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Motivi per utilizzare i server in cloud

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In ogni settore imprenditoriale, sono sempre di più le aziende che ricorrono all’utilizzo dei server in cloud, in particolare per velocizzare il proprio lavoro, evitare di scaricare software, magari a pagamento, e gestirli e di affidare tutti i dati e le informazioni a un dispositivo che potrebbe perdersi o danneggiarsi. Pertanto, munirsi di un sistema gestionale a cui si possa accedere in qualsiasi momento soltanto tramite una connessione internet, sta diventando sempre più importante, perché con il suo utilizzo si semplificano molte delle incombenze a carico di un’azienda, dall’organizzazione dei dati fino a tutte le informazioni inerenti alle attività svolte (produzione, gestione degli ordini o del magazzino).

Cos’è un server in cloud

Un server in cloud è uno spazio di archiviazione personale accessibile sempre, in qualsiasi momento della giornata, usando una semplice connessione internet. È un servizio ideato, essenzialmente, per ottimizzare lo sfruttamento delle performance della rete e per utilizzare al massimo la capacità dei calcolatori elettronici di cooperare per l’offerta di servizi, dando così un’elevata capienza computazionale. In parole povere, grazie ai server in cloud, si superano i limiti imposti dalla singola macchina, sia per quanto riguarda le prestazioni che per la capacità di elaborare dati, ma anche per lo spazio di archiviazione. Inoltre, grazie ai server in cloud, è possibile proteggere i dati personali e le informazioni che ogni azienda ha bisogno di avere sempre a disposizione, tenendole, nello stesso tempo, al sicuro. Grazie a un server in cloud, si avrà anche la possibilità di sincronizzare i propri file, tenendoli in un unico posto, sicuro da accessi esterni. Inoltre, l’utente potrà scaricarli in ogni momento, modificarli, aggiornarli o cancellarli e senza avere bisogno di portarsi dietro chiavette USB o hard disk esterni. Infine, il cloud consente sempre di effettuare delle copie di backup, preziose quando si tratta di dati e informazioni delicate o personali.

Come funziona un server in cloud

Il funzionamento di un server in cloud è molto semplice e intuitivo, perché una vota scelto il fornitore a cui rivolgersi, sarà sufficiente scegliere i dati di accesso e il cloud sarà a disposizione ventiquattr’ore al giorno. Ogni volta che si entrerà, si troveranno i file così come si erano lasciati, comprese eventuali modifiche o cancellazioni effettuate. L’accesso sarà, naturalmente, possibile da qualsiasi dispositivo elettronico in possesso, in modo tale che i dati e le informazioni contenute nel cloud possano essere consultate e condivise in qualsiasi momento della giornata, anche a distanza. Solitamente, la versione base viene offerta gratuitamente, ma le offerte sono sempre personalizzabili, a seconda delle necessità di ciascuno e prevedono il pagamento di un canone mensile, che varia proprio in base alle caratteristiche del servizio scelto.

Perché utilizzare un server in cloud

Uno dei principali motivi per cui molte aziende scelgono un server in cloud è la sicurezza, perché ogni dato può essere protetto e criptato tramite una password, risultando inattaccabile e indecifrabile. Inoltre, i servizi in cloud utilizzano una serie di server dislocati in luoghi diversi e segreti, dove vengono raccolti i dati personali o dell’azienda, i quali vengono divisi nei vari server, in maniera tale da non tenerli tutti insieme in un’unica posizione. In questo modo, l’unico modo per decriptarli, sarebbe di attaccare, nello stesso momento, tutti i server, ma si tratta di una possibilità molto remota. I vantaggi di utilizzare un sistema in cloud non si fermano qui, perché un altro importante aspetto da tenere in considerazione è il risparmio, mai banale quando si tratta di aziende. I costi inerenti all’acquisto, all’installazione e alla manutenzione dei diversi software gestionali necessari per conservare e proteggere i propri dati, infatti, sarebbero molto più cospicui rispetto alla scelta di un cloud. Un sistema di questo tipo è in grado di collegare ogni dato a un altro, velocizzando notevolmente i processi lavorativi e, inoltre, non prevede il pagamento di licenze e offre, anzi, possibilità di noleggio o di pagare in base all’utilizzo. Con un sistema in cloud, il risparmio potrebbe arrivare a sfiorare il 50% del budget previsto, visto che l’unica alternativa sarebbe di munirsi di server interni, con la conseguente onerosa gestione, visto che avrebbero bisogno di una costante manutenzione. Come già accennato, uno dei vantaggi dell’utilizzo di un sistema in cloud è la velocizzazione dei processi lavorativi, in quanto ogni impiegato o responsabile potrà usufruire di un server dalle prestazioni superiori che permetterà un più rapido scambio di informazioni, nonché la loro immediata consultazione. In questa maniera, i risultati potranno essere condivisi in tempo reale, anche a molti chilometri di distanza. Infine, non bisogna sottovalutare i vantaggi ambientali della scelta di un server in cloud, come ha dimostrato una ricerca della Lawrence Berkeley National Laboratory e della Northwestern University, secondo cui l’utilizzo di questo servizio comporterebbe, solo per gli Stati Uniti, un enorme risparmio energetico, addirittura dell’87%..

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All Creazione Siti Web

Smartworking e aziende: come creare una rete sicura

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Spesso si sente parlare dello smart working, definito anche lavoro agile: una tipologia di lavoro in cui, attraverso il supporto di vari strumenti tecnologici, è possibile svolgere delle attività lavorative direttamente da casa propria. Da un punto di vista preliminare, lo smart working rappresenta una nuova frontiera del lavoro; già da qualche tempo, infatti, si sta diffondendo sempre di più il numero di persone che scelgono di lavorare da casa, grazie alla possibilità di organizzare il proprio lavoro in perfetta autonomia, e senza vincoli obbligatori. Previo infatti un accordo tra un’azienda e un lavoratore, è possibile organizzare il proprio lavoro da casa, grazie al supporto di strumenti tecnologici appositi.

Gli elementi dello smart working

L’ordinamento italiano, dal punto di vista giuridico, ha definito lo smart working come “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.” Dunque vengono a cadere tutti quei crismi che da sempre hanno costituito dei cardini imprescindibili del mondo del lavoro.

Grazie quindi ad un accordo tra le parti, ad una migliore gestione del proprio tempo, all’impiego di ambienti più funzionali per i propri dipendenti, si vengono a configurare delle modalità completamente nuove, che migliorano il flusso del lavoro e ne ampliano il mercato. Tra i vari strumenti citati, però, ce n’è uno indispesanbile: il computer.

Difatti, lo smart working, può essere effettuato grazie al sostegno di tutti quelli che sono gli strumenti tecnologici.

Cresce lo smart working, crescono i rischi ma…

Come in un’equazione quasi perfetta, così come cresce lo smart working, crescono anche i rischi che da esso derivano. Difatti, l’impiego dello smart working, presuppone un ampliamento della rete non indifferente, facendo in modo che anche i rischi che derivano da questo ampliamento vanno ad aumentare. Ma esistono dei modi per poter lavorare in tranquillità, senza dover necessariamente mettere alla prova i sistemi di sicurezza?

Come fare per navigare in sicurezza: gli strumenti a disposizione

Grazie a degli accurati studi, quindi, è possibile mettere in pratica una serie di accorgimenti per poter porre in essere lo smart working, senza tuttavia mettere a rischio la propria sicurezza informatica. E’ fondamentale, infatti, unire l’utile al dilettevole: se da un lato lavorare da casa ha i suoi vantaggi, è anche vero che bisogna tenere conto di tutti i crismi concernenti la sicurezza proprio come se ci si trovasse in ufficio, cercando di adottare quelle che sono le strategie più opportune e consone per poter garantire un ambiente di lavoro sicuro e al riparo da eventuali attacchi informatici. Tutto questo è possibile grazie ad una serie di accorgimenti:

  • aggiornare i propri dispositivi è la prima mossa da fare: sebbene possa essere davvero tediante aspettare che gli aggiornamenti vengano dapprima scaricati e poi installati, è fondamentale fare in modo che le proprie apparecchiature informatiche abbiano il sistema operativo aggiornato, in modo da scongiurare quelli che possono essere attacchi contro le vulnerabilità dettate da un sistema operativo obsoleto;
  • utilizzare la mail con giudizio può sembrare una frase scontata, tuttavia costituisce una delle basi da cui partire. Le mail, infatti, sono terreno fertile per tanti malintenzionati, i quali nascondono, all’interno di fittizi link, dei virus o dei malware che si infiltrano in un solo click all’interno del computer, creando così seri danni. E’ importante, al fine di scongiurare questa tipologia di danni, evitare assolutamente di aprire una mail il cui mittente risulta sconosciuto.
  • una migliore gestione degli accessi: ciò significa, in maniera pratica, prediligere password complicate, inserire autenticazione a due fattori ovunque, e soprattutto cercare di evitare quanto più possibile la ripetizione di una stessa password per più account. Ciò significa che ogni account dovrebbe avere una sua specifica password, in modo da blindare quanto più possibile la propria privacy e la propria sicurezza;
  • installare anti-malware ed anti-virus può sembrare un qualcosa di banale e di scontato; tuttavia, non tutti hanno la versione più recente del proprio anti-virus. Questo potrebbe portare ad una serie di problematiche di vario genere, tra cui per esempio, l’attacco indesiderato da parte di spammer oppure hacker. Avere quindi la versione più recente del proprio anti-virus sarà utilissimo per lavorare in tranquillità;
  • utilizzare dei punti di accesso sicuri è un’altra precauzione di cui tener conto: grazie, infatti, all’utilizzo di accessi sicuri, si andranno a scongiurare quelli che sono eventuali attacchi, grazie anche all’uso di reti private virtuali.

Smart working: si può fare o no?

Sicuramente lo smart working sta acquisendo, giorno dopo giorno, un’importanza sempre più tangibile; grazie infatti alla possibilità di poter gestire i propri orari, di non avere precisi vincoli lavorativi ma di avere più che altro dei target da portare a termine, fanno di questa tipologia di lavoro un’opzione che diventa giorno dopo giorno sempre più allettante, grazie alle innumerevoli opportunità che esso offre.

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All E-commerce

Confronto tra Prestashop e Magento: quale preferire?

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Per realizzare un e-commerce c’è da scegliere la piattaforma tecnica sulla quale andrà sviluppato il proprio progetto. La scelta della piattaforma non sarà ciò che determinerà il successo del progetto, ma saranno le attività di analisi del mercato a monte e di marketing a valle. La piattaforma rappresenta però il supporto tecnico necessario per la vendita online; questa ha il compito di garantire nel tempo di essere scalabile, modulare, di offrire una serie di vantaggi che sia duraturi e non restrittivi col passare del tempo, confrontiamo quindi due tra i maggiori cms al mondo: Prestashop e Magento, cercando di capire quale dei due preferire.

Tipologia di piattaforme CMS

Esistono diverse tipologie di piattaforme e-commerce. Le piattaforme open source, o anche definite CMS (Contenent Management Sistem) sistema della gestione dei contenuti, sono dei software sviluppati da parsone di tutto il mondo, infatti sono gratuite e modificabili a seconda di ogni esigenza. Queste di dividono in due categorie: dedicati e plugin. Dedicati: nascono proprio per poter essere utilizzati per l’e-commerce ed è il caso di Magento e Prestashop che detengono circa il 90% del mercato. Sono piattaforme open-source aperte a tutti che vanno costantemente aggiornate.

Accanto a queste ritroviamo le CMS plugin, che sono piattaforme che non nascono per l’e-commerce ma grazie a degli elementi integrativi vengono adattati alla vendita on-line.
Ovviamente tra le due meglio scegliere una piattaforma dedicata, come Magento o Prestashop, in quanto per quanto possa esser ben sviluppato il plugin presenta sempre dei limiti non essendo un tipo di piattaforma nata per la vendita online. Ci sono poi le piattaforme proprietarie: sono agenzie che hanno sviluppato una propria piattaforma, e la qualità della stessa dipende da come è stata sviluppata. Le piattaforme open source sono dei software molto complessi che oltre un certo limite diventa poco conveniente modificarlo, mentre le piattaforme proprietarie permettono delle modifiche ad hoc per ogni situazione.

Le piattaforme open source

Le piattaforme CMS open source sono delle piattaforme permettono di realizzare un e-commerce stabile, duraturo e solido. Queste piattaforme vantano di team di sviluppo enormi che propongono un modulo prestabilito che può costare molto poco o addirittura essere gratuito.

Secondo le statistiche di Ahead Works, che è una società americana che si occupa di realizzare sistemi e soluzioni per le piattaforme CMS, quelle più utilizzate sul mercato sono principalmente sono appunto Magento e Prestashop. Di seguito andremo ad analizzare e quali sono le maggiori differenze tra loro.

MAGENTO vs. PRESTASHOP: quale preferire?

Andando a fare un confronto tra Prestahop e Magento ci accorgiamo che molti punti analizzati sono in comune, quello che cambia sono i dettagli che sono quisti specifici per tipologia di business:

  • Magento ha alle spalle una comunità di sviluppatori molto forte, ha infatti sul curriculum aziende con un grande fatturato, è inoltre il top in termini di flessibilità, espandibilità, e di possibilità offerte. Magento è una soluzione Enterprice, ovvero una soluzione per medio-grandi aziende, utilizzata da marchi molto famosi per vendita online. Questo perché Magento è il CMS di e-commerce migliore esistente al mondo. È il più affidabile, il più sicuro e soprattutto il più stabile. Vanta infatti il maggior numero di funzionalità che può avere un negozio online, può gestire fino a mezzo milioni di prodotti in tutta tranquillità e senza avere dei rallentamenti. Ci sono però degli aspetti negativi. Essendo una soluzione Enterprice level per grandi aziende, richiede lo sviluppo da parte di programmatori e web agency che siano esperti e specializzati in Magento. Da qui quindi ne derivano costi molti alti; infatti per godere di tutta le sue performances Magento necessita anche di server ed hosting molto efficienti.
  • Uno dei CMS che si pone come competitor è appunto Prestashop: è una di quelle piattaforme consigliate in particolare per tutte quelle piccole e medie imprese che vogliono sviluppare un e-commerce. Ciò perché Prestashop nasce proprio come e-commerce, e permette di sviluppare un negozio online sul medio e sul lungo termine. Permette di ottenere tutte le funzionalità di un e-commerce nell’immediato, ma soprattutto permette di poter integrare ulteriori personalizzazioni e funzionalità anche in futuro. Vanta una community molto ampia e robusta, sia a livello nazionale che internazionale; ciò garantisce la costante presenza di supporto tecnico e di plugin. L’apertura di un e-commerce con soluzione come Prestashop richiede comunque l’affiancamento di un programmatore esperto, che andrà a sviluppare le funzionalità e le personalizzazioni che si desiderano.Per quanto riguarda la gestione invece, il CMS Prestashop è molto semplice ed intuitivo, quindi potrà esser gestito anche dal proprietario stesso del negozio online avvalendosi di semplici accorgimenti reperibili sul web. Pur non avendo alcune funzionalità come blog, queste possono essere integrate tramite delle funzionalità aggiuntive e dei plugin.

Scegli la piattaforma in base al tipo di business

Quale quindi scegliere tra Magento e prestashop? Appare evidente, in base a quello detto fin ora che entrambe le piattaforme sono delle soluzioni efficienti. La scelta dipenderà dal tipo di attività che si vorrà a svolgere, dal budget disponibile, e dalla tipologia di azienda. Per piccole e medie imprese è sicuramente consigliata una soluzione come Prestashop per iniziare. I suoi punti forti sono l’immediata gestione e la semplicità. Si rende adatta per quelle aziende che non necessitano di particolari necessità. Invece per una grande azienda che ha un fatturato a sei zeri, che vuole sviluppare un proprio e-commerce Magento potrebbe risultare la soluzione migliore. Magento permette di scegliere tra una vasta gamma di personalizzazioni oltre ad innumerevoli funzioni.

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All E-commerce

Magento: i moduli indispensabili

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Quando si richiede lo sviluppo siti e-commerce con Magento è necessario tenere sotto controllo alcune delle estensioni che sono maggiormente richieste e che assumono il massimo livello d’importanza.

AWBlog per Magento

Spesso i clienti amano effettuare dei commenti sui diversi prodotti che vedono su un sito e-commerce ed amano alla follia scambiarsi pareri con altri clienti.


Questo genere di operazione non deve mai essere messa in secondo piano ma, al contrario, deve essere agevolata in modo tale da soddisfare completamente gli stessi clienti.


Durante lo sviluppo siti web sarà necessario richiedere anche l’inserimento di questa estensione che permette infatti di poter avere un blog che si andrà ad aggiungere al proprio portale.


Si tratta di una particolare estensione che permette ai propri clienti di conoscere dei dettagli su un prodotto, novità di quel sito e-comerce ed altri aspetti necessari relativi all’azienda.

Cash on Delivery

Non tutti i clienti che effettuano delle compere online sono dotati di conti online e altri tipi di strumenti che permettono di svolgere questo genere di operazione.


Per tale motivo risulta essere necessario offrire loro la possibilità di pagare in contrassegno.


Purtroppo Magento ha poche opzioni che possono essere configurate e proprio per questo motivo occorre effettuare una semplice richiesta quando si riceve il preventivo e-commerce relativo alla realizzazione del proprio portale, ovvero richiedere l’inserimento di Cash On Delivery.


Si parla di un modulo che consente di effettuare una configurazione perfetta della funzione di pagamento in contrassegno, che potrà a sua volta garantire la possibilità ai clienti di effettuarel’acquisto dei diversi beni proposti da quell’impresa in maniera sicura sotto ogni punto di vista.


Si parla quindi di una particolare tipologia di modulo che bisogna sfruttare e integrare durante la fase di realizzazione siti web di tipo e-commerce, in modo tale che quel portale possa essere visto come maggiormente completo e professionale da parte degli stessi clienti.

Gestire le spedizioni potrebbe essere abbastanza complesso soprattutto se si è alle prime armi.


Per questo motivo occorre fare affidamento su un modulo che si deve necessariamente inserire in modo tale che quel portale possa essere identificato come maggiormente professionale.


Si tratta di Multiple Table Rates Extention, che permette ai proprietari di quel portale e-commerce di poter effettivamente gestire nel migliore dei modi le diverse tipologie di spedizioni.


Questo modulo di Magento, che deve essere preso in considerazione durante la fase di realizzazione e sviluppo siti e-commerce, permette di avere un portale col quale si potrà lavorare sulle diverse spedizioni.


Questo significa che si potranno creare delle bolle di spedizione dettagliate suddivise per tipologie di merci, peso e destinazione, rendendo quindi maggiormente semplice riuscire ad offrire ai propri clienti un servizio di invio delle merci perfetto sotto ogni punto di vista.


Sarà quindi opportuno procedere in questo particolare modo attento e preciso in maniera tale che si possa essere sicuri del fatto che il proprio e-commerce possa essere visto come ottimo sotto il profilo della logistica, in particolar modo delle spedizioni, che verranno effettuate in maniera ottimale.

Altri due moduli per la realizzazione siti web

Infine bisogna anche prendere in considerazione altri due moduli di Magento che sono da integrare durante lo sviluppo e-commerce affidato all’assistenza informatica .


Il primo di questi prende il nome di Pacchetto Lingua Italiana, il quale permette ai titolari del sito di poter conoscere tutte le funzioni in lingua italiana, evitando quindi l’eventuale situazione negativa di compiere manovre poco corrette a causa di una conoscenza superficiale dell’inglese.

 

Inoltre il codice fiscale, altro modulo, deve essere presente in quanto questo deve essere presente nelle fatture che vengono emesse.


Anche in questo caso è opportuno richiedere l’inserimento di questo modulo indispensabile per Magento

 
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All E-commerce

Differenze tra Magento e Prestashop

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Magento: le prestazioni sono ottime, ma solo a patto che sia soddisfatto il requisito dell’hosting potente e ottimizzato.

Differenze nell’installazione

Prestashop: il processo di installazione e di configurazione è estremamente semplice anche per gli utenti meno esperti. L’importante è verificare di soddisfare tutti i requisiti necessari, come lo spazio del server sul provider di hosting o il client FTP.

Magento: l’installazione richiede un set up più avanzato e l’attivazione di diverse funzionalità, pertanto sarà necessario rivolgersi a chi possiede conoscenze tecniche di programmazione.

Numero di prodotti

il numero di prodotti da poter inserire è limitato, pertanto è l’opzione adatta agli store che non hanno in vetrina una grande quantità di prodotti. Magento: soluzione ottimale per gli e-Commerce che devono gestire un grosso catalogo di prodotti anche suddivisi in “alberi delle categorie” molto intricati.

Peculiarità nel Pannello di amministrazione

Prestashop: il backoffice, che racchiude tutte le funzionalità per la gestione del portale, ha un’interfaccia veloce e intuitiva, nonostante l’aspetto non sia molto professionale.

Magento: look molto professionale e curato, con lo svantaggio però di non essere abbastanza intuitivo per i neofiti.

Costi

Prestashop: all’inizio è completamente gratuito, ma le estensioni aggiuntive sono a pagamento, pertanto i costi col tempo possono aumentare per le successive necessità di personalizzazione. Richiedere un preventivo sito web sarà molto utile.

Magento: sono presenti due versioni: la Community Edition, che è gratuita e mette a disposizione funzioni di base, e la versione Enterprise, che è a pagamento e richiede un canone annuale non indifferente (15.550 dollari l’anno).

Caratteristiche a confronto

Prestashop

– Open source

– Buone prestazioni

– Template relativamente facili da gestire

– Meno estensioni di Magento

– Pannello di Admin facile da utilizzare

– Apprendimento immediato

– Non adatto a trattare un gran numero di prodotti

– Consigliato alle aziende medio-piccole

Magento

– Open source

– Ottime prestazioni, ma solo se installato su un hosting performante

– Gestione template piuttosto complessa

– Grande disponibilità di moduli ed estensioni

– Pannello di amministrazione professionale ma molto tecnico e complicato

– Curva di apprendimento più elevata soprattutto se non si ha dimestichezza con il framework Zend

– Adatto a gestire grandi quantità di articoli

– Adatto a grosse realtà imprenditoriali

Conclusioni

Ricapitolando, la scelta tra Prestashop e Magento non dipende da quali siano le differenze tra i due cms o da se sia oggettivamente migliore o peggiore l’uno o l’altro ma dal tipo di e-Commerce che si intende aprire. Per la sua facilità di utilizzo e la disponibilità di moduli completamente gratuiti già impostati e sufficienti a coprire le necessità basilari di un negozio online, Prestashop è la soluzione ideale per le aziende di dimensioni modeste che devono vendere un numero limitato di prodotti. Tuttavia, la gestione di database complessi e funzioni avanzate non si adatta alla sua struttura “esile” e non ottimizzata e, nonostante la semplicità ad un primo approccio, presenta notevoli difficoltà nella personalizzazione e nell’aggiunta di nuove opzioni. Per questo tipo di esigenze la soluzione è Magento, piattaforma ideale per le grandi imprese che necessitano di funzionalità più avanzate, di avere il pieno controllo sulla personalizzazione del negozio online e possono permettersi il costo di un team di sviluppatori. Se non hai ancora ben chiaro quale piattaforma per la realizzazione e-commerce scegliere, la nostra web agency specializzata in sviluppo siti web può venirti in soccorso. Contattaci per un preventivo e-commerce, saremo lieti di aiutarti.

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All Ux e Web Design

Quali sono i segreti per progettare pagine di destinazione perfette?

Tempo di lettura: 4 minuti

Le pagine di destinazione sono utilizzate per convertire visitatori precedentemente sconosciuti in lead riconoscibili.

La conversione dei lead inizia quando i visitatori fanno clic su un invito all’azione che li indirizza direttamente alla pagina di destinazione.

Una volta lì, inseriscono le informazioni di contatto come il nome e l’e-mail nei campi designati e, quindi, diventano ciò che è noto come lead. Dopo aver compilato il modulo, i visitatori vengono reindirizzati a una pagina di ringraziamento che consegna l’offerta menzionata in precedenza, come un abbonamento o un acquisto.

Come funzionano le pagine di destinazione?

Puoi pensare alle pagine di destinazione come rappresentanti di vendita che raccolgono le informazioni relative ai potenziali clienti.

Ciò consente agli imprenditori di creare e mantenere relazioni con i propri lead, mentre i rappresentanti di vendita si concentrano sui contatti che si qualificano di più.

Le pagine di destinazione e la generazione di lead non possono essere completate senza un modulo. Utilizzando le informazioni raccolte dai moduli, puoi facilmente modificare le tue pagine di destinazione esistenti per renderle più efficienti ed aumentare la generazione di lead.

Come posso creare una pagina di destinazione efficace?

Quando si tratta di tassi di conversione, si dovrebbe mirare a colpire il segno per un buon 20%.

Ciò significa che, tra tutte le persone che vengono indirizzate verso la tua pagina di destinazione, il 20% dovrebbe eventualmente compilare il modulo e fornire le informazioni.

Tieni presente che il processo di conversione si verifica durante tutte le fasi del percorso dell’acquirente, quindi assicurati di tenerlo presente.

Indipendentemente dalla fase in cui si trova l’acquirente e dalla quantità di traffico che ricevi, cerca sempre di raggiungere il punteggio di conversione del 20% .

Le migliori pratiche utilizzate per creare pagine di destinazione efficienti includono:

  • Scrivere un titolo chiaro e orientato all’azione;

  • Spiegare chiaramente l’offerta e enfatizzare visivamente il valore;

  • Rimozione di eventuali collegamenti e menu di navigazione;

  • Rendere la lunghezza del modulo proporzionale al valore della tua offerta;

  • Utilizzando animazioni, immagini e video pertinenti;

  • Aggiunta di opzioni di condivisione dei social media .

Scrivere un titolo chiaro, fortemente orientato verso l’azione che si desidera che i visitatori eseguano è vitale per una pagina di destinazione. Assicurati di comunicare in che modo esattamente la tua offerta può aiutare i visitatori a risolvere i loro problemi e in generale a trarre vantaggio dall’opportunità.

È importante far sapere loro esattamente quello che stanno ricevendo e come potranno accedervi, che si tratti di un download, della visione di un video o del download di un eBook. Includere le parole come “download” e “guarda” nell’intestazione, nonché il tipo di offerta per consentire ai motori di ricerca di sapere di cosa tratta la pagina.

Successivamente, devi spiegare chiaramente l’importanza e il valore della tua offerta ai visitatori.

Non preoccuparti di dirgli di più sul Brand, quello può essere fatto in seguito. La spiegazione non dovrebbe essere più lunga di 1-3 frasi, con altre 1-3 frasi che descrivono come una persona può beneficiare della tua offerta.

È possibile utilizzare in grassetto, elenchi puntati e elenchi per rendere più facile per il visitatore sfogliare l’offerta.

Un altro modo per catturare e mantenere l’attenzione del visitatore è quello di rimuovere completamente i menu e i collegamenti di navigazione.

La pagina di destinazione viene utilizzata per generare lead , quindi è piuttosto importante rimuovere eventuali distrazioni che potrebbero ostacolare i tuoi sforzi. Mantieni il testo breve e leggibile e utilizza sempre un pulsante di invio di grandi dimensioni, facile da fare clic.

Infine, il modulo della pagina di destinazione dovrebbe sempre riflettere il valore della tua offerta. Ciò significa che più grande è l’offerta, più informazioni puoi chiedere in cambio.

Come già accennato, la conversione dei lead è un processo che può verificarsi durante qualsiasi fase del viaggio dell’acquirente. Che si tratti di consapevolezza, considerazione o fase decisionale, tutti possono produrre lead. Ricorda di includere immagini e video coinvolgenti e pertinenti per comunicare visivamente il valore ancora meglio.

Infine, includi i pulsanti e le icone di condivisione dei social media per rendere più facile per i visitatori diffondere le notizie della tua offerta con i loro amici e familiari, se lo desiderano.

Tipi di pagine di destinazione

A seconda degli obiettivi stabiliti per la campagna e della durata della campagna (a breve o a lungo termine), la maggior parte delle pagine di destinazione può essere suddivisa in tre categorie distinte:

1. Pagine di destinazione integrate nello stile e nell’architettura generale del sito Web.

Questi sono i più efficienti da fare in termini di contenuto, in quanto le informazioni fornite rispondono alle informazioni disponibili sul tuo sito web .

L’unico svantaggio che potresti provare con questi è che tendono a fare uno scarso lavoro quando si tratta di convertire sia i visitatori che navigano dal sito stesso sia i referrer diretti allo stesso tempo.

Inoltre, hanno bisogno di essere ottimizzati per i motori di ricerca al fine di ottenere buoni risultati.

2. Pagine di destinazione che non sono integrate nello stile e nell’architettura generale del sito web.

Queste pagine offrono una versione ridotta del contenuto standard e sono principalmente utilizzate per convertire i visitatori provenienti da una campagna pubblicitaria.

Quando si tratta di campagne a breve termine, potrebbe essere meglio creare un microsito completamente separato per ottenere i migliori risultati.

Lo svantaggio principale di questo approccio è che spesso richiede molto più sforzo e manutenzione e risulta un’esperienza utente parziale.

3. Micro-siti Web con pagine di destinazione multiple o con schede.

Questo approccio viene utilizzato per aggirare l’ovvio problema posto dal secondo approccio, che non è quello di ottenere i visitatori al punto giusto nel percorso del compratore per convertirsi effettivamente.

Se la pagina di destinazione non si comporta bene come speri, dovresti prendere in considerazione la possibilità di apportare le modifiche necessarie per migliorarla.

Assicurati che tali modifiche siano conformi alle best practice consigliate per la creazione di pagine di destinazione.

Modifica la lingua che usi , controlla se il modulo fa le domande giuste e assicurati che il modulo non sia troppo lungo, altrimenti rischi di perdere l’attenzione dei visitatori.

Inizia sempre con piccole modifiche, in modo da sapere esattamente cosa ha reso la pagina di destinazione più efficace.

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All Ux e Web Design

L’importanza della live chat

Tempo di lettura: 3 minuti

Live Chat: tanti vantaggi a basso costo

Lo sapevi che circa il 50% dei consumatori dice che la possibilità di avere qualcuno che risponde in tempo reale alle domande quando sono nel bel mezzo del processo decisionale (come può essere un acquisto) è uno dei maggiori vantaggi che un’azienda possa offrire?

La live chat offre la possibilità ai clienti di chattare in tempo reale evitando i fastidi di lunghe attese e di sistemi automatizzati di risposta.

Riduzione dei costi

Usare una live chat ti permetterà di risparmiare del tempo e ridurre le spese telefoniche diminuendo ci conseguenza i costi di un Contact Center e con la possibilità di gestire più chat in contemporanea.

Vantaggio competitivo 

1 consumatore su 5 della fascia d’eta 18-40 utilizza attivamente la chat online nel momento in cui visita un sito aziendale e soprattutto un e-commerce.

Aumento delle conversioni 

La chat online, se gestita correttamente, può aumentare la soddisfazione dei clienti e di conseguenza farli sentire importanti, portando ad un aumento dei profitti.

Quello a cui bisogna dare importanza e bisogna rendersi conto è che i clienti vogliono qualcuno che li accompagni durante il loro percorso di acquisto se sorgono dubbi o riscontrano dei problemi che potrebbero interromperlo.

L’utilizzo di una chat online e quindi di personale dedicato a questa fase aiuta ad eliminare il fenomeno di abbandono del carrello per quanto riguarda un e-commerce e/o di abbandonare velocemente un sito internet.

Come usare in maniera ottimale la live chat

Usare una live chat è l’ideale per avere un ottimo canale di comunicazione, relativamente a basso costo ed alternativo al telefono. Ci sono però delle criticità che bisogna sapere affrontare perchè questo strumento funzioni:

  • – Presenza

Una live chat è una vera e propria attività di customer care online e di conseguenza deve essere presidiata costantemente e soprattutto gestita da personale qualificato e soprattutto dedicato onde evitare che diventi uno strumento controproducente.

Per esempio se richiedete un’informazione su un prodotto in chat e vi rispondono che devono girare la richiesta ad un reparto che risponderà via mail, l’utente potrebbe spazientirsi e lasciare perdere un’eventuale acquisto

  • – Tempi di attesa

Essere online e fare aspettare l’utente un tempo superiore al minuto è molto fastidioso, la live chat è un’ ottimo strumento ma richiede rapidità ed immediatezza. Ecco perchè come scritto al punto 1 dovrebbe esserci del personale qualificato. A cosa serve una chat attiva, se nessuno è pronto a rispondere?

Ovviamente non si può essere online 24/24 ma la maggior parte dei software di live chat permettono di programmare gli orari desiderati e di lasciare una mail nel momento in cui non si è attivi. In questo modo si lavora con attenzione e si garantisce la fidelizzazione dei clienti.

  • – Soddisfare le aspettative

La maggior parte degli utenti non soddisfatti o anche il contrario dalla live chat potrebbero usare altri modi per contattarvi di conseguenza una chat efficace dovrebbe integrarsi con CRM in modo da tenere traccia dei rapporti intercorsi tra te e cliente.

Alcuni suggerimenti per la tua live chat:

  1. 1. SmartuppIntegrabile con tutte le più famose piattaforme CMS e con la possibilità di scegliere 4 tipologie di abbonamento mensile dal piano gratuito fino a quello più completo a 19$ per agente. Le versioni a pagamento offrono la possibilità la registrazione dei visitatori e le risposte automatiche
  2. 2. ClickDesk
    Integrabile con tutte le più famose piattaforme CMS e con la possibilità di scegliere 4 tipologie di abbonamento mensile dal piano gratuito fino a quello più completo a 39$ . Con questo servizio si ha la possibilità di integrare l’app con i social network e anche la possibilità di eseguire video chiamate con l’utente. Al momento è sprovvista di versione mobile.
  3.  3. LiveChat
    Questo servizio offre 5 tipologie di abbonamento a partire da 19,00 $ al mese in base alle tue esigenze avrai diverse “features”. Esistono tanti altri servizi di live chat, come Zopim che offre una versione gratis e una a pagamento con opzioni aggiuntive o Tawk, nuova e gratuita.

Perché è importante una live chat?

La live chat è la soluzione ottimale per mantenere il contatto diretto con il tuo cliente che si tratti di un servizio di prevendita, post vendita, supporto o semplicemente per dargli le informazioni che ti richiede.

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All Ux e Web Design

Come migliorare il tempo e le prestazioni del tuo sito web nel 2018

Tempo di lettura: 5 minuti

Il mondo si muove sempre più velocemente.

Appena esce il nuovo iPhone, tutti si affrettano ad essere i primi a prenderlo.

Quando ci sono le ultime notizie, le persone sono incollate ai loro schermi TV in attesa di aggiornamenti mentre i cronisti si affrettano a essere i primi a dare aggiornamenti . Non ci sorprende che le persone si aspettino questo stesso tipo di agilità e velocità quando navigano sul Web.

Vogliono che la loro esperienza sia senza ostacoli, in modo che possano ricevere con il minimo sforzo le informazioni che stanno cercando.

L’importanza del tempo di caricamento del sito Web

Oggi gli utenti appena trovano siti Web con velocità di caricamento insufficienti o prestazioni inadeguate, lasciano subito un sito.

Circa la metà degli utenti web si aspetta che un sito venga caricato in 2 secondi o meno. Se non viene caricato entro 3 secondi, questi utenti tendono ad abbandonare il sito.

Una statistica ancora più allarmante è che il 64% degli acquirenti che sono insoddisfatti dell’esperienza e dei tempi di caricamento di un negozio online si rivolgeranno altrove.

Ciò significa che non solo perdi i tuoi attuali visitatori e diminuisci i tassi di conversione, ma corri il rischio che il tuo sito perda il traffico da quei clienti che potrebbero aver indirizzato il tuo sito web ad altri.

I secondi fanno quindi la differenza. Non puoi più permettere al tuo sito di essere impantanato da immagini e file non ottimizzati. I tuoi utenti si aspettano che le tue pagine web si carichino velocemente.

Con questo in mente, diamo un’occhiata ai modi per ottimizzare il tuo sito Web per la migliore prestazione possibile.

Riduci al minimo le richieste HTTP

HTTP (Hypertext Transfer Protocol) Le richieste vengono conteggiate ogni volta che un browser recupera un file, una pagina o un’immagine da un server web.

Queste richieste tendono a occupare circa l’80% del tempo di caricamento di una pagina web. Il browser limita anche le richieste tra 4-8 connessioni simultanee per dominio, il che significa che il caricamento di oltre 30 asset contemporaneamente non è un’opzione.

Ciò significa che più richieste HTTP deve caricare, più tempo ci vuole per la pagina e recuperarle tutte, aumentando il tempo di caricamento della tua pagina web.

Come ridurre le richieste HTTP

Anche se l’unica soluzione sembra quella di limitare il design delle tue pagine mantenendole semplici, ci sono diverse tattiche che puoi usare per ridurre le richieste HTTP per alleggerire il tuo browser.

  • Combinare i file CSS / JS – Piuttosto che forzare il browser a recuperare più file CSS o Javascript da caricare, prova a combinare i file CSS in un file più grande (lo stesso per JS). Questo può essere difficile se i fogli di stile e gli script variano da una pagina all’altra, ma riuscire a unirli alla fine aiuterà i tempi di caricamento a lungo termine.

  • Usa le query per caricare solo ciò che è necessario – Se devi caricare solo determinate immagini sul desktop o devi eseguire uno script specifico solo su dispositivi mobili, utilizzare istruzioni condizionali per caricarle può essere un ottimo modo per aumentare la velocità. In questo modo, non stai forzando il browser a caricare una varietà di script o immagini che non saranno utili per determinati dispositivi.

  • Riduci il numero di immagini che usi – Se trovi che alcune delle tue pagine sono piuttosto pesanti, prova a rimuoverne alcune, soprattutto se le dimensioni dei file sono grandi. Ciò potrebbe non solo aiutare a ridurre le richieste HTTP di immagine, ma potrebbe migliorare il tuo UX rimuovendo le immagini che distraggono e che non corrispondono ai tuoi contenuti scritti.

  • CSS Sprites – Se applicabile , puoi combinare le immagini che si usano abbastanza spesso sul tuo sito web in un cc sprite e accedendo alle immagini usando CSS background-image e background-position impedisce al browser di cercare costantemente di recuperare diverse immagini ogni volta che alcune pagine del tuo sito caricano . In questo modo, il browser recupera solo quello che è possibile utilizzare più volte nella pagina posizionando correttamente l’immagine giusta nella vista per ciascuna area della pagina.

Utilizzare CDN e rimuovere script / file inutilizzati

Più che probabilmente, molti dei tuoi utenti non si troveranno nelle immediate vicinanze del tuo server web.

Ridurre questa distanza diffondendo i tuoi contenuti su una varietà di server dislocati geograficamente non è un’opzione praticabile e sarà un po ‘troppo complicata da implementare.

È qui che entra in gioco una rete di distribuzione dei contenuti (CDN). Un CDN è una raccolta di server Web distribuiti in più sedi in modo che i contenuti possano essere distribuiti in modo più efficiente agli utenti. I CDN vengono in genere utilizzati per contenuti statici o file che devono essere toccati una volta caricati.

I server sono selezionati in base alla misura della prossimità della rete dell’utente. Ad esempio, viene scelto il server con il tempo di risposta più rapido e / o il minor numero di hop di rete.

Le società più piccole possono trovare un CDN non necessario o al di fuori del proprio budget, quindi l’utilizzo di siti Web come CNDjs che dispone di una libreria di file e framework JS e CSS può aiutare a impedire l’hosting di determinati file sui propri server aumentando il tempo di caricamento.

Se ritieni che il sito Web della tua azienda possa trarre vantaggio dall’utilizzo dei CDN, prenditi del tempo per valutare anche il tuo sito per riconoscere se ci sono script inutilizzati o file CSS sul tuo sito.

Mentre la cosa più semplice (ma più dispendiosa in termini di tempo) è che il tuo sviluppatore passi attraverso il tuo sito Web e controlli ogni pagina, ci sono alcuni strumenti come UnCSS che possono rimuovere gli stili inutilizzati dal tuo sito web e ridurre le dimensioni del tuo file CSS.

Caching del browser

Il caching del browser consente di scaricare sul disco rigido le risorse del tuo sito Web una volta in una cache o uno spazio di archiviazione temporaneo. Questi file sono ora memorizzati localmente sul tuo sistema, il che consente a carichi di pagina successivi di aumentare di velocità.

Le risorse statiche hanno una durata memorizzata nella cache di almeno una settimana, mentre gli articoli di terze parti come i widget o gli annunci durano solo un giorno.

CSS, JS e immagini e file multimediali dovrebbero avere una scadenza di una settimana, ma idealmente, un anno, come più lungo saranno le linee guida viola RFC .

Comprimi le immagini e ottimizza i file

Le immagini al momento occupano il 60% dei byte medi caricati per pagina , circa 1504 KB. Rispetto ad altre risorse, ad esempio script (399 KB), CSS (45 KB) e video (294 KB), le immagini richiedono una grande quantità di richieste HTTP inviate.

Come ho accennato in precedenza, rimuovi qualsiasi immagine che ritieni non siano necessaria. Questo significa togliere le librerie di icone che non vengono utilizzate, quei tre tipi di carattere in più che si pensava di poter utilizzare, ma che non potevano essere usati (come sfondi colorati o sfumature).

Dopo aver eliminato tali risorse, dai un’occhiata alle immagini che hai sul tuo sito e controlla le loro dimensioni. Il più delle volte, molte persone tendono a scaricare immagini da siti fotografici di stock e caricarle sul loro server e usarle senza mai preoccuparsi di ottimizzarle per il web.

Se ti ritrovi a utilizzare immagini di grandi dimensioni, soprattutto per le immagini degli eroi, eseguili attraverso un software di ottimizzazione come Compressor.io o Image Optimizer . Mantieni tutte le tue immagini al di sotto dei 150KB, nulla al di sopra di 1920px in larghezza, a un livello di qualità medio / medio / 72 dpi. Più grande è l’immagine più si noterà un caricamento delle immagini molto lento dopo il rendering della pagina, nonché i tempi di risposta lenti al comportamento degli utenti.

Quando si tratta di quali estensioni di file dovresti usare per cosa, usa questa come formula di base:

  • SVG è adatto per le immagini vettoriali a cui vuoi ricevere una grande quantità di dettagli.

  • Alcune icone possono utilizzare librerie di font come FontAwesome per rendere alcuni elementi grafici piuttosto che salvare singole immagini.

  • Il PNG deve essere utilizzato per le immagini che richiedono uno sfondo trasparente dietro, come un’immagine circolare di una persona o il logo “F” di Facebook.

  • JPG è il migliore per le fotografie o qualsiasi cosa in cui i dettagli fini siano meno importanti.

Mentre le immagini continueranno a occupare la maggior parte delle richieste HTTP, l’ottimizzazione di queste e delle altre risorse alla fine le ridurrà e aumenterà le prestazioni generali del tuo sito web.

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All Ux e Web Design

14 regole per migliorare la User Experience

Tempo di lettura: 6 minutiL’esperienza utente è una disciplina ampia. Chiunque si occupi di user experience dovrebbe avere competenze in molti campi diversi che spaziano non solo per quanto riguarda la grafica.Ecco le 14 regole essenziali che ogni designer dovrebbe sapere:

1.UX non è (solo) Interfaccia Utente

L’interfaccia utente fa parte dell’esperienza utente.Scambiare la User Experience con l’interfaccia utente, come se le tue discipline fossero uguali, è un errore comune tra molti designer. È essenziale comprendere le differenze tra le due. In breve, l’interfaccia utente è lo spazio in cui si verificano le interazioni tra gli esseri umani ed il prodotto, mentre l’esperienza utente è il risultato emotivo dopo l’interazione con il prodotto.

2. Conosci il tuo pubblico

La ricerca dell’utente è il primo passo naturale nel processo di progettazione.Non dovrebbe sorprendere che uno dei fattori più importanti da prendere in considerazione quando si progetta un prodotto sia il pubblico. Se progetti di progettare un prodotto che i tuoi utenti apprezzeranno, devi avere un’idea di ciò che il tuo pubblico desidera e di cui ha bisogno. E questo significa che la ricerca della Persona dovrebbe essere una parte essenziale del processo di progettazione di UX. Devi fornire valore alle persone che useranno il tuo prodotto .

3. Non sei l’utente

Test con utenti reali è una parte essenziale del processo di progettazioneI progettisti spesso presumono che le persone che useranno le loro interfacce siano come loro. Di conseguenza, i progettisti proiettano i loro comportamenti e le reazioni sugli utenti. Ma pensare che tu sia il tuo utente è un errore. Molto probabile, le persone che useranno il tuo prodotto hanno background diversi, mentalità diverse, diversi modelli mentali e diversi obiettivi. In altre parole, non sono te.Esiste una tecnica che aiuta i progettisti a superare il pregiudizio del falso consenso, chiamato test di usabilità . Se vuoi creare prodotti che piacciono agli utenti, allora devi concentrarti sui test. Il test con utenti reali consente ai progettisti di imparare come creare prodotti adatti a coloro che li useranno. Questo può richiedere molto tempo, ma è l’unico modo per essere sicuri che ti stai muovendo nella giusta direzione.

4. Adattare il design per brevi periodi di attenzione

Non sovraccaricare gli utenti con troppe informazioniUn’attenzione è definita come la quantità di tempo in cui qualcuno si concentra su un’attività senza essere distratto. I progettisti devono adattarsi per far fronte a questo comportamento, con l’obiettivo di fornire alle persone le informazioni di cui hanno bisogno il più rapidamente possibile.I progettisti dovrebbero semplificare le interfacce rimuovendo elementi o contenuti non necessari che non supportano le attività dell’utente. Tutte le informazioni dovrebbero essere preziose e pertinenti.

5. Il processo UX

Adatta il tuo processo di progettazione per il prodotto che disegni

Il processo UX è un aspetto “make-it-or-break-it” del design UX. Senza un solido processo UX, un progettista potrebbe muoversi completamente al buio. Un processo chiaro e conciso, d’altra parte, rende possibile creare esperienze incredibili per gli utenti. Molti progettisti credono che esista un unico processo UX universale applicabile a tutti i progetti. Mentre è possibile definire i singoli passaggi per ogni progetto, un processo UX preciso dovrebbe sempre essere selezionato in base ai requisiti del progetto – ogni progetto è unico e ha le sue esigenze. Ciò significa che per creare la migliore esperienza utente possibile un progettista dovrebbe essere pronto ad adattare il proprio processo di progettazione in base alle specifiche del progetto. Ad esempio, se si sta progettando un nuovo prodotto potrebbe essere necessario dedicare più tempo alla ricerca degli utenti e al chiarimento dei requisiti. Tuttavia, se stai riprogettando un prodotto esistente, potrebbe essere necessario dedicare più tempo alla convalida del progetto (effettuando test di usabilità e A / B o lavorando con i rapporti di analisi).

6. Prototipo prima di costruire un prodotto reale

La fase di progettazione per i prodotti digitali dovrebbe includere una fase di prototipazioneSaltare la prototipazione e fare un sacco di sforzi per costruire un prodotto reale è un altro errore comune (e pericoloso) tra molti team di progettazione. Quando ci impegniamo a creare qualcosa che riteniamo ottimo, può essere davvero stressante capire che la nostra soluzione non funziona come previsto quando la rilasciamo in natura.La prototipazione sta creando un modello di un prodotto in modo che possa essere testato. La prototipazione consente di testare la tua ipotesi prima di passare del tempo con un team di ingegneri che costruisce il prodotto reale. I progettisti possono utilizzare diverse tecniche di progettazione per la prototipazione. Un’utile tecnica di prototipazione è chiamata prototipazione rapida . È un modo popolare di creare rapidamente lo stato futuro di un prodotto, che si tratti di un sito Web o di un’app e di convalidarlo con un gruppo di utenti.

7. Usa il contenuto reale durante la progettazione

Evita Lorem Ipsum e falsi segnaposti. Quasi ogni prodotto è basato sul contenuto, sia esso testo, immagini o video. Si può dire che il design è un miglioramento del contenuto. Tuttavia, molti progettisti non tengono conto dei contenuti durante la fase di progettazione: utilizzano Lorem Ipsum invece di copia e segnaposti reali anziché immagini reali.

Il nostro obiettivo come designer è quello di avvicinarsi il più possibile alla reale esperienza del cliente. Quindi, non dovremmo astrarci dalla vera esperienza.

8. Mantenere le cose semplici e coerenti

Il segno distintivo di una grande interfaccia utente è la semplicità e la coerenza. Nel contesto dei prodotti digitali, la semplicità significa che è facile capire e interagire con un prodotto. I tuoi utenti non dovrebbero leggere le istruzioni per capire come utilizzare un’app o avere una mappa per navigare attraverso di essa.

9. Riconoscimento

Mostrare agli utenti gli elementi che possono riconoscere migliora l’usabilità rispetto alla necessità di richiamare gli articoli da zero.

A causa delle limitazioni della memoria umana, i progettisti dovrebbero assicurarsi che gli utenti possano riconoscere automaticamente come utilizzare determinate funzionalità del prodotto, anziché farle ricordare queste informazioni. Impegnarsi a ridurre al minimo il carico cognitivo rendendo le informazioni e le funzioni dell’interfaccia visibili e facilmente accessibili.

10. Rendi il design utilizzabile e accessibile

Progetta per un insieme diversificato di utenti che interagiranno con i tuoi prodotti. Quando si parla di design, i progettisti sono spesso ossessionati dall’aspetto e dall’attrattiva anziché dalla funzionalità e dall’accessibilità. Molti di noi cercano di rendere le cose belle. Molto spesso questo porta a una situazione in cui l’estetica diventa più importante per i progettisti rispetto all’usabilità. Ovviamente l’estetica è importante e dovremmo assolutamente cercare di rendere i nostri progetti allettanti, ma solo dopo che avremo prodotti utilizzabili. Il compito più importante dei prodotti e servizi digitali è svolgere una funzione. La progettazione accessibile consente agli utenti di tutte le abilità di navigare, capire e utilizzare con successo i prodotti digitali. Un prodotto ben progettato è accessibile agli utenti di tutte le abilità, compresi quelli con ipovisione, cecità, problemi di udito, disturbi cognitivi o menomazioni motorie. È vero che l’accessibilità introduce una serie di limitazioni da incorporare quando si considera il progetto, ma il miglioramento dell’accessibilità del prodotto migliora l’usabilità per tutti gli utenti.

11. Non provare a risolvere un problema tu stesso

Il design è sport di squadra. Le esperienze utente grandi sono il risultato della collaborazione tra designer, sviluppatori, parti interessate e utenti. Quando si progetta, è necessario lavorare con quante più persone possibile per ottenere le proprie idee, idee e pensieri sul proprio lavoro.

12. Non cercare di risolvere tutto in una volta

È importante capire che il design UX non è un processo lineare. Le fasi del processo UX (ideazione, prototipazione, test) spesso si sovrappongono considerevolmente. Man mano che si impara di più sul problema, sugli utenti e sui dettagli del progetto (specialmente eventuali vincoli), potrebbe essere necessario rivisitare alcune delle ricerche intraprese o provare nuove idee di progettazione. Non pensare che sia possibile rendere perfetto il tuo progetto subito dopo una sola iterazione. Invece, affina le idee fino al punto in cui puoi metterle alla prova con utenti reali, raccogliere feedback preziosi e iterare in base a questo feedback.

13. Prevenire errori è meglio che correggerli

Quando possibile, progetta prodotti per ridurre al minimo potenziali erroriErrare è umano. Gli errori si verificano spesso quando le persone interagiscono con le interfacce utente. A volte, si verificano perché gli utenti commettono errori e altre volte si verificano perché un’app non funziona. Qualunque sia la causa, questi errori e il modo in cui vengono gestiti hanno un enorme impatto sull’esperienza utente.

14. Evita drammatiche riprogettazioni

Le ricerche dimostrano che gli utenti non amano un cambiamento radicale nei loro prodotti esistenti, anche se tali cambiamenti ne beneficeranno. Se esegui una riprogettazione significativa, è molto probabile che gli utenti non ne siano contenti.  Quindi, il modo migliore per avvicinarsi a una riprogettazione è farlo lentamente, cambiando un po’ qui e un po’ lì gradualmente. In questo modo, la maggior parte degli utenti non saprà nemmeno che stai facendo una riprogettazione finché non avrai completamente rinnovato la riprogettazione.

In conclusione, non aver paura di sbagliare

Tutti commettono errori: è l’unico modo per imparare qualcosaI Impari davvero solo quando commetti degli errori. Se hai paura di sbagliare e cerca di ottenere tutto perfetto, ti perderai l’apprendimento. Segui le regole sopra, ma soprattutto continua a provare nuove tecniche e approcci di progettazione UX per trovare quello che funziona meglio per te e per i tuoi clienti.

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Neuromarketing e ux

Tempo di lettura: 3 minuti

Il neuromarketing e l’User Experience.

Come deve cambiare all’interno dell’attività aziendale? Il marketing è in continua evoluzione, e non sembra mai fermarsi. Gli esperti sono sempre alla ricerca di nuove modalità per attrarre il visitatore di un ecommerce e trasformarlo in un potenziale cliente. Ne esistono davvero molte di tecniche, tuttavia alcune sono più efficaci di altri. In cosa si differenziano? Semplicemente nella capacità di incuriosire e colpire profondamente il proprio cliente, creando una certa empatia che si rivela ad un certo punto fondamentale. Parleremo oggi del neuromarketing e della user experience (UX), e scopriremo in che modo questa nuova frontiera del fare marketing è davvero utile e bisogna applicarla al proprio sito ecommerce.

Cos’è il Neuromarketing e ux?

Alla scoperta di questa nuova modalità di fare marketing iniziando ad attirare direttamente gli utenti Il neuromarketing è una nuova frontiera del marketing e della pubblicità basata unicamente sulla creazione di un rapporto proficuo tra il cliente e il venditore in un ecommerce.

Questa comprende l’empatia, ovvero una qualità che non tutti gli ecommerce riescono a trasmettere. Tramite il neuromarketing il venditore deve entrare in contatto direttamente con il visitatore del proprio sito, trasformandolo e convertendolo in cliente. Il neuromarketing dev’essere svolto da persone specializzate, tuttavia con dei semplici accorgimenti tutti saranno in grado di muoversi autonomamente in questo settore, che si basa di studio di colori, descrizioni e immagini del proprio sito, oltre alla creazione di una User Experience unica.

Come è possibile riuscire a creare empatia con il proprio cliente attraverso il neuromarketing?

Riuscire a colpire profondamente il cliente attraverso semplicemente degli approcci particolari è possibile?

Andiamo a scoprirlo! L’empatia è una caratteristica fondamentale per poter attrarre il cliente nelle proprie pagine del sito. Bisogna creare una sorta di collegamento molto stretto tra il venditore e il visitatore, permettendo dunque la conversione in cliente. L’empatia è proprio la capacità di sintonizzarsi emotivamente con le altre persone, e solo grazie a questo è possibile coinvolgere pienamente gli utenti. Creare un rapporto empatico è possibile, e non è molto difficile se pensato in ogni dettaglio. Per poterla ottenere è necessaria una ricerca dal punto di vista del Neuromarketing, al fine di creare una User Experience (UX) perfetta e un alto tasso di soddisfazione. Questi due elementi infatti sono strettamente collegati, e uno non si reggerebbe senza l’altro. Dunque attraverso un rapporto empatico bisogna fare breccia nel cuore del cliente, puntando alle sue emozioni e alla sua voglia di fare una determinata cosa. Per questo motivo risulta molto importante anche uno studio dettagliato per quanto riguarda il targeting.

Il neuromarketing e ux è davvero efficace dal punto di vista della comunicazione e delle vendite?

Davvero si riesce a condurre l’utente in conversioni che fanno comodo a chi fa neuromarketing?

L’ecommerce non avrà più alcuna difficoltà a convertire i visitatori in potenziali clienti Il neuromarketing è il futuro delle forme di comunicazione tra cliente e venditore. La comunicazione sta alla base di ogni rapporto, e creare una comunicazione efficace rende il cliente molto più disposto ad acquistare da un ecommerce. Alla domanda che tutti possono porgersi, ovvero quella del il neuromarketing è davvero efficace, possiamo rispondere semplicemente che sì, adottarlo potrebbe modificare tutte le tecniche di vendita e incrementare i profitti derivanti dall’attività. Iniziando a parlare direttamente agli utenti l’empatia è garantita, e finalmente sarà possibile creare un approccio del tutto positivo.

Perché il neuromarketing è la nuova frontiera della pubblicità? 

Il fattore umano non deve mai essere sottovalutato.

Scopriamo perché devi necessariamente adattarti a questa nuova tipologia di comunicazione con il cliente! Quello del neuromarketing non è soltanto un’arte, ma una vera e propria scienza. Infatti ci sono persone che impiegano tutto il loro tempo nello studio di questa che è diventata una nuova frontiera per attrarre i clienti in un ecommerce. Il neuromarketing si pone davvero come l’arma vincente per ogni ecommerce che si rispetti. Grazie all’adozione di queste tecniche sarà finalmente possibile ottenere dei clienti e difficilmente perderli. Non esitare nell’iniziare a fare neuromarketing in quanto risulta davvero efficace nella vendita. Questo si basa sulla persuasione, che è sempre stata un’arma per ottenere tutto quello che si desidera e trasformare gli aspetti negativi in elementi positivi per chi vende in un ecommerce. Adottare queste tecniche potrebbe quindi incrementare di molto i guadagni e garantire una user experience perfetta, aumentando così la soddisfazione del cliente.