità.

Abbandona il gergo aziendale

Non usare un linguaggio troppo tecnico all’interno del tuo sito. Gli utenti che lo visiteranno saranno interessati, sì, ai tuoi prodotti/servizi, ma sperano (prima di tutto) che in qualche modo quello che proponi sia in grado di migliorare la loro qualità della vita. Usare un linguaggio troppo complesso non solo potrebbe risultare incomprensibile ma potrebbe anche favorire l’abbandono del tuo sito! Scrivi le informazioni essenziali che il tuo utente ha bisogno di sentirsi dire e non quello che tu solo senti di voler trasmettere.

 

contenuti sito web


Fatti, non parole!

Quante volte hai sentito frasi come “Siamo l’azienda leader nel settore”..eh no, quella è proprio da evitare! Dimostra al tuo pubblico che la tua è veramente un’azienda di punta del settore in cui operi. Fai parlare i fatti! Racconta chi sono i tuoi clienti, il lavoro che hai svolto secondo le loro esigenze e cosa ti rende unico nel tuo settore di riferimento. Potresti accompagnare le tue parole con video, testimonianze scritte e fotografiche. Lascia che sia l’utente a comprendere il tuo valore.

Struttura i contenuti con sezioni chiare e ben leggibili

Ogni sezione del tuo sito deve essere ben leggibile e comprensibile a chiunque. In questo modo comunicherai disponibilità e trasparenza. Sii chiaro su quelle che sono le tue modalità di vendita, magari anticipando le richieste e le necessità del cliente. Fai in modo che l’utente scopra tutti i servizi/prodotti in vendita sul tuo sito. Catturali o comunica loro i tuoi “pezzi” migliori, chi lo sa, magari qualcuno scoprirà di aver bisogno di più di un prodotto.

Non scrivere in terza persona

Ricordati che l’azienda è tua e non puoi parlare di te e del tuo lavoro come se fosse un affare di qualcun altro. È diverso scrivere “L’azienda è stata fondata nel..” da “La nostra azienda nasce nel… e fin dalla sua fondazione abbiamo messo cura e impegno per farla crescere”. Un tono più personale e amichevole trasmette sensazioni più incoraggianti e coinvolgenti e, cosa più importante, fa sentire il cliente a casa.

Come hai potuto notare, bastano pochi semplici espedienti per rendere la comunicazione più fluida tra te e i tuoi utenti. Con questa nostra guida, inoltre, sarai in grado di migliorare anche l’esperienza di tutti gli utenti sul tuo sito!

 

Categorie
All E-commerce Web Marketing

Come lanciare un ecommerce: la guida in 6 punti

Tempo di lettura: 6 minuti
  • Cos’è un ecommerce
  • Perché fare Ecommerce Marketing (obiettivi e budget)
    – Come partire tra Web e Social (Target, Contenuti e Canali di comunicazione)
 
  • Cosa non deve mancare nel tuo Ecommerce
    User Experience e Navigabilità
    – Menù e ricerca
    – Scheda prodotti
    – Recensioni
    – Ottimizzazione smartphone
 
 

Se vi trovate qui è per due motivi: siete alla ricerca di una guida per sviluppare un ecommerce o volete ottenere il massimo dal vostro negozio online che fa fatica a decollare. Vi diamo una buona ed una cattiva notizia: la buona notizia è che in queste righe troverete tutto quello che c’è da sapere per avviare al meglio il vostro percorso di crescita, la brutta, invece, è che bisognerà dedicare tempo, passione e budget per riuscire portare avanti tutti i passaggi qui proposti. Scopri in questa guida come lanciare un ecommerce e, soprattutto, come farlo in maniera mirata basandosi su 6 punti fondamentali.

 

ecommerce guida

 

Partiamo dalle base: cos’è un Ecommerce?

Più comunemente definito come un negozio online, un ecommerce è una piattaforma online, proprietaria o CMS (Content Management System), che vi permette di gestire, mostrare e vendere i prodotti online, esattamente come avviene in un qualsiasi negozio su strada.

Perché aprire un Ecommerce?

Il web, lo sappiamo, è una inesauribile fonte di idee e contenuti. In media, ogni persona spende circa 6/8 ore al giorno su internet e sarà capitato a chiunque di effettuare un acquisto su internet. Ecco, quel preciso gesto avviene tramite gli e-commerce, piattaforme dove possiamo acquistare qualsiasi bene e servizio.
L’ecommerce marketing è quella branca del marketing composta da azioni e strategie indispensabili per il lancio di qualsiasi negozio online nel mondo del web.
Avviare un negozio online e adottare un piano di ecommerce marketing, oggi, è una scelta obbligatoria.
Non fatevi intimorire da questa affermazione: vendere online apre le porte a molti clienti e permette di ottenere molta più visibilità rispetto ai canali standard di vendita e di promozione.

È importante, per tali ragioni, definire sin da subito il budget da dedicare e gli obiettivi da raggiungere in fase preliminare di decisione e organizzazione.
L’obiettivo (lo sappiamo) è quello della vendita e per raggiungerlo dovremo investire il nostro budget nella collaborazione con professionisti del settore e nell’uso di canali e piattaforme ideali per fare pubblicità ( senza dimenticare il budget per la realizzazione del tuo ecommerce).
Ricorda sempre bene: uno studio di professionisti è sicuramente in grado di elaborare un piano di ecommerce marketing adatto alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi, realizzando il sito migliore per comunicare e vendere i tuoi prodotti.

Come lanciare un ecommerce sul web social

Una volta che la vostra idea di negozio online è certa al 100% non vi resta che realizzare la piattaforma online di vendita.
Come anticipato prima, i CMS sono il metodo più semplice per realizzare il vostro ecommerce. Ne esistono tanti, ma quelli da noi consigliati sono:
Magento, tra i sistemi più usati; è ideale nel caso in cui la tua attività abbia a disposizione un grande magazzino e numerosi prodotti da mettere in vendita.
Prestashop, il più semplice da creare e gestire; è una piattaforma altamente personalizzabile e facile da impostare, utile per mettere velocemente e facilmente online il tuo negozio.

Parlare di contenuti è fondamentale: ogni ecommerce, infatti, richiede attenzione non solo sull’aspetto funzionale funzionale ma anche su quello contenutistico.

Mettete cura nelle grafiche del vostro sito, elaborate fotografie accattivanti e adeguate al contesto e alla natura dei vostri prodotti, curate l’aspetto SEO (ottimizzazione testuale del tuo sito) e, cosa più importante di tutte, quando lo realizzate, mettetevi sempre dalla parte dell’utente, così da creare un sito che possa piacere e soddisfare chiunque.

 

ecommerce guida

 

Una volta chiariti questi concetti è utile ricordare che il vostro sito, senza una comunicazione adeguata, rischia di non decollare mai. Svariate piattaforme social e web sono utili per il lancio dell’ecommerce marketing e mettono a vostra disposizione degli strumenti in grado di rendere ancora più efficace la strategia adottata.

Ma cosa occorre fare prima? Semplice, individuiamo il target ideale per i nostri prodotti e scegliamo le piattaforme più trafficate dal nostro target di riferimento. Utilizzare questi strumenti non sarà facile perciò è sempre utile considerare l’impiego di uno o più professionisti in grado di saper “sfruttare” queste piattaforme secondo i nostri bisogni.

Ora entriamo un po ‘più nel dettaglio ed esploriamo gli elementi più importanti nel lancio di ogni sito ecommerce che si rispetti. Sempre più realtà, infatti, concentrano la propria attenzione su elementi poco importanti o spendono tempo e risorse su fattori di poco conto e ciò non fa bene al successo di un ecommerce.

1 . User Experience e Navigabilità

L’UE è quel valore che definisce un sito sulla base della sua navigabilità e fruibilità. Ricordate il consiglio di prima sul “mettersi sempre dalla parte dell’utente”? Ecco, molte realtà si concentrano sulla forma di un sito ma difficilmente sulla sua adeguatezza in termini di funzioni e contenuti.
Testiamo sempre il nostro ecommerce, segniamo, comunichiamo e risolviamo eventuali bug, assicuriamoci che il sito sia responsive (veloce) e che ci soddisfi non solo dal punto vista estetico ma anche da quello funzionale e contenutistico. Ricordiamo sempre che siamo i primi compratori dei nostri prodotti e dobbiamo offrire ai clienti il meglio.

2 . Menù e Ricerca

Struttura in modo efficace il menù di navigazione del tuo ecommerce. Definisci bene la gerarchia dei tuoi prodotti con menù e sotto-menù e curati della velocità di navigazione del tuo sito. Un utente che vuole acquistare non gradisce tempi di attesa lunghi o troppe difficoltà nella ricerca del prodotto desiderato.
Fà sì che menù e pagine siano in grado di attirare l’attenzione del compratore anche su altri prodotti disponibili, magari secondo un criterio di selezione basato sui gusti dell’utente e sulle pagine dei prodotti più visualizzati e venduti nel tempo.

3 . Scheda prodotti

Menzione d’onore all’aspetto più importante fra tutti. La scheda prodotto deve essere esaustiva, ricca di contenuti fotografici, video e testuali. L’obiettivo è invogliare il visitatore all’acquisto del prodotto.
Nell’ecommerce marketing è fondamentale dare attenzione a tutti questi fattori: il SEO della scheda prodotto, la cura dei contenuti multimediali e come essi vengono mostrati e comunicati, l’immediatezza attraverso cui il sito mette a disposizione tutte le informazioni di cui hai bisogno prima di comprare il prodotto.

4 . Recensioni

Un ecommerce affidabile è un ecommerce che dà ai suoi utenti la possibilità di fornire un feedback sui prodotti e su servizi venduti. Avete prestato attenzione a tutti i punti fin qui affrontati? Allora non avete nulla da temere! Gli utenti, leggendo recensioni positive, troveranno ancora più affidabile e “serio” il vostro sito e ciò vi permetterà di raccogliere suggerimenti e feedback utili a migliorare ulteriormente la vostra vetrina virtuale.

5 . Ottimizzazione smartphone

Ci avete mai fatto caso? La maggior parte delle persone naviga su internet tramite smartphone. Questa considerazione, molto importante, è spesso poco considerata e attenzionata.
Se vuoi un successo a tutto tondo assicurati che il tuo ecommerce sia ottimizzato per smartphone. Affidati ad un professionista per essere certo della riuscita, o, in caso contrario, dedica tutto il tempo possibile ad assicurarti che il tuo negozio online sia navigabile su smartphone e rispetti proporzioni e formati dei contenuti e dei testi proposti.

6 . Strategie di Marketing

Completato il negozio online passiamo ora alle strategie di ecommerce marketing utili per farlo accrescere:

 

Email/SMS Marketing

Uno strumento utile e sempre efficace. Se avete inserito nel vostro ecommerce un modulo newsletter avrete a vostra disposizione i contatti mail dei vostri clienti. Strutturate una mailing list settimanale o mensile per aggiornare i customers delle offerte o dei prodotti in promozione. Comunicate con loro in modo semplice e diretto, usate piattaforme come Sendinblue e Mailchimp;

Social Media Marketing

I social sono lo strumento più utile per arrivare a nuovi clienti. Strutturate campagne di marketing sui social mirate a “colpire” il vostro target di interesse e scegliate le sponsorizzate più adeguate in base ai vostri obiettivi (vendita, traffico, conversione).
Facebook, ad esempio, vi permette di tenere traccia di tutto quello che succede tramite le vostre sponsorizzate, così da poter avviare ulteriori campagne dalle interazioni che gli utenti facebook hanno eseguito sul vostro sito ecommerce;

Remarketing e fidelizzazione

Nell’ecommerce marketing il remarketing è fondamentale! Altro non è che quell’azione strategica che coinvolge utenti che hanno già avuto a che fare con voi ed il vostro sito. Di chi stiamo parlando? Ad esempio:
– tutti quegli utenti che hanno effettuato un acquisto (e vorreste fidelizzare)
– tutti quegli utenti che non hanno concluso l’acquisto (e vorreste convincerli a farlo)

 

Possiamo fare questo e molto di più, attuando semplici (ma efficaci) strategie di remarketing, utilizzando semplicemente gli strumenti e le piattaforme elencate prima.

 

Strutturiamo così campagne di email marketing per comunicare speciali sconti e offerte o utilizziamo il Pixel di Facebook per targettizzare una nuova sponsorizzata verso quelle specifiche persone che (ad esempio) hanno riempito il carrello ma non hanno finalizzato l’acquisto.

 

Il mondo degli ecommerce è complesso ma al contempo interessante e avvincente. Una buona strategia per il lancio di un ecommerce tiene conto di tutti i fattori qui elencati ma si concentra sempre e solo su un fattore unico e determinato: l’essere umano. Quando vendiamo da un sito o comunichiamo un prodotto dobbiamo sempre ricordare che davanti a noi, seppur attraverso lo schermo di un monitor o di uno smartphone, c’è un essere umano. E noi siamo sicuri che, attraverso la nostra guida, sarete pienamente in grado di sviluppare il vostro ecommerce e farlo decollare, convincendo qualsiasi cliente ad acquistare dal vostro negozio online.

Categorie
All Software IoT e 4.0

Quali sono i benefici dell’Industry 4.0?

Tempo di lettura: 3 minuti

È iniziata una nuova era, un’epoca che coinvolge le aziende nel digital e le interconnette tra loro. La rivoluzione dell’industry 4.0 segna il futuro dell’imprenditoria e di tutti i mercati commerciali del mondo. Vediamo quali sono i suoi benefici.

 

Da qualche anno stiamo assistendo ad un processo di automazione industriale all’interno delle grandi aziende che aderiscono a questa nuova ondata del digitale. Rispetto alle rivoluzioni precedenti, questa, è dominata dall’uso di “tecnologie abilitanti” (enable technologies), ovvero si avvale di tutte quelle soluzioni e di tutti quei miglioramenti tecnologici all’interno degli impianti di produzione per “rivitalizzare il sistema produttivo”. È caratterizzata dall’introduzione all’interno del sistema produttivo di macchine intelligenti interconnesse tra loro e collegate alle reti che permettono analisi di dati complessi.

 

benefici industry 4.0
benefici industry 4.0

Caratteristiche di un’azienda 4.0

Ecco un elenco di tutte le tecnologie abilitanti che deve necessariamente avere un’azienda per entrare a far parte di questa nuova rivoluzione industriale:

  • Robotica avanzata

Automatizza tutti i processi delle mansioni fisiche attraverso robot collaborativi dotati di intelligenza artificiale;

  • Manifattura additiva

Applicazioni di stampa e fabbricazione digitale in 3D;

  • Realtà aumentata

Tecnologia immersiva basata sull’intelligenza artificiale e sul machine learning. Viene applicata, attraverso dei supporti digitali, all’ambiente circostante per mezzo di un dispositivo (smartphone, PC, occhiali, ecc…);

  • Integrazione orizzontale/verticale

La prima riguarda l’integrazione dei processi produttivi, la seconda si riferisce all’integrazione della produzione con altre aree aziendali, come ad esempio, acquisti, controllo qualità etc;

  • Simulazione aziendale

Che coinvolge un team di manager a lavoro su un problema aziendale simulato da un modello, sperimentando ed esplorando e trovando soluzioni in modo pratico e pragmatico;

  • Internet of Things

Si tratta di una rete globale ed eterogenea composta da “oggetti” che hanno un’identità sia reale che virtuale. Essi possono essere: individuabili, localizzabili, sorvegliabilii e programmabili attraverso la rete internet;

  • Cloud computing

È una tipologia di servizi on demand erogata da un soggetto terzo che tramite la rete consente ad un’azienda di usufruire di un determinato servizio utile per lo svolgimento di una specifica attività lavorativa. Ad esempio la condivisione di file che possono essere modificati in tempo reale su piattaforme come Google Drive;

  • Cyber-Security

Insieme di tutte quelle misure di sicurezze informatiche fondamentali, necessarie per proteggere la propria infrastruttura IT e salvaguardare i dati dei clienti e dei fornitori;

  • Big Data e analitiche

Che ci permette di analizzare un’ampia base di dati in grado di darci una panoramica di informazioni utili per ottimizzare prodotti e i loro processi produttivi.

benefici industry 4.0

 

Benefici dell’industry 4.0

L’ obiettivo di questa quarta rivoluzione è chiaro: maggior produttività e minor spreco di risorse . Entrando nello specifico, i benefici apportati da questa rivoluzione sono:

  • Maggior produttività

meno processi produttivi e meno errori durante il processo di lavorazione aumentano il valore e i risultati di produttività;

  • Maggiore velocità

grazie all’impiego di nuove tecnologie;

  • Maggiore qualità dei prodotti

grazie ai robot sensori che monitorano la produzione in tempo reale;

  • Maggiore flessibilità

con la produzione di modesti lotti ai costi della grande scala;

  • Maggiore competitività

del prodotto derivate da un lavoro così ben strutturato e qualitativamente di valore;

  • Disponibilità di tutte le informazioni aziendali

in grado di evitare arresti o rallentamenti produttivi.

Per concludere, le imprese che hanno introdotto le tecnologie abilitanti all’interno del proprio asset produttivo hanno registrato un’efficienza produttiva che va dal 30 al 50%. Ciò è stato reso possibile all’industry 4.0, che fa uso di nuove tecnologie e nuovi strumenti di analisi in grado di ottimizzare non solo i tempi e processi lavorativi ma anche la qualità del prodotto e dell’azienda che lo sviluppa e produce.

Categorie
All E-commerce Web Marketing

Il piano marketing per il tuo Ecommerce

Tempo di lettura: 4 minuti

Come strutturare un piano marketing efficace per aumentare le performance del tuo E-commerce? In questo articolo cercheremo di stringere il cerchio su alcuni dei punti fondamentali che ti aiuteranno nello sviluppo di una strategia di successo.

 

Non esiste attività commerciale che non sia supportata da un buon business plan, specie se parliamo di un negozio online, ovvero un ecommerceIl piano marketing è un documento in cui vi sono contenute tutte le informazioni necessarie per pianificare le tue strategie di ecommerce marketing. Tutti gli step che definiscono la tua strategia devono essere chiari così da poter raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. In sostanza, è come seguire una scaletta di cose da fare per veicolare il più possibile il traffico nel tuo negozio online.

Prima di ciò, però, dovresti stabilire :

·         il tuo target di riferimento;

·         su quali canali individuare i tuoi potenziali clienti;

·         come attirare i clienti sulla tua piattaforma online.

Naturalmente, gran parte della costruzione del business plan si basa anche sui prodotti che si propongono nella piattaforma ecommerce. Tutto deve essere curato, dalla foto alla descrizione del prodotto, fino alla navigabilità del sito e ai metodi di pagamento accettati, altrimenti rischierai di vanificare la riuscita del tuo piano di marketing.

 

piano marketing ecommerce

 

Analisi di contesto

Questa prima fase è necessaria per iniziare ad elaborare il business plan. Senza questa parte verrebbero a mancare tutti quegli elementi di base che definiscono l’identità stessa del tuo business plan, ovvero il “chi siamo e cosa facciamo”.

A questi, si aggiungono anche altri elementi da analizzare, come ad esempio:

  • Prodotti e servizi: su quali prodotti e servizi puntare? Quali marchi vendere? Quali sono le caratteristiche e i vantaggi dei prodotti e servizi che proponi?
  • Strategia competitiva: in che modo puoi distinguerti dai tuoi competitor? Che prezzi propongono? Quali canali di vendita adottano?
  • Motivazioni d’acquisto: a chi sono rivolti i prodotti? Perché il pubblico dovrebbe scegliere il tuo e-commerce? Sei in grado di rispondere a tutte le esigenze dei tuoi consumatori?
  • Prezzo dei prodotti/servizi: i tuoi prezzi sono competitivi sul mercato?
  • Distribuizione: quali canali utilizzi? Come stai vendendo i tuoi prodotti/servizi? Vendi anche offline?
  • KPI: fai una valutazione media dei prodotti venduti per categoria, prodotto e costo di acquisizione media di ogni cliente
  • Promozione: fai spesso promozione dei tuoi prodotti? Con che cadenza e su quali prodotti?
 

piano marketing ecommerce

 

Stabilisci i tuoi obiettivi

Dopo che avrai risposto a queste domande avrai più chiara la situazione del tuo business aziendale, della concorrenza e di tutte quelle variabili che possono incidere sulla tua strategia. A questo punto devi assolutamente prefissarti degli obiettivi da raggiungere per il tuo ecommerce, ricordandoti, però, che devono essere:

  • Specifici e chiari

Come ad esempio una campagna di branding, il lancio di nuovi prodotti, campagne lead generation (acquisizione contatti) e/o content marketing, spostare dunque l’attenzione del pubblico per un prodotto specifico o semplicemente su una promozione;

  • Su canali adatti e specifici

Per la promozione della tua attività online scegli i canali che per target e tipologia di prodotto sono utili ai tuoi affari;

  • Misurabili

Cioè fondati su metriche che posso permetterti di stabilire se il tuo obiettivo è facilmente raggiungibile in relazione al tuo piano marketing;

  • Realistici

Non lanciarti in obiettivi troppo ambizioni! Gli obiettivi devono essere pertinenti con tuo settore in relazione al tuo ecommerce;

  • Limitati nel tempo

Sarebbe meglio prefissarsi un orizzonte temporale entro il quale portare al termine i tuoi obiettivi;

  • Raggiungibili

Così da evitare di investire tempo e denaro in una strategia che, in fin dei conti, non si rivela performante e non fa al caso tuo.

 

 

ecommerce piano marketing

 

Costruzione del piano marketing per il tuo ecommerce

Siamo arrivati finalmente al momento di stilare il nostro piano marketing. In relazione all’analisi del contesto e agli obiettivi che ti sei prefissato, hai adesso tutte le informazioni che ti servono per redigere il tuo piano marketing e iniziare a metterlo in pratica.

Una volta che hai messo insieme tutti di dati che ti servono puoi cominciare a pensare a strutturare una campagna pubblicitaria studiata nei minimi dettagli anche in termini di budget, questo, è bene ricordarlo, deve rispecchiare i tuoi obiettivi e quelli del piano marketing per il tuo ecommerce.

Dopo il lancio della campagna dovrai sempre monitorare la situazione, tracciare i dati e gli insight del piano marketing. Sarà necessario misurare, dunque, le perfomance della campagna per stabilire se stai andando nella giusta direzione o se c’è qualche modifica da apportare alla tua strategia. Potrebbe essere necessario rivalutare i canali scelti in fase strategica, modificare i contenuti o apportare modifiche al budget per spingere lì dove i risultati sono risultati più tangibili.

 

In conclusione, la costruzione di un buon piano marketing si rivela un alleato fondamentale per strutturare e migliorare il business del tuo e-commerce, e poi, diciamocelo, nessuno vorrebbe procede alla cieca investendo denaro in un’impresa senza strutturare una strategia adeguata. Per questo il tuo ecommerce ha bisogno di questo documento, al patto che sia al passo con i tempi, con degli obiettivi concreti e in grado di portare il tuo business al livello successivo.

 

Categorie
All E-commerce Web Marketing

I vantaggi di avere un E-commerce

Tempo di lettura: 2 minuti

Grandi e piccole aziende investono sempre più risorse per creare la propria piattaforma per la vendita online. L’e-commerce ad oggi costituisce un’opportunità da cogliere per potersi rivolgere ad un mercato di ampio raggio, pressoché infinito. Vediamo di capirne di più, scopriamo quali sono i vantaggi di avere un ecommerce.

Cambiamento delle prospettive future:

Da anni, molte aziende hanno intrapreso il processo di digitalizzazione per stare al passo con le innovazioni al fine di poter sfruttare appieno le opportunità tecnologiche offerte. Diverse realtà hanno infatti iniziato ad investire per ammodernare il proprio sistema di vendita integrando l’offline con l’online. Parliamo quindi di tecniche di commercio omnichannel: approccio basato sull’integrazione strategica dei diversi canali di vendita grazie ai quali si entra in contatto con il proprio pubblico di riferimento.
Il futuro del mercato globale prevede sempre più che le aziende siano presenti negli ambienti online dove la competizione diviene di ampio raggio proprio per l’estensione geografica dell’operatività. 

Il fattore che ha scatenato l’accelerazione di questo processo è, con molta probabilità, la situazione pandemica che stiamo tuttora superando. Chi, allo scoppiare della pandemia, aveva già un ecommerce ha risentito meno dell’onda d’urto della crisi economica che è seguita, ciò li ha quindi posti in una situazione di vantaggio rispetto alla concorrenza. Inoltre i consumatori hanno cambiato il proprio modo di concepire gli acquisti online, superando la loro diffidenza verso questi strumenti. Infine, questo cambiamento avvenuto nel mindset è favorito anche dalla crescente tutela e garanzie a favore dei fruitori. 

Vendere online può interessare ogni tipo di azienda: 

Le opportunità evidenziate stanno stimolando diverse figure, quali produttori, retailer e, più in generale, l’intero settore del commercio al dettaglio ad aprirsi al commercio omnicanale. 

Sempre più aziende, anche quelle di dimensioni minori, stanno comprendendo le opportunità a loro disposizione: nuove piattaforme di vendita che incrementano le opportunità di business. Queste richiedono anche un ripensamento e un miglioramento dell’approccio con il proprio cliente. Risulta di estrema importanza ideare un e-commerce strutturato ad hoc in relazione alle diverse esigenze commerciali in grado di ottimizzare e rendere quanto migliore possibile la user-experience del proprio pubblico target. 

Vantaggi offerti da un e-commerce: 

Disporre di un e-commerce significa estendere il raggio d’azione ed Internet vi gioca un ruolo centrale nella crescita del proprio business. 

 

Dal lato dei consumatori l’e-commerce è visto come una facilitazione nella vita di tutti i giorni. I ritmi frenetici che caratterizzano la nostra vita quotidiana ci richiedono di ricercare delle soluzioni alternative a quelle che erano le nostre abitudini di consumo offline. L’online ci permette di avere gli store aperti 24 ore su 24 ma anche un aggiornamento in tempo reale della disponibilità dei singoli prodotti. 

 

Al contempo, il venditore ha la possibilità non solo di incrementare le proprie opportunità di vendita, come abbiamo visto precedentemente in questo articolo, ma costituisce soprattutto una vetrina “dalle serrande sempre alzate” dei propri prodotti. Altro elemento che sta generando un discreto interesse verso questo tipo di commercio è l’abbattimento dei costi, tra cui anche quelli legati alla distribuzione tradizionale. Questo permette una ricollocazione più efficiente delle risorse all’interno dell’azienda verso attività e funzioni più redditizie. 

Quello che le aziende devono valutare: 

Considerando l’enorme opportunità resa possibile dalla strutturazione di un e-commerce, alle aziende non resta che strutturare al meglio la propria offerta commerciale al fine di trasmettere la qualità di quanto offerto. 

Strutturare al meglio il proprio e-commerce permette di garantire al proprio pubblico una user-experience gradevole, ispirare fiducia e sicurezza. Una navigazione piacevole, in cui l’interazione con la piattaforma risulta di facile uso, garantisce un’esperienza d’acquisto più coinvolgente ed efficace. 

 

Categorie
All E-commerce Web Marketing

5 tipologie di email che creeranno relazioni durature con i tuoi clienti e-commerce

Tempo di lettura: 2 minuti

Ci sono montagne di dati a sostegno dell’affermazione che l’ email marketing è più efficace dei social media nella costruzione e nel mantenimento delle relazioni con i clienti.

Sia che tu misuri questo attraverso metriche di coinvolgimento come percentuali di clic, preferenze demografiche o ROI, l’e-mail è ancora il re quando si tratta di marketing. 

A seconda degli obiettivi della tua azienda, puoi utilizzare la posta elettronica in una varietà di modi diversi per aumentare il coinvolgimento e rafforzare il rapporto tra clienti e marchio. 

Soprattutto quando si automatizza una campagna, l’e-mail può svolgere un ruolo utile durante il percorso lungo la canalizzazione. 

Procediamo quindi con alcuni esempi di mail utili per il tuo ecommerce:

E-mail Informativa

Prima di acquistare soprattutto se si parla di un acquisto importante, il tuo cliente farà diverse ricerche sul web per aiutarlo nella scelta.

Adottare un approccio educativo attraverso la newsletter dovrebbe essere una priorità assoluta, soprattutto per i nuovi lead che potrebbero essere ancora in fase di ricerca del tuo prodotto o servizio. 

E-mail con riferimenti di spedizione chiari

Un aspetto importante, in particolare nell’e-commerce, che viene trascurato troppo spesso è la questione della spedizione e della tracciabilità.

Nel momento in cui il cliente effettua un ordine, inviagli una e-mail di conferma per informarlo che hai ricevuto il loro ordine ed in seguito invia una email di avvenuta spedizione con codice di tracking.

E-mail di avviso ritardo

Non tenere i clienti all’oscuro nel momento in cui hai ritardi. Sii onesto con loro e fagli sapere se il suo ordine subirà un ritardo.

Se il ritardo è insostenibile offrigli un coupon sconto per scusarti. 

E-mail di avviso di rifornimento

Se un prodotto a cui è interessato il cliente è terminato perchè non dargli la possibilità di venire avvisato una volta che ritorna in magazzino?

Zalando, ad esempio, se inserisci un prodotto nella wishlist e non è disponibile ti avvisa appena ritorna in giacenza.

L’ultima email che invii

Inevitabilmente, alcuni dei tuoi clienti annulleranno il loro abbonamento, smetteranno di acquistare il tuo prodotto o richiederanno un reso o un rimborso. 

Dopo che è passato abbastanza tempo e si sono calmate le acque, vale la pena allungare la mano per vedere se hanno cambiato idea, provando a inviargli una e-mail che cerca di riconquistarli ad esempio con uno sconto speciale.

Conclusione

A questo punto abbiamo provato quanto una mail può essere un’ancora di salvataggio per il tuo ecommerce, cosa aspetti a mettere in pratica il tutto?

Vuoi aumentare gli ordini per il tuo e-commerce? leggi anche questo articolo: https://www.net-informatica.it/cro-e-magento/

Categorie
All E-commerce

Quali sono i prerequisiti hardware e di sistema ottimali per magento 2

Tempo di lettura: 3 minuti

Breve introduzione a Magento

Quando si parla di Magento si fa riferimento a una fra le più diffuse piattaforme eCommerce presenti online; si tratta di un CMS, un software in grado, cioè, di creare, gestire e mantenere operativo un portale Web nel quale poter effettuare compravendita di prodotti, occupandosi degli ordini, della comunicazione con un eventuale software di contabilità e della gestione degli utenti, nonchè di mettere a disposizione ulteriori strumenti, attraverso estensioni o plugin, per migliorare l’esperienza sia del visitatore sia del gestore.

Recentemente è stata rilasciata la seconda versione del software, che vede ingenti miglioramenti e nuove funzionalità; la sua installazione prevede determinati requisiti hardware e software, in modo tale che la configurazione e il suo funzionamento avvengano in modo ottimale.

Requisiti Hardware

L’ultima versione disponibile e scaricabile è la 2.4.5; in essa, i nodi Web di Magento si occupano di servire tutte quelle richieste che non sono memorizzare nella memoria cache; questa applicazione è in grado di distribuire su tutti i core del processore le richieste Magento e ognuno di essi è in grado di servirne fino a quattro in modo efficace.

È possibile allocare dinamicamente questa risorsa in base al numero di utenti connessi all’eCommerce, anche in modo automatico.

Lato pratico, per garantire un funzionamento sempre reattivo ed evitando che le richieste siano accodate, si consiglia l’uso di una CPU con almeno 8 core di elaborazione e 16 Thread.

Data l’estrema parallelizzazione, le soluzioni più adeguate comprendono i prodotti server come AMD EPYC o Intel Xeon.

Altro importante aspetto da considerare fa riferimento alla memoria RAM. Magento 2 necessita della memoria di sistema per ospitare il framework PHP che lo caratterizza.

Generalmente, se la configurazione prevede l’installazione di Magento 2 in una singola macchina server, la memoria minima consigliata è di 2 GB; se, invece, si intende sfruttare la configurazione distribuita tramite pipeline, è consigliabile che è il server di compilazione disponga di almeno un banco da 2 GB di RAM, mentre ogni nodo Web deve essere equipaggiato con almeno 1 GB di memoria primaria.

Per la precisione, vi sono diversi scenari nei quali il sistema basato su PHP può operare:

  • Webnode dedicato alle pagine di vetrina; sono sufficienti 256 MB;
  • Webnode che serve pagine di amministrazione con un ampio catalogo; 1 GB di RAM è preferibile;
  • Cron di Magento 2 che indicizza un sito con un corposo catalogo: almeno 256 MB;
  • Compilazione e distribuzione delle risorse statiche: bastano 756 MB.

In caso in cui non si disponesse di sufficiente RAM, è possibile allocare dello spazio aggiuntivo a tale scopo sfruttando i file di Swap, ossia riservando porzioni di Hard disk o SSD come memoria alternativa alla RAM ogni qualvolta il sistema lo richieda.

Il sistema operativo

Altro indispensabile componente a cui prestare attenzione riguarda il sistema operativo. Magento 2 è progettato per funzionare su sistemi che fanno affidamento al kernel Linux. Sono supportate diverse distribuzioni, fra le quali RedHat Enterprise Linux (RHEL), CentOs, il comune Ubuntu, Debian, Manjaro e simili.

Essi possono essere x86 oppure x64, seppur sia consigliabile l’utilizzo di quest’ultima architettura. Sia MacOS sia Microsoft Windows non sono supportati.

Altri requisiti software e di sistema

Innanzitutto, come citato precedentemente, Magento fa affidamento a tool PHP per poter svolgere le normali funzioni di backEnd e non tutte le versioni sono pienamente compatibili.

L’ultima versione del software per l’eCommerce lavora correttamente se è installato PHP 8.1. Le versioni precedenti di Magneto 2 (come la 2.4.4, 2.4.3, fino alla 2.3.0) supportano versioni inferiori di PHP, che spaziano dalla 7.1 per la versione più datata alla 7.4 per la versione più recente prima della 2.4.5.

Altro fondamentale software da installare e configurare è il Web Server. Sia Apache che NginX sono ammessi. Il primo, tuttavia, è la soluzione più diffusa e con il supporto maggiore in caso di problemi o richieste specifiche.

È indispensabile, inoltre, mettere a disposizione del CMS un database nel quale archiviare tutte le transazioni e gli articoli, nonché i dati necessari al corretto funzionamento del sistema. MySQL è il DBMS consigliato, seppur ne siano supportati altri come MariaDB (spesso diffuso in sistemi Linux), Percona o altre versioni basate su MySQL.

Per ottenere la piena operatività di tutta la suite di strumenti piuttosto che affidarsi solamente alle funzioni di base, è buona norma installare altri strumenti di contorno, fra i quali: Composer 2 come gestore di pacchetti PHP, Elasticsearch 7 come server di ricerca, RabbitMQ per una gestione avanzata della messaggistica, Redis per avere tempi di risposa bassissimi per quanto riguarda l’accesso ai dati e Varnish come acceleratore PHP.

Categorie
All E-commerce

Le statistiche di vendita online

Tempo di lettura: 2 minuti

Aumento degli acquisti online

Al giorno d’oggi, c’è stato un forte aumento del numero di italiani che acquistano online e questo è confermato anche da una serie di ricerche e di raccolte di dati svolte in questo ambito.

Alcuni dati confermano che il fatturato prodotto dall’e-commerce fino a maggio 2021 vale globalmente 10.780 miliardi di dollari, con il quasi 40% attribuibile alle vendite al dettaglio.

I paesi europei in cui è maggiormente sviluppato l’e-commerce sono Gran Bretagna, Germania e Francia, che hanno come obiettivo la penetrazione in altri mercati e quindi un’estensione del proprio raggio d’azione.

In Italia, da alcuni anni i “centri commerciali online” hanno subito una crescita del 55%.

Si tratta di un fenomeno tipico dei mercati avanzati; i protagonisti principali sono i grandi gruppi internazionali, come ad esempio Amazon e Ebay, le cui prospettive future sono molto convincenti.

Questo successo è dovuto anche alla possibilità di vendere all’estero i propri prodotti più facilmente: il 33% delle società italiane ha deciso di mettere in vendita i propri articoli sui marketplace e sono riuscite ad aumentare le vendite all’estero del 40%.

I cosiddetti “centri commerciali online” si stanno affermando sempre di più e questo aspetto presenta una certa influenza su alcuni settori specifici, come l’editoria tradizionale, la quale riesce ad avere buoni risultati grazie agli e-book, e l’elettronica di consumo.

Gli ambiti più affermati sono invece il turismo, il tempo libero e la moda.

Le aziende negli ultimi anni hanno deciso di investire nel mobile e hanno cominciato a dedicarsi alla creazione di siti web responsive e di applicazioni personalizzate.

Recentemente il mobile ha assunto un ruolo centrale, in quanto rappresenta uno strumento necessario per svolgere la vendita online in tutti i mercati avanzati.


Strumenti come tablet e smartphone per esempio hanno registrato un forte sviluppo, secondo le aziende hanno determinato il 13% sul totale dei ricavi che derivano dalla vendita online.

In questo caso, è interessante citare uno strumento digitale promosso da Google, il quale permette di rilevare le tendenze e le statistiche sul comportamento dei consumatori.

E’ possibile avere spunti di riflessione, statistiche e domande, inoltre sono presenti dati per le ricerche locali, per gli acquisti internazionali, nuove categorie di prodotto e la segmentazione degli utenti.

Il mercato e-commerce è costituito da una percentuale del 55% per quanto riguarda i servizi e una del 45% per quanto riguarda i prodotti.

Vengono acquistati articoli appartenenti a varie categorie, come per esempio biglietti per eventi, viaggi, trasporti, assicurazioni, ricariche telefoniche, prodotti di ambito alimentare e elementi d’arredamento.

In questo ambito, ha assunto un ruolo importante la promozione dell’e-commerce ed in particolare il budget che viene speso in campo pubblicitario; lo strumento più utilizzato risulta essere il keyword advertising, che corrisponde al 29% delle risorse disponibili.

Tra i social media, lo strumento scelto dalla maggior parte dei venditori è Facebook: quasi il 70% delle aziende lo considera utile per la crescita del fatturato; un altro dispositivo adottato e che presenta un successo ancora più elevato è YouTube.

I dati che derivano da alcune ricerche svolte confermano che i prodotti che sono stati ordinati nel 2016 sono 115 milioni (70 milioni in più rispetto ai servizi). Il 2015, considerato l’anno del mobile, ha registrato un aumento del fatturato del 13% rispetto agli anni precedenti.

Una buona parte degli italiani per esempio naviga in rete tramite smartphone e tablet, cerca informazioni riguardo i prodotti anche mentre si trova nei negozi; ultimamente si sta diffondendo anche il cosiddetto infocommerce, secondo il quale le persone procedono all’acquisto di un prodotto all’interno di un negozio dopo aver raccolto informazioni su Internet.